ASCESI
Vanno qual rapidissimo torrente
i giorni e gli anni della nostra vita,
e quasi mai fermare osiam la mente
ove tal corso ad approdar c'invita,
tortuoso spesso ed infido, lontano
dal Sol che in alto illumina la via.
Or lascia, misero mortal, che invano
non ti soccorra l'alma e il cambio dia
a nebbia dell'errore il buon cammino.
Leggier ti sentirai, libero e bello,
dall'Angelo custode ognor protetto,
con la divina grazia a te vicino.
Nel sereno sentier qual pastorello
tu pure in Cielo allor sarai diletto
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