SORDIDA ANGUSTA ANIMA...

 

 

Sordida angusta anima

hai fiutato il lezzo dei giorni

deturpato il volo in anfratti

e lidi purpurei (lidi purpurei

rischiarati dal viscidume).

Calunniato la gemma che enfiava

bagliori e spire di odori

contorto e latrato il tempo

il declivio dei lombi

le acque terse che sonnecchiavano in un bacio

la neve variopinta di lillā

il gelo di un sopruso.

Stordita silente litania del mondo

il tuo coro veemente spalanca il silenzio

e odia la funesta secreta cui gettasti

lšamore in catene.

Riverso in lago enfio di torpore lurido!

Ah! Fossi almeno lšinverno la corda

immiserita della vita.

Solo pattume e gravitā negli

interstizi della voce

scarna, devota

folgore di niente che vacilli nella Casa.

Perfino in declino, perfino nella

notte desolata.

Dario Durante

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