PRIMAVERA
Questa poesia tratteggia
abilmente le mie sensazioni a contatto con la primavera..nn
mi ispira amore ma una nota riflessione sulla vita come collina
dove si raccolgono le speranze e gioie degli uomini senza mai
stancarsi di farlo(..noia..) mentre libero i miei pensieri nel
libero del cielo.Il contadino rappresenta emblematicamente la
figura dell’uomo che nonostante la gioia,vede nuvole macchiate
di malvagita’ perché la bellezza della primavera,viene
oscurata dai mali degli uomini.Ma la vita continua e nuove
speranze nascono(..le voci dei nati…)
PRIMAVERA
Voli
cheti e muto nello sguardo..
Li
move in dolce vento che sospira..
E
nel libero i mie novi pensieri guardo..
Che
ancor tristi so dimenticar le lacrime e l’ira.
Mossi
la foglia..cadde la rugiada sulla mano delicata..
E
nel fondo il mio gentil core riesce a trovar gioia..
Strani
suoni provengon dalla collina in fiore…fatata..
Dove
si radunan le speranze e gioie di ognuno senza noia…
E
le nuvole passan nell’aere irrequieto di pensieri felici..
Si..felici
nella mente persa e stordita
Mentre
la luce soave parla odori nei salici serici..
E
passa e lumina il buio della collina della vita.
Or
infusi gli odori nella fertile terra un contadino..
Dolente
nella fatica rivive la gioia che cade sull’orizzonte
Mentre
si preparan nuvole di burrasca.. macchiate di
onte.
Riapro
occhi velati di gioia e rivedo un augello posarsi sulla mano
E
fuggir al sentire le voci dei nati lontano..
Come
l’uomo alla vita fidata il richiamo.
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