PENOMBRA

 

 

Deboli distrazioni-

dominio di dolci destini.

Diademi dispersi

come  disgiunte anime.

 

Sensi - come dardi -

di bramosie detentori

scivolano densi

tra dolcissime dune

 

dove assopite stanno

disseminate  e presenti

distanti e dolenti

le note di un sogno.

 

Nel tenero crogiuolo

è un lampeggiar di voci

e del desiderio il demone

sa ben danzare e accortamente

 

fugge ogni qual volta

della pena il senso

si fa feroce e atroce

per ritornar leggero e fiero

 

a ricordar la vita calda

di mille primavere,

di sfavillanti pleniluni,

di profili in penombra.

Rosalba Sgroia

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