MIRCO

 

 

"A" come "addio",

o solo

come "arrivederci"...

Lascerai il mio corpo in un letto di rovi e svanirai,

svanirai per sempre o solo per un secondo,

ma il mio cuore non potrà saperlo ...

Le mie ali di carta taglierai e nel silenzio

d'un giocattolo infranto le mie lacrime di bimba cadranno .

"A" come "A dopo"

o forse

"A mai più" ...

Così lascerai

le mie mani cadere

in quel vuoto incolmabile

che la nostalgia crea.

Ti amo

 e come il cielo

 tiene strette le sue stelle

terrò stretto il tuo ricordo

fin quando non verrai a reclamarlo.

"A" come "amore"

o come

"abbandono",

senza lance trafiggerai il mio cuore

e lo guarderai morire

fin quando le mie lacrime non avranno colmato la tua tristezza, mi vedrai piangere...

ma,quando il tuo cuore della mia sofferenza

si sarà nutrito

cosa resterà dei miei occhi ,stelle in un cielo di pece,

della mia anima esangue ,fantasma di un amore disperso,

che la tua indifferenza come un velo ha lacerato.

Mi mancherai

dal luogo in cui mi hai condotta,

e anche quando la tua tristezza ,

ed il tuo tormentato bisogno di me

mi hanno lasciata in un angolo,

amata a metà come un disco di cui non sentirai la fine,

allora ti mancherò,

quando non potrai trovarmi,

perché l'enorme teatro della tristezza

non ti aprirà il suo sipario

così da spettatore mi guarderai morire

e non potrai fermare il tempo

quando la morte avvolgerà il mio respiro

sarai condannato dalla tua indifferenza.

"A" come "addio"

o come

"abbandono" ...

Dayana Montesano

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