MIE MANI

 

 

Mie mani, luna, che il corpo tuo discendono

quando toccare cielo e blu-cobalto

se umana voce urta mi trascende

e sul mio corpo, luna, io prenda la tua Morte

perché trafitto grembo

da implacata fame di suo seme

è Morte che io cerco, così da quella Morte

possa levarti intatta

giacendomi nascosta

Gabriella Garofalo

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