ANTOLOGIA CRITICA


Donne senza volto

 

Con una silloge dal titolo emblematico Donne senza volto (edizioni Italo Svevo 1991 pagg 60 L. 12000) Marina Torossi  Tevini fa il suo ingresso nel mondo poetico triestino…La raccolta , suddivisa in tre sezioni, è tutta improntata a un'indagine sull'animo femminile ed è percorsa da un'inquietudine che non conosce angosciose lacerazioni ma piuttosto l'accettazione , anche se amara, della condizione umana.

(Grazia Palmisano da Il Piccolo 17.6.1991)


Nella prima parte del volume   Marina Torossi Tevini descrive diverse figure di donna , nella seconda l'indagine psicologica si accentua, le figure diventano forme interiori, aspetti dell'anima, nella terza parte si arriva ad un bilancio  e riflessione sul senso dell'esistere “Aspettavo di trovare con gli anni un senso probabile al non senso di esistere…“ dice l'autrice e ancora “Ma forse saggezza è questa indifferenza serena…“ La serena indifferenza di matrice montaliana  o l'atarassia epicurea appaiono dunque come un possibile approdo.

 (dai Fogli della Dante a cura di Mariagrazia de Mottoni)


Il maschio ecologico

 

Il maschio ecologico comprende una serie di racconti di essenziale asciuttezza che mettono in luce il vigore di un intreccio impregnato di motivazioni psicologiche , di stimolanti interrogativi, di emblematiche situazioni in cui identificarsi diventa, talora, qualcosa di sorprendentemente inevitabile.

Calati in un 'atmosfera di quotidianità i protagonisti del libro si muovono con naturalezza…Lo scavo psicologico investe le più segrete sfaccettature dell'amore, che sottendono al desiderio, alla sensualità, alla violenza, alla perversione.

(Grazia Palmisano da  Il Piccolo 10.10.1994)


L'obiettivo del discorso è, con evidenza, un ragionamento non solo sul rapporto affettivo tra i due sessi e sui suoi mutamenti nella società attuale ma (più latamente)sui condizionamenti della routine, sulle imposizioni formali o sostanziali che questa società avanza nei confronti di chi la vive nei suoi ruoli complessi, nel lavoro, nella vita sentimentale : un ragionamento sui punti deboli ma anche sui possibili punti di forza e di resistenza all'integrazione, all'omologazione, all'emarginazione o allo schiacciamento delle personalità individuali.

Dall'introduzione di Elvio Guagnini ordinario di italianistica all'Università di Trieste 


Il maschio ecologico parla di rapporti umani e delle loro difficoltà, presenta segmenti di vicende diverse, rappresentazioni di un quotidiano che stritola con la sua routine e i suoi legami fino a indurre alla fuga : dalla famiglia, dal lavoro, dall'amore . Una fuga il più delle volte non reale  ma attuata attraverso l'intreccio di rapporti proibiti alla ricerca di una possibile libertà

(Anna Maria Naveri da Il Piccolo 29 .10.1994)


  Essenziale decisa originale, così si presenta la prima opera in prosa della scrittrice triestina Marina Torossi Tevini  “Il maschio ecologico“ (Campanotto editore 1994 , presentazione di Elvio Guagnini,  pp161 , L.18000). Siamo di fronte,  di racconto in racconto, a intense storie che prospettano soluzioni diverse , più o meno trasgressive …

 ( Mery B. Tolusso da Trieste Oggi 2.2.1995)


L'unicorno

La serenità e altri paradossi

 

L'unicorno è una raccolta di testi scritti in un arco di tempo relativamente esteso ed è frutto di un lavoro severo e rigoroso sia di scelta in un corpus di pagine molto più ampio sia di revisione, rilettura e risistemazione dei testi stessi per poterli riunire in un insieme omogeneo, in un libro con una linea precisa e in cui il senso fosse di chiara leggibilità …Da queste pagine esce l'immagine di una lirica che vuol essere anche riflessione metaletteraria, ragionamento sul senso stesso  della poesia pure attraverso la proposizione di una scrittura senza orpelli, di una ricerca letteraria intesa sia come un atto di libertà di andare a fondo nella comprensione di sé e del mondo anche attraverso le parole  e i silenzi…Questa raccolta , nel suo percorso, che è meno semplice di quanto appaia a prima vista, rivela il configurarsi progressivo di una scrittura mossa, a più piani, che talvolta evidenzia aspetti acuti e polemici, ironici, amari.

Dall'introduzione di Elvio Guagnini ordinario di italianistica all'Università di Trieste


 Molte delle liriche contenute colpiscono per la loro immediatezza… , altre attraggono il lettore per  il pensiero che le fa lievitare …Comunicativa, chiara, trasparente definisce Elvio Guagnini nella sua prefazione al libro la poesia della Torossi Tevini senza tuttavia omettere di porne in luce la complessità della ricerca formale…

(Elio Andriuoli  da la Nuova Tribuna Letteraria n 47 Venilia Editrice)


  Già all'esordio poetico nel 91 erano presenti nell'autrice triestina Marina Torossi Tevini certe precise prese di coscienza , una pungente valutazione critica, un'autonomia intellettuale aperta a molteplici risvolti. Ora L'unicorno (Campanotto editore 1997  presentazione di Elvio Guagnini pag108 , L.18000) è una conferma di questa evoluzione …La sezione  conclusiva intitolata “La serenità e altri paradossi “ contiene succosi aforismi che sono la dimostrazione di come le asserzioni dell'autrice sappiano giocare con l'ironia, quel suo velato anticonformismo coniugarsi con un corrosivo sarcasmo, la sicurezza interiore con la saggezza di chi ben conosce l'animo umano ma anche le oscure forze che lo sovrastano.

(Grazia Palmisano  Il Piccolo 3.3. 1997) 


  Resta sempre l'istinto al rallentato ritmo, al soppesato accento che preme su ogni immagine, su ogni calcolata parola: unicità di scelta stilistica per confrontarsi col nuovo non dimenticando il vecchio. Personalissima distribuzione di segni, di calibrate responsabilità, di emozioni, quasi una scommessa tra l'essere dionisiaca sfrenatezza e apollinea rinuncia.

Gianni di Fusco da Il Messaggero di Pordenone 26.4.1997)