Triste dilemma

Ciao Valeria, sono Liska, ho 30 anni e vorrei un consiglio da te. Sono stato con una ragazza di 28 anni per quasi 6 anni. All'inizio di quest'anno ci siamo lasciati, di comune accordo anche se con molte lacrime e rimpianti, perchè la noia e la quotidianità aveva preso il sopravvento sul rapporto. Ci siamo sentiti entrambi dei falliti. La nostra è stata una bellissima storia, durante la quale ci siamo divertiti veramente tanto, ci siamo dati completamente ed abbiamo fatto di tutto e di più. Lei una ragazza molto simpatica e spiritosa, anche se con un carattere un pò ruvido e difficile da gestire, io più tranquillo e timido, ma contagiato dalla sua allegria travolgente ed innamoratissimo da subito. Capisci, in quasi 6 anni cominci a fare dei progetti insieme, pensare ad una casa, a dei figli e quant'altro, ma stavamo dando tutto per scontato, che il nostro amore fosse eterno, che fossimo la coppia ideale ecc. Poi abbiamo visto che le cose non andavano molto bene, c'erano lunghi silenzi tra di noi, eravamo svogliati, mancava quell'entusiasmo e quella passione che avevano sempre contraddistinto la nostra unione e per rispetto reciproco, da persone adulte, abbiamo detto basta. Il problema sorge ora. All'inizio ero abbastanza sereno, me ne sono fatto una ragione quasi subito, mentre lei soffriva parecchio. Ci sentivamo comunque e qualche volta ci vedevamo, ma così da amici. Andavamo in giro, a fare la spesa, ci raccontavamo le nostre cose. Verso l'inizio di giugno mi sono reso conto che la amo ancora tantissimo, da impazzire, che è la mia vita e che mi manca troppo. Ho deciso di dirglielo senza pensarci due volte. Le ho mandato vari messaggi in cui le chiedevo di ripensarci, di riprovare, le ho scritto una lettera strappalacrime in cui confessavo tutto me stesso. Lei mi ha risposto di aver paura che quella noia prima o poi sarebbe tornata, che non ero più quello di prima, che non provava più attrazione fisica per me e dovevo provare a fargliela tornare, che dovevo pensare a volermi più bene e che era meglio non rovinare il rapporto di amicizia che è rimasto tra noi. Comunque durante l'estate ci siamo visti spesso, ci siamo fatti compagnia, siamo andati al mare molte volte, anche fuori città, in posti bellissimi. Insomma, facevamo le cose che abbiamo sempre fatto quando eravamo assieme, ma senza coccolarci o avere contatti fisici, anche se ci trattavamo con affetto e ci siamo dati qualche bel bacio all'inizio dell'estate. Verso fine luglio è partita in Sicilia e, quando è tornata, dopo lunghe insistenze, mi ha detto di avere avuto una storia di sesso con un tipo (mi sono sentito morire, tradito dalla donna che amo alla follia) ma che al momento non c'era nessuno al suo fianco, e che aveva un bel casino in testa perchè non sapeva neanche lei cosa voleva. Non mi ha chiuso la porta in faccia definitivamente, ma mi ha detto di non farle pressione, di stare tranquillo e paziente, deve riflettere e valutare la situazione. Io sto impazzendo, questa attesa mi logora, ma credo che giorno dopo giorno, mi stia cancellando dal suo cuore, mentre io sono disperato, perchè non vedo altro che lei, non riesco a guardare nessun'altra ragazza, non mi piace nessuno, e quasi non esco più di casa se non per andare al lavoro. Cosa devo fare, cercare di non vederla più o continuare ad aspettarla? Lei mi ha detto che mi vuole un mondo di bene, che sono una mosca bianca. Io sto molto male. ho l'ansia ogni momento, in attesa di un si che probabilmente non arriverà mai. Devo lasciare largo all'amicizia? E' la persona più importante e migliore che conosca, a parte i miei cari, e la mia vita la vedo solo con lei al mio fianco. Non credo di essere ancora pronto per essere suo amico e basta, come non credo di volere avere una storia con un'altra, perchè la ferita è ancora aperta e non riesco a farla cicatrizzare, anche se il tempo passa inesorabile.