"Zero per caso"

 

Per le note delle tue canzoni che hanno accompagnato la mia vita, per ogni parola che ti ho rubato facendola mia, per le mille tue strofe che uso come fossero le più grandi verità, striscioni immaginari che inneggiano alla libertà, al perdono, all'amore...e ci sentiamo  ancora tutti come "figli dei fiori", jeans e capelli lunghi, anche se il tempo è passato, anche se di noi tutto si può dire meno che si sia arrendevoli, meschini, di noi hai scritto e cantato tanto e non è mai abbastanza, c'è sempre qualcos'altro da dire, da pensare...perchè quelli come noi hanno un mondo dentro e tu lo sai descrivere bene perchè è anche il "tuo mondo".

Dirti grazie è sempre troppo poco, un piccolo tributo al tanto che ti dobbiamo, ma credo che se t'incontrassi per strada e ti chiamassi per nome, quello vero, credo che riconoscendomi saresti tu a dirmi grazie e lo faresti con il cuore umile e pulito, con quello stesso cuore immenso che ti permette di farci sognare ancora.

E' stato un aiuto reciproco il nostro, una simbiosi perfetta, dare e avere, la sola legge che vigeva; e scrivo al passato perchè non è di oggi che voglio raccontare...sul presente che ti riguarda fiumi di parole, tutto quello che i perbenisti hanno avuto l'ardire di sputarti addosso allora, se lo sono rimangiato adesso, peccando al solito di presunzione, sicuri che la realtà sia proprio quella che non è stata mai scritta... perciò la loro; che pena amico mio!, vedi, come dici sempre tu "nessuno è perfetto, è umano avere almeno un difetto", tu che ti consideri "L'imperfetto" per antonomasia, l'autocritica è un grande pregio che pochi possono permettersi.

Oltre vent'anni di lavoro, ne è passato di tempo da quei giorni del "Piper", io non c'ero...ma era come se fossi lì.

La lettera che ti dedico non fà parte di quelle migliaia che ricevi ogni giorno, non te la spedirei mai, ne saprei dove inviarla, la mia è solo una lettera per l' "AMICO" di sempre...quello che eri, che sei sulle scene, adoro la tua teatralità, la maschera che indossi, il gioco sottile di interpretarsi e vivere la vita attraverso l'immagine che si vuol dare di se stessi, la sublimazione di un sentimento, l'esasperazione di una passione, lo spazio che si vuol contenere, riempire, dandosi in pasto alla gente, al mondo...creando mistero attorno e dentro...facendo in modo che l'ambiguità risalti impudicamente, creando ancora più dubbi senza scioglierli mai, perchè così deve essere..è per questo che amo l'uomo che sei rimasto nonostante tutto e tutti.

Un tempo ci hai chiamati per nome, ad uno ad uno, sotto il tendone...poi da una battuta è uscito fuori il nomignolo scherzoso che ci distingue dagli altri e forse ci ha pure emarginati, si, incasellati, etichettati, così come eri additato tu, un DIVERSO...diverso si!, ma per fortuna diverso, per fortuna così, grazie a Dio così diverso tu, talmente diverso che hai creato un precedente, hai scritto un pezzo di storia importante e indelebile...la storia della musica.

Non ti si può confondere, persino il tuo nome è palesemente insignificante, ma senza di esso sarebbero soppresse tante funzioni indispensabili...uno "Zero" da solo non conta nulla, ma non si può ignorarlo mai...ed è questo che perseguivi, non il successo, non il denaro, volevi solo essere ricordato; hai avuto di più.

Se sei cambiato io non lo sò, sicuramente la popolarità ha scalfito un pò quello che avevi costruito per noi, quello che noi credevamo tu fossi, convinti nel bene e nel male della genuinità di ogni tuo gesto e parola; hai fatto di tutto "per non essere così", senza dubbio non hai voluto per forza essere amato, ma lo sei stato e lo sei e a volte può diventare un peso, a volte un disagio; non ti fermi più a scambiare due parole con noi, prima eravamo pochi ma buoni, adesso siamo tantissimi e ti spaventiamo, ma siamo ancora qui per te.

Noi non ti abbiamo dimenticato...

Spero ancora di rincontrarti fra le note di una canzone e per mille anni ancora, spero ancora di riuscire a sognare con le tue parole così come son riuscita a crescere con te e grazie a te; anche se sono grande ormai questo non significa che non mi mancheranno le tue lezioni di vita, avrò più bisogno di te per lottare nei giorni a venire.

Permettimi di prendere in prestito qualche tua parola, qualche frase epica che è riuscita se non altro a restare impressa nella mia mente e nel cuore per sempre.

 

Questa è per gli altri:

 

"Grazie di questo incontro, è grazie!...c'eravamo proprio tutti, ed eravamo davvero più veri di ieri. Hei dico a voi!, a voi indifferenti, a voi che non ci conoscete bene; prestateci un sogno, lasciateci ancora sperare, perchè questa notte sia eterna, perchè sia una notte d'amore".

 

Questa è per noi:

 

"Io non ci sarò forse fisicamente, ma ogni volta che alzerete un pugno per gridare "Basta!" sarò lì..."

 

Grazie AMICO.

 

Ciao, nì!.

Jessy