"A cavallo del 2000"



I ricordi ritornano,
bussano alla porta della tua mente, mentre sei lì indifferente, quando meno te lo aspetti, quando meno vorresti, eccoli, ti si parano davanti, sfilano come fantasmi e anche in mezzo alla gente, tra mille voci, quella strana sensazione di alienazione, e ti perdi, parti, ti lasci condurre per mano in un mondo diverso...nel mondo dei ricordi:

E' accaduto così che sei tornato, 
era venerdi'?...non ricordo, ma questa è la sola cosa che conta meno, ciò che conta è che sei tornato, dirti che ho sorriso sarebbe un'idiozia, dirti che ti ho odiato sarebbe eccessivo, ma forse avrei preferito rimanessi nel nulla, in quel vuoto che si crea apposta dove riporre le "cose" che fanno male, dove si tenta di chiudere per sempre le nostre paure..., ma non è là che sei rimasto, no, hai preferito dribblare, uscire indisturbato e insinuarti nella parte viva del mio cuore, ed ho sentito dolore, appena mi hai sfiorato, ho capito che eri tu, conosco bene le sensazioni che mi trasmetti, non potevo sbagliare, ne fuggirti e cosi' son rimasta li' ad aspettare:
quattro minuti al duemila, i secondi fuggivano via e fuori le grida e la tensione del nuovo millennio percepita appena, immagini sfuocate che brillavano dalla tv, in tutte le piazze italiane gli stessi minuti miei erano scanditi da fuochi d'artificio, folla, risate, allegria, ...tre minuti al duemila e il mio cuore batteva all'impazzata, un cavallo senza redini, sempre meno presente sulla terra, galoppava su praterie sconfinate, dove il tempo non ha tempo, dove il tutto è niente, ma c'eri tu...e l'adrenalina mi spaccava il cuore, faceva a brandelli l'ultima speranza di cacciarti via prima che arrivasse l'anno nuovo...due minuti e l'orologio a smesso di viaggiare, due minuti e le parole mi morivano dentro ad una ad una; moriva il mio desiderio di lottare, l'ultima poesia dedicata a chi c'era dopo di te...un minuto...così poco, ed ho iniziato il conto alla rovescia, ho preso le redini del cavallo cercando di spronarlo a scavalcare l'ostacolo, e tu ostinatamente davanti a me, gridavo "salta!", "salta, prima che sia troppo tardi...saltaaaa!"...due secondi...il cuore si è fermato, ma il cavallo ha saltato.
Mi sono trovata dall'altra parte, mentre saltavano tappi di spumante e sentivo braccia intorno a me, baci e auguri...il cavallo si è fermato ansimante ed il mio cuore a ripreso a battere, mi sono voltata indietro giusto un attimo...il tempo di vedere il tuo volto, il tempo di capire che un secolo se ne'era appena andato portandoti via, lontano cosi' lontano.
Solo due minuti dopo il duemila,...stanca di fuggire, stanca di inventarmi alibi, mi son seduta ed ho brindato finalmente "a me"..."ce l'ho fatta", mi son detta, ti ho lasciato per l'ultima volta e per sempre...spero che un secolo sia sufficiente per tentare di ritrovare l'amore, ma intanto ti ho perduto...una lacrima scivola piano, e la tua immagine in dissolvensa ha preso la strada del passato...non più nel posto dove si ripongono le "cose" che fanno male, è rimasta nel '900 stipata con tutto il resto....finalmente e tristemente ho sussurrato "mai più insieme", nessuno mi ha sentita, ma l'ha fatto il mio cuore e questo basta al 2000 e a me.

Jessy