Esistono numerosi innesti per obiettivi; in pratica ogni costruttore ha il
proprio; anzi, alcuni costruttori ne hanno anche cambiato più di uno nel corso
degli anni.
Limitandoci ad osservare gli obiettivi per formato pellicola 24x36mm, ecco
qualche informazione ...
I vecchi innesti erano quasi tutti a vite,
se non ricordo male di 42mm di diametro, con differenze però tra gli
"europei" come i "Praktica" e i russi come gli "Zenit"
che adottavano un passo differente della filettatura ed erano quindi
incompatibili. Esistevano comunque anche obiettivi russi con il passo europeo.
I due innesti da 42mm sono divenuti entrambi molto diffusi e c'erano miriadi di
costruttori indipendenti che realizzavano ottiche più o meno valide con questo
formato.
Sono anche esistiti innesti a vite con diametri differenti.
Col passare degli anni tutti i costruttori hanno a poco a poco adottato degli
innesti a baionetta, ma non è mai esistito uno standard in proposito.
La baionetta K della Pentax (Asahi)
è stata sicuramente una delle più diffuse, in quanto adottata anche da
molti costruttori minori e, almeno in passato, il parco ottiche con questo
innesto è stato molto vasto. Ha subito numerosi ritocchi con gli anni, ma esiste
comunque un'elevata compatibilità (possibilità di montare le ottiche vecchie su
macchine nuove e viceversa) accettando in alcuni casi qualche limitazione agli
automatismi di esposizione.
Adottano questa baionetta anche alcune versioni della
Zenit, Cosina e Haking
La baionetta Olympus OM (obiettivi Zuiko)
è stata adottata sulle reflex Olympus. Le ultime reflex auto e power focus
possono utilizzare tutto il parco ottiche OM, ma non è possibile il viceversa.
Olympus ha cessato la produzione della serie OM da alcuni anni.
Yashica e Contax (obiettivi Yashica e Zeiss)
sono due marchi del gruppo Kyocera; come la Fiat e la Ferrari, entrambi
appartengono allo stesso gruppo, ma i loro prodotti sono destinati a classi di
utenti differenti. L'innesto degli obiettivi è però lo stesso, e questo è molto
interessante perchè si può associare ad una fotocamera Yashica dal costo
modesto, uno splendito obiettivo Zeiss normalmente destinato alle Contax.
Nikon
(obiettivi Nikkor)
ha sempre fatto della compatibilità tra le ottiche il suo cavallo di
battaglia. Esistono decine di varianti degli attacchi Nikon, ma quasi tutti
compatibili, a parte qualche limitazione degli automatismi.
Canon
ha cambiato la baionetta quando è passata ai sistemi autofocus.
Minolta
ha anch'essa cambiato baionetta passando all'autofocus.
Il vecchio innesto, denominato MD, è stato limitatamente adottato anche da altri
costruttori minori.
Minolta è anche l'unica casa ad adottare (sulle nuove reflex) un attacco flash totalmente
incompatibile con quello delle altre case.
altri innesti
differenti esistono per le Leica-R, le Leica a
telemetro, le Contax a telemetro, le Praktica più recenti e per molti
costruttori minori.
Sigma
ha anch'esso un attacco proprietario per le sue reflex, ma fabbrica
obiettivi con innesti specifici per diversi marchi (essenzialmente Canon,
Minolta, Pentax e Nikon)
Diversi costruttori indipendenti di ottiche (Vivitar,
Tokina...) fabbricano anch'essi obiettivi con
innesto specifico per le varie fotocamere.
L'innesto delle fotocamere Sigma è una variante di quello Pentax in cui i
collegamenti meccanici sono stati sostituiti con contatti elettrici; è possibile
quindi montare gli obiettivi Pentax, ma con pesanti limitazioni, soprattutto
nella selezione del diaframma.
Tamron
Fabbrica obiettivi con un attacco proprietario ed una serie di anelli
adattatori (denominati "Adaptall") per diversi marchi. Attenzione al costo degli
anelli, quando valutate il prezzo degli obiettivi!
Occorre precisare che, a parte l'eccezione
dei Tamron, costruiti specificatamente a tale scopo, non esistono (e a volte
non è nemmeno tecnicamente possibile costruirli) adattatori per montare
obiettivi con un attacco su fotocamere con innesto diverso. Esiste infatti un
problema di "tiraggio", ovvero di distanza massima pellicola/obiettivo che l'uso
di un anello adattatore non consente il più delle volte di rispettare e dovrebbe
essere corretto con una lente correttrice del gruppo ottico. Inoltre
le differenze sono a volte notevoli; alcune case utilizzano un accoppiamento
meccanico per autofocus e diaframma con motori integrati nella macchina, altre
elettrico, alcuni obiettivi autofocus hanno motori e microchip integrati al loro
interno, altri accoppiamenti misti sia elettrici che meccanici...
Una precisazione
alcune case russe e giapponesi hanno in passato realizzato delle riproduzioni
legali (cioè senza falsificare il marchio) di diverse macchine fotografiche
prodotte da altre case; non sempre gli innesti degli obiettivi dei "cloni"
risultano però uguali agli originali.
Si può incorrere in problemi, utilizzando obiettivi non originali sulle
fotocamere?
I costruttori di fotocamere vi diffidano dal farlo, ed ovviamente la
garanzia non può coprire i danni causati da materiale non originale. I
costruttori indipendenti di ottiche rimasti sono pochi e tutti abbastanza seri
(Sigma, Tokina, Tamron, Vivitar); al di là della qualità dell'ottica,
sicuramente rispettano tutti perfettamente le specifiche degli innesti degli
obiettivi.
Qualche cautela in più meritano gli obiettivi dell'ex Unione Sovietica (ormai
non più facilmente reperibili come un tempo). Ad esempio ho letto che alcuni
obiettivi Kiev con innesto Nikon avevano le viti
troppo incassate e si incastravano con una vite eccessivamente sporgente di
alcune fotocamere Nikon. Qualche altro obiettivo troppo sporgente internamente
impediva il corretto movimento dello specchio ribaltabile della fotocamera. Si
tratta comunque di inconvenienti abbastanza rari, che come dicevo non dovrebbe
riguardare i grossi costruttori giapponesi.
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