Programmatore PIC e EEPROM
l'alimentazione può essere di 9 o 12 V
ICSP (In-Circuit
Serial Programming)
É anche possibile programmare il PIC direttamente
sulla scheda del circuito che il microcontrollore deve gestire; questa tecnica
si chiama ICSP. Lo schema elettrico del programmatore è lo stesso, ma occorre
adottare alcuni accorgimenti in più:
le linee PGC (RB6), PGD (RB7) e PGM (RB3) non devono (preferibilmente) essere utilizzate per altri scopi diversi dalla programmazione e non devono essere connesse a capacità.
PGM deve essere mantenuta bassa tramite resistenza di pull-down
occorre adottare opportuni accorgimenti per proteggere il resto del circuito dalle tensioni di programmazione (12 V) che in alcuni casi potrebbero essere superiori a quelle di normale funzionamento
la "Configuration word" deve prevedere l'attivazione della modalità LVP
occorre apportare una piccola modifica alla linea MCLR\ del PIC; il diodo dello schema è uno Shottky. In assenza del diodo la capacità può in alcuni casi inibire il funzionamento del programmatore.
Per tutti i dettagli sulla programmazione ICSP, leggete accuratamente il datasheet del PIC e il manuale "In-Circuit Serial Programming™ Guide" Microchip.
Il dispositivo MPLAB ICD2 (In-Circuit Debugger) della Microchip, sfrutta le potenzialità dell'ICSP non solo per programmare il PIC ma anche per eseguire il programma caricato sul microcontrollore una istruzione per volta, offrendo quindi una versatilità nella ricerca degli errori impensabile con la sola simulazione software su PC.