Associazione Cultural-Turistica Aulettisti |
Castello "Zisa" |
E` probabilmente il piu` imponente resto dell'arte arabo normanna di cui
Palermo puo` vantarsi; sito nell'omonima piazza, e` visitabile tutte le
mattine sino alle 12.00 gratuitamente ed e` oggetto in questo periodo del
progetto "Palermo apre le porte. La scuola adotta un monumento".
Costruito nel XII secolo, e` stato realizzato su progetto e da manovalanza
araba, e forse anche a causa di questa provenienza subi` grosse modifiche
nel periodo di dominazione spagnola, ma dopo il crollo subito nella prima
meta` di questo secolo e` stato sottoposto ad un restauro accurato che ha
cercato di restituirgli, dove
possibile, la forma originaria. Gli interventi
di restauro sono evidentissimi e fatti in notevole contrasto con l'opera
originaria proprio per evitare confusioni tra "vero" e "falso" (all'originale
pietra chiara di grosse dimensioni sono stati sostituiti piccoli
mattoni rossi scuro).
Al terzo piano l'intervento di restauro non ha toccato pero` il tetto che
e` "spagnolo", in quanto nella sala centrale era inizialmente previsto un
impluvio che serviva a raccogliere l'acqua necessaria ad alimentare la
fontana del salone regale del pian terreno.
Guardando con gli occhi da ingegnere, affascinante e` il sistema di "aria
condizionata" ancora funzionante: dalla torre di sud veniva convogliato il
caldo vento di scirocco, che tramite una serie di canali era posto in
contatto con delle striscie di tela bagnata che umidificavano l'aria che una
volta rinfrescata entrava nelle sale.
Nelle sale del castello potrete ammirare inoltre una splendida collezione
di oggetti di epoca normanna, come anfore, catini in bronzo etc., curiose le
persiane in legno che servivano, oltre che a limitare la luce senza impedire
il passaggio all'aria, anche come frigoriferi per le anfore d'acqua.
Al pian terreno mirabile e` la sala della fontana in cui ai tipici
elementi dell'arte araba si accostano richiami di altro stile come il
mosaico con l'aquila di Federico II, o il celeberrimo affresco dei "diavoli
della Zisa" (che in realta` raffigura delle divinita` greche) che in una
leggenda popolare faceva impazzire chiunque tentasse di contarli.
Il nome Zisa proviene dall'arabo "Aziz", la splendida; provate ad
immaginare questa sala con l'acqua corrente, l'elegante laghetto antistante
ed il parco che, come dice la tradizione, giungeva sino al mare e non
troverete mai un nome migliore.
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Roberto Inzerillo roberto.inzerillo@gmx.net
& Walter Giocoso