ACTA Associazione Cultural-Turistica Aulettisti

Oktoberfest
di Giancarlo Baio
 
 
Non so come ma alla fine siamo giunti in Germania. Avevamo deciso di fare una gita fuori porta ma non ci aspettavamo di finire a Monaco di Baviera. Comunque adesso ci siamo e ci rimaniamo...
Il primo giorno di ACTA TOUR passa per le strade principali della città tedesca, invasa da gente di tutte le nazioni che con spirito di festa si aggirano tra le birrerie e i negozi per turisti. Noi li evitiamo categoricamente, a parte qualche cartolina da spedire per fare crescere l'invidia degli altri... quelli che sono a casa a studiare....
La sera ci dirigiamo a Theresienwiese, entriamo in questo paese dentro la città, con giochi, stand di gadget e case di wurstel, ed in fine la visone più bella: La Casa della Birra. Löwebräu, Paulaner, Pschorr, e così via...ci infiliamo dentro alla prima casa e troviamo posto in un tavolo con delle ragazze. Una spagnola per Pablo, una tedesca perQuesta è una festa da capogiro Marte, una svedese per Mel e una danese per il tedesco...ad ognuno il suo nome di battaglia, e ad ognuno la sua, e si poteva anche scegliere tra un ricco assortimento di bionde, brune, occhi azzurri, occhi verdi...
Tra un litro di birra (taglio minimo) e una risata, si passa il tempo a ballare sui tavoli, insieme ad altre 3000 persone, mentre la banda mette canzoni anche italiane, rock , comunque allegre...e poi PROSIT. Tutta la sera a bere, e si beve tantissimo, si mangia poco e si fa un casino pazzesco, ed in più dopo il terzo litro di birra esce fuori un inglese davvero fluido e tranquillo. Al settimo litro cominci a parlare pure l'esperanto....Alla fine, distrutti e contenti, ma non completamente ubriachi, ci rechiamo verso la fermata del metrò, per tornare a casa.
Nel frattempo: “Bitte, eine Frage! Do you speak english?”. E vai all'abbordaggio selvaggio...in pratica vengono fermate nel giro di pochi secondi da 50 a 70 ragazze di tutte le nazionalità e con tutte si fa due chiacchiere, si scherza, si gioca...insomma il paradiso dei lupacchiotti!!!! Torniamo a casa, contenti e fiduciosi nel domani. Della Germania ho ricordi limitati alla settimana di birre e donne che abbiamo passato, pochi posti visti ma molta gente conosciuta. La cosa bella di questa festa globale è la possibilità di incontrare gente da tutto il mondo, africani, australiani, europei, americani, asiatici....tutto il pianeta per due settimane si incontra in mezzo ai tavoli delle case della birra. La cosa divertente è che tutti hanno voglia di scherzare con tutti...nessuno fa il difficile e la gente è simpatica. Abbiamo incontrato anche un sacco di italiani (4 ore di macchina da Milano), che, escluso qualche pirla di leghista, facevano casino più di tutti. Una settimana di questa vita può sembrare pazzesca, ma in realtà, per chi come noi beve e ama bere e fare confusione, è il paradiso.
Ad un certo punto sento: “due Mio Dio per lei!!!” e ci giriamo di scatto, passa Bo Derek targata Monaco di Baviera, “tre Mio Dio per quest'altra!!!” , Sharon Stone seduta accanto a noi ci illumina con il suo sorriso smagliante... ragazzi sogno, vorrei restare a vita. La seconda sera, dopo che Mel si era perso alla stazione centrale, alla partenza da Palermo, si perde anche in Germania, facendoci perdere l'ultimo treno per casa. Il primo del mattino è alle 6, che si fa? si va in giro, Monaco by night. Il primo pub si paga per entrare. Niente. Il secondo ha ingresso gratis, entriamo. La prima cosa che risalta è la tailandese che acchiappa la mia mano e mi dice 5 marchi bucci bucci....ed io dico manco morto bucci bucci...e mentre una brasiliana fa lo spogliarello, Pablo beve whisky, il crucco è tranquillo e osserva...la brasiliana si avvicina, va per dare un bacio a Pablo e si ritrae e dice anche lei 5 marchi...Pablo la guarda, e dice: “I don't pay for sex!!!” la tipa va via triste e anche un poco incazzata... dopo un poco le donne del locale capiscono che da noi non si batte un marco, e quindi non ci calcola più nessuno...andiamo via.
Sono le 4 e mezza, ci fermiamo ad aspettare il metro e si avvicina uno con un coltello (macete) e ci dice in un inglese stentato: “avete sbagliato stazione”, “ma veramente noi...”, “avete sbagliato!” agitando il coltello... andiamo via. Scopriamo anche che effettivamente avevamo sbagliato stazione... doveva essere dotato di poteri esp, boh!!! Il giorno dopo altro giro in città e poi di nuovo alla Löwembräu, e così per tutta la settimana, e cominciamo a prenderci gusto anche a prendere per i fondelli gli italiani. Alla fine la settimana finisce e lasciamo il nostro paradiso, lasciando li il cuore e il fegato... ma torneremo, già le nostre orme si vedono sul selciato della piazza dell'Oktoberfest, e molte donne ricordano già... “che rottura sti italiani!!!”
Siamo in treno, al ritorno...vado da una ragazza, calabrese, ma non so perché mi scappa: “bitte... do you speak...” sono tornato malato di Germanesimo... voglio ritornare là. L'ACTA sarà ricordata anche per alcune performance personali dei nostri eroi che con alto sprezzo del pericolo si sono cimentati nelle più incredibili peripezie, riuscendo a raggiungere limiti di indecenza che ai più sono sconosciuti, ma sicuramente servono, quando a fare baldoria ci sono 4 pazzi come noi... alla prossima, da Marte (io).

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& Walter Giocoso