Associazione Cultural-Turistica Aulettisti |
N.A.S.A. : Noi Aeronautici Siamo Andati ... in Florida
di Cristiana Cimino
e Piervincenzo Rizzo
Three,two,one...accensione motori; ecco, la prima nuvola bianca esce
dagli ugelli... prima a destra, poi a sinistra... e il gigante si solleva
spinto da due enormi fiamme luminose, che incendiano l'azzurro della
Florida. Nelle nostre orecchie risuona il "rombo" dei motori accesi, e
prima che ti rendi conto di tutto lo Space Shuttle Columbia e` gia` un
puntino, di cui rimane solo la visione di quella nuvola che traccia in
cielo un'enorme elica bianca.
Tutto programmato: partenza da Palermo il 02/04/97, missione N.A.S.A.
il 03/04/97; arrivati li` abbiamo saputo che la missione era stata
spostata al giorno successivo, per cui ci siamo ritrovati a trascorrere
un giorno in piu` al Kennedy Space Center che abbiamo visitato grazie ai
"pass" messi a nostra disposizione.
Intanto, tutti noi aspettavamo con entusiasmo, il "days 0", il giorno
della missione. Certo non si puo` dire che sia stata una delle piu`
fortunate, ma a voler essere cinici, l'imprevisto guasto a bordo ci ha
consentito di assistere pure all'atterraggio.
Forse gia` questo potrebbe compensare le lunghe ore di aereo, i soldi
spesi e l'alimentazione ad hamburger cui ci siamo sottomessi per una
settimana (qualche nostro collega e` rimasto particolarmente scosso da
questo genere di alimentazione sana e nutriente!!).
Ma c'e` stato altro: dal raduno aeronautico del Sun 'n' Fun alla magia
di Disneyworld, dall'industria della Piper alle spiagge di Cocoa Beach e
Tampa, dagli Universal Studios a Church Street Station. Un continuo
alternare tra interessi e divertimenti, una lunga corsa contro il tempo
per cercare di fare il piu` possibile in 7 giorni; il tutto condito dal
sole della Florida, da una vegetazione fitta e rigogliosa e da una fauna
che sembra incurante della presenza talvolta massiccia dell'uomo. Su
tutto ha dominato un senso di assoluta liberta`, favorito dal fatto di
aver avuto a disposizione 4 mini-van, presi a noleggio, con i quali poter
andare tranquillamente in giro, con la sola clausola di rispettare i
limiti di velocita`. Ogni van, composto da 7/8 di noi, aveva una sua
particolarita`: Luca & c., con la targhetta " Palermo University",
riuscivano quasi sempre a perdersi tra le strade della Florida (si sono
anche beccati un fermo dallo "Sheriff"); Marco & c., al contrario,
avevano un pilota e un copilota degni del loro ruolo e inoltre hanno
avuto la "fortuna" di avere le uniche ragazze del gruppo (anche se dopo
qualche giorno, "qualcuna" e` scappata, con la scusa di conoscere i
componenti degli altri van!); Corrado & c., i piu` pazzi (anche perche'
hanno sopportato il logorroico Marcello) o per meglio dire "senza fissa
dimora", se c'era un posto da scoprire si recavano subito a cercarlo; e
infine il Prof. Ferlazzo & c., che riuscivano con arte e bravura a
inseguire van che non erano i nostri: per cui spesso dovevamo infrangere
i limiti di velocita` per "recuperarli"!
Luoghi e sensazioni che sono gia` ricordi...e da ricordare rimarranno
alcuni episodi curiosi: Marco, che nella stessa notte dimentica
portafoglio e chiavi del van in due camere diverse e per due volte,
ritenendo di averli smarriti girovaga disperato per Orlando alla loro
ricerca, e Roberto, " invidioso", ripete l'evento la penultima sera. E
che dire degli strafalcioni con l'inglese? Luca ha chiesto il prezzo di
una "photografic machine" o, peggio ancora, ha simulato di piangere per
chiedere della cipolla nel panino; Piervincenzo avendo capito 1.60$
anziche' 1.06$ il costo di alcune cartoline ha intrapreso una discussione
di natura algebrica con la cassiera. Tuttavia la cosa piu` tragica e`
avvenuta tra le ultime sere, quando delusi per il fatto che i locali
chiudono alle 2,00, un "bel gruppetto" e` andato ad assistere al rinomato
"spogliarello americano"; ma arrivati sul posto non appena hanno saputo
che per entrare occorrevano 70 $, hanno deciso di "farselo" da soli nella
loro camera!!!!!
E' stato senza dubbio un bellissimo viaggio. Ma a voler essere un po'
piu` riflessivi bisogna ammettere che molto di quello che abbiamo visto e`
finto, orchestrato ad arte per meravigliare e divertire; e in questo gli
americani sono professionisti. Dieci e lode comunque al senso di civilta`:
accesso ai disabili in ogni posto, compreso in molte delle attrazioni di
Disneyworld, e ovunque parcheggi e scivoli loro riservati. E' arrivato il
09/04/97, e tutti noi, stanchi ma consapevoli delle bellezze della
Florida, ci siamo avviati all'aeroporto:.....un solo pensiero attraversa
la nostra mente, mentre l'aero si alza in volo.......
BYE-BYE ORLANDO!
A nome di tutti i colleghi, ringraziamo il Prof. Scarsi che ci ha messi
in contatto con la N.A.S.A. e ha fornito l'opportunita` di fare questo
viaggio; e inoltre ringraziamo l'Ing. Barrera e il Prof. Ferlazzo, con i
quali abbiamo condiviso una settimana piacevole e interessante
Page creators:
Roberto Inzerillo roberto.inzerillo@gmx.net
& Walter Giocoso