La Cattedrale di Palermo è una delle opere più imponenti
della città. La costruzione risale al 1184, sul luogo di una precedente
basilica, trasformata dagli Arabi in moschea e dai Normanni restituita
al suo culto cristiano, che un terremoto aveva irreparabilmente dannegiato
all'inizio del secolo. Dell'antica moschea, è stata probabilmente
conservata una colonna, che ora si trova nell'attuale portico, riportante
una imcisione in arabo.
La costruzione avvenne parallelamente ai duomi di Monreale e Cefalù,
ralizzato da maestranze e architetti musulmani su commissione dei cristiani.
Le torri angolari danno alla chiesa un aspetto di fortezza. A differenza
degli altri duomi citati, però, non ospitano il campanile che è
distaccato dalla chiesa (ma raccordato ad essa da due grandi archi sui
quali si cela un passaggio, usato come via di fuga). La Cattedrale subì
nel corso dei secoli numerosi rifacimenti, aggiunte e manomissioni. Splendido
è il portico meridionale per il timpano istoriato e le decorazioni
in altorilievo e bassorilievo di
età Chiaramontana - Catalana (1400) in uno stile che fu definito
"gotico siciliano". Il portale di ingresso è del 1500. L'aspetto
della chiesa fu completamente stravolto alla fine del '700 dall'architetto
Ferdinando Fuga che mutò la pianta basilicale in una croce latina
e vi impostò la cupola. Al fine di conferire all'interno della chiesa
uno stile classico, venne abbattuto il soffitto policromo, smantellata
la decorazione marmorea monumentale dell'abside centrale realizzata nel
'500 dai Gagini. Dell'interno della chiesa originaria, che dovette costituire
il capolavoro della decorazione muraria, tanto da affascinare scrittori
delle epoche successive, non rimane quasi più nulla. La totale scomparsa
di queste parti costituisce una delle perdite più gravi dell'arte
siciliana. Nella I e II cappella è possibile ammirare le famose
tombe imperiali e reali di grandissimo pregio. Queste tombe, costruite
originariamente per il Duomo di Cefalù, destinate successivamente
al Duomo di Monreale, trovarono infine dimora nella Cattedrale di Palermo.
Nel sarcofago di Costanza d'Aragona fu trovata una splendida corona coperta
di perline, lastre d'oro smaltate e grosse gemme, che fa parte del tesoro
della Cattdrale (visitabile). Non è invece aperta al pubblico la
cripta, illuminata da alcuni oblò che si possono notare dall'esterno
sotto l'abside, che oltre alle volte che creano un ambiente suggestivo,
dovrebbe conservare delle bare scolpite che è possibile ammirare
soltanto in qualche rarissima incisione antica.