ACTA Associazione Cultural-Turistica Aulettisti


38.114166; 13.355833

La Cattedrale di Palermo
di Walter Giocoso

La Cattedrale di Palermo è una delle opere più imponenti della città. La costruzione risale al 1184, sul luogo di una precedente basilica, trasformata dagli Arabi in moschea e dai Normanni restituita al suo culto cristiano, che un terremoto aveva irreparabilmente dannegiato all'inizio del secolo. Dell'antica moschea, è stata probabilmente conservata una colonna, che ora si trova nell'attuale portico, riportante una imcisione in arabo.
La costruzione avvenne parallelamente ai duomi di Monreale e Cefalù, ralizzato da maestranze e architetti musulmani su commissione dei cristiani. Le torri angolari danno alla chiesa un aspetto di fortezza. A differenza degli altri duomi citati, però, non ospitano il campanile che è distaccato dalla chiesa (ma raccordato ad essa da due grandi archi sui quali si cela un passaggio, usato come via di fuga). La Cattedrale subì nel corso dei secoli numerosi rifacimenti, aggiunte e manomissioni. Splendido è il portico meridionale per il timpano istoriato e le decorazioni in altorilievo e bassorilievo La Cattedraledi età Chiaramontana - Catalana (1400) in uno stile che fu definito "gotico siciliano". Il portale di ingresso è del 1500. L'aspetto della chiesa fu completamente stravolto alla fine del '700 dall'architetto Ferdinando Fuga che mutò la pianta basilicale in una croce latina e vi impostò la cupola. Al fine di conferire all'interno della chiesa uno stile classico, venne abbattuto il soffitto policromo, smantellata la decorazione marmorea monumentale dell'abside centrale realizzata nel '500 dai Gagini. Dell'interno della chiesa originaria, che dovette costituire il capolavoro della decorazione muraria, tanto da affascinare scrittori delle epoche successive, non rimane quasi più nulla. La totale scomparsa di queste parti costituisce una delle perdite più gravi dell'arte siciliana. Nella I e II cappella è possibile ammirare le famose tombe imperiali e reali di grandissimo pregio. Queste tombe, costruite originariamente per il Duomo di Cefalù, destinate successivamente al Duomo di Monreale, trovarono infine dimora nella Cattedrale di Palermo. Nel sarcofago di Costanza d'Aragona fu trovata una splendida corona coperta di perline, lastre d'oro smaltate e grosse gemme, che fa parte del tesoro della Cattdrale (visitabile). Non è invece aperta al pubblico la cripta, illuminata da alcuni oblò che si possono notare dall'esterno sotto l'abside, che oltre alle volte che creano un ambiente suggestivo, dovrebbe conservare delle bare scolpite che è possibile ammirare soltanto in qualche rarissima incisione antica.

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& Walter Giocoso