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COLLEZIONE DI CHIMICA FISICA

Dipartimento di Chimica Fisica

 

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Lo sviluppo dottrinale della chimica dopo il 1930 aveva dato una rilevanza crescente all'insegnamento della Chimica fisica, svolto in due corsi annuali dopo la riforma del 1941. Attribuito sempre per incarico, era stato tenuto da Sacconi dal 1954 in poi. La sua partenza, avvenuta nel novembre 1960, evidenziava l'esigenza di affidarlo stabilmente e nel febbraio 1961 la Facoltà decise di destinarvi una cattedra e di chiamare Filippo Accascina, creando di fatto il nuovo istituto. Questo venne insediato in una parte dei locali già di pertinenza dell'Istituto di Chimica generale, la cui cattedra era rimasta vacante. Messa a concorso, ad essa venne nominato dal novembre 1962 Alessandro Cimino, che tuttaVia restò nella nostra Facoltà soltanto tre anni, trasferendosi all'università di Perugia nel novembre 1965. Alla cattedra, nuovamente messa a concorso, fu chiamato Renato Barbieri proveniente dall'università di Padova. Dalla stessa scuola venne chiamato nel 1975 Giulio Deganello, già professore di Chimica metallorganica nell'università di Venezia, e successivamente, nel 1980, anche Bruno Crociani, che tuttaVia nel novembre 1991 si trasferì all'università di Roma.

Nell'ambito chimico-fisico anche l'insegnamento della Chimica teorica, già attribuito per incarico, fu messo a concorso nel 1967 ed il vincitore Roberto Moccia, formatosi nella scuola del premio Nobel (1966) Robert S. Mulliken (1896-1986) a Chicago, venne chiamato nel febbraio 1968. L'anno successivo Moccia fu chiamato dall'università di Pisa, e sulla stessa cattedra si trasferì Leonello Paoloni, secondo ternato nello stesso concorso e straordinario di Chimica quantistica.

Nel corso del decennio dal 1961 l'attività dei chimici della facoltà di Scienze venne ad essere articolata su tre distinti istituti, in ciascuno dei quali operava anche un professore ordinario che non aveva la qualifica di direttore. La legge n.382 del 1980 regolò queste nuove situazioni, diventate comuni nella maggioranza delle università. Nel volgere di pochi anni i tre istituti chimici si dettero una organizzazione policattedra con una nuova ripartizione dei compiti didattici e delle attività di ricerca. Non avendo tuttaVia trovato l'accordo per una organizzazione unitaria, essi hanno costituito tre dipartimenti, denominati dai rispettivi settori disciplinari di Chimica inorganica, di Chimica organica e di Chimica fisica. Dopo l'iter deliberativo stabilito dalla stessa legge, la loro esistenza come risultato della trasformazione dei rispettivi Istituti è stata formalizzata da specifici decreti rettorali, emanati dal 1987 al 1988. Accanto ad essi rimane come struttura autonoma, costituita sin dal 1968, la Biblioteca di Chimica, alla quale sono stati trasferiti i patrimoni librari dell'originario Laboratorio di Chimica (1860) poi Istituto di Chimica generale e inorganica, e quelli degli istituti creati successivamente.

Leonello Paoloni, Ordinario di Chimica Teorica


Planimetria del secondo piano dell'edificio che ha finora ospitato il Dipartimento, il quale è in fase di trasferimento nei nuovi locali di viale delle Scienze.

 

Planimetria del terzo piano.


Notizie Utili
 
Direttore: Prof. Roberto Triolo
Responsabile della collezione: Prof. Roberto Triolo
 
Apertura al pubblico:
dal 23 al 27 marzo ore 9-13
visita ai laboratori ore 9-10/11-12
spettacolo "La Magia della Chimica" ore 12-13
 
Via Archirafi, 26
tel. 091.6161502
http://www.unipa.it/~chimfis/index.html

© Maurizio Carta, Dipartimento Città e Territorio
mcarta@unipa.it
http://www.unipa.it/~mcarta