La
sanguinosa storia dei Mayhem e i loro album
LA FORMAZIONE
DELLA BAND
La tranquilla Norvegia rompe il
silenzio e alcuni imberbi giovanotti con i volti truccati di bianco e nero
iniziano a urlare al mondo la loro furia satanica. Fanno paura, sono cattivi,
sembrano quasi entità sovrumane. È l’avvento del moderno black metal. Roba infernale. Da Inquisizione spagnola. il
primo, rozzo demo dei MayheM si
intitola Pure Fucking Armageddon (solo
100 copie stampate) tutta roba registrata malissimo che, però, getta le basi
per il futuro del black. Allora i
MayheM erano formati da Euronymous (dal greco “Principe della Morte”,
1968-1993: i suoi hobbies preferiti extra-black
metal erano la musica elettronica tedesca, le armi e il comunismo più oltranzista)
alla chitarra, Manheim alla batteria, Necrobutcher (Jorn Stubberud) al basso e
Messiah alla voce. All’inizio, per la cronaca, Euronymous aveva optato per il nickname Destructor…
1988:
Maniac lascia il posto al leggendario Dead, svedese di Stoccolma proveniente
dai Morbid, mentre dietro le pelli subentra il talentuoso e “disumano”
Hellhammer (Jan Axel Blomberg, ex inserviente di manicomio). Grazie al loro
successo underground nasce così una
scena attivissima che catalizza attorno a Oslo un florilegio di nuove bands quali Darkthrone, Old Funeral,
Immortal, Arcturus, Emperor e Satyricon.
IL SUICIDIO DI
DEAD
L’8 aprile 1991 Dead, un ragazzo malinconico, depresso, asociale e con
frequenti sbalzi d’umore, si suicida lasciando uno scarno biglietto (“SCUSATE
PER TUTTO IL SANGUE”) e il suo posto fisico (quello “ideale” rimarrà suo per sempre)
viene preso prima dal norvegese Stian “Occultus” Johansen (ora a capo dei The
Shadow Dancers) e poi, in coincidenza con l’entrata in studio di registrazione,
dal magiaro Attila “Voce della Morte” Csihar, già leader dei Tormentor. Poco
dopo, anche Necrobutcher lascia il gruppo per qualche anno e, inizialmente,
viene sostituito dal polivalente Occultus che già era entrato nell’organico.
NEI DETTAGLI: Dead, Euronymous e Hellhammer
vivevano in gran povertà nello stesso appartamento di Kråkstad, presso Oslo.
Hellhammer era andato dai suoi a Oslo ed Euronymous era fuori. Quando tornò
trovò la porta chiusa e dovette entrare dalla finestra della stanza di Dead.
Sul letto c’era accasciato il cadavere dell’amico che, dopo un primo tentativo
di tagliarsi le vene con un coltello da cucina, si era scoperchiato la testa
con il fucile di Euronymous (caricato con pallottole regalategli da Varg
Vikernes il Natale precedente assieme ad alcuni detonatori - la loro casa era
una sorta di arsenale!). Quando non suonava scriveva lettere, dipingeva quadri,
guardava film horror (tipo La casa e Bad
Taste o snuff movies mascherati
tipo Cannibal
Ferox) e, fin dall’età di due o tre anni, fantasticava sull’idea del
suicidio. Riteneva infatti di non appartenere a questo mondo e, da buon
non-umano, quando dormiva sprofondava in uno stato di incoscienza simile alla
morte finché il suo volto diventava blu. Una volta, addirittura, ebbe
un’esperienza di “quasi morte”… E, visto che un suo amico lavorava alla morgue,
talvolta si vestiva con brandelli di vestiti sottratti ai cadaveri più freschi.
Strana gente, i MayheM: certe notti Euronymous e Dead uscivano nei boschi
a sparare agli uccelli o a cacciare i gatti con il coltello e nel febbraio del
1990, durante un intenso concerto a Sarpsborg davanti a 300 persone, Dead ruppe
una bottiglia e si procurò volontariamente un grave taglio senza nemmeno
andarsi a medicare. Tenne duro fino al termine del concerto e, quando si decise
ad andare al pronto soccorso, era quasi dissanguato e non poté neanche farsi
ricucire perché era trascorso troppo tempo.
IL SANGUE
VERSATO DA BURZUM E DA FAUST DEGLI EMPEROR
Ma, tornando indietro al 1991, Euronymous per uscire dalla crisi, con i
soldi dei genitori aprì un tetro negozio di dischi e merchandise chiamato Helvete (Inferno) e arredato in parte con
oggetti rubati in chiesa e fondò una piccola etichetta discografica - la
Deathlike Silence Productions - con cui produrre gli album di Merciless,
Burzum, Abruptum (svedesi), Sigh (Giapponesi), Enslaved e (quasi) i nostrani
MonumentuM di Roberto Mammarella (co-fondatore dei Cultus Sanguine), che
poterono infine esordire solo nel 1995 con l’inglese Misanthropy Records,
ironicamente la stessa per cui più tardi si accasarono anche Burzum (chi è lo
saprete più sotto) e i MayheM. Peccato che la gestione economica delle due
imprese fosse del tutto sciagurata… i soldi finirono presto e molti progetti
rimasero tali. Il negozio, addirittura, durò solo un paio d’anni.
La leadership nel nome dell’Odio
e della Paura comunque era salva e Dead, in ultima analisi, era morto “per la
causa”. Secondo Euronymous, infatti, c’erano in giro troppi falsi adepti al black/death metal. Gente trendaiola come Deicide, Napalm Death, Sepultura e
Entombed, insomma, e lui voleva preservare la vera anima della musica che tanto
amava.
Il 10 agosto 1993 l’infame Count
Grishnack (al secolo Kristian “Varg [ Lupo]” Vikernes), mediocrissimo cantante
e musicista di Bergen, allora ventenne, che ha inciso una manciata di albums
col monicker Burzum [Oscurità], con
le sue soffiate ha messo nei guai un amico e collega - Bård “Faust” Eithun
degli Emperor, che nel 1992 accoltellò a morte un omosessuale nei boschi e ha
poi accusato Euronymous di essere a sua volta gay e anche peggio: tutto questo
post mortem!) assassina l’uomo che più invidiava con l’aiuto del compare Snorre
“Blacktorn” Ruch (il quale, proveniente dai Thorns, aveva suonato la chitarra
ritmica negli stessi MayheM per un breve periodo nel 1992), sancendo in pratica
la fine dei MayheM nonché del movimento underground
che avevano contribuito a rendere così grande. Una vera catastrofe.
Euronymous, a questo punto, iniziò la lotta, durante la quale Euronymous
tentò di andare in cucina a prendere un coltello ma Vikernes estrasse il suo e
lo prevenne, colpendolo al petto. Poi Euronymous corse in camera alla ricerca del
fucile (che, ironia della sorte, era lo stesso con cui si uccise Dead) ma si
beccò altre pugnalate nella schiena. Disperato, corse sul pianerottolo gridando
aiuto e suonando i campanelli dei vicini. Vikernes, per farlo tacere, lo seguì,
colpendolo e colpendolo. In breve la rampa delle scale divenne un mattatoio ed
Euronymous si ferì ulteriormente infrangendo una lampada di vetro.
Ma la vita continua. Pochi mesi dopo esce De Mysteriis Dom Sathanas (1994) ed è il loro immane capolavoro,
l’album che li ha consegnati alla storia al di là dei fatti di sangue che l’hanno
preceduto. Un lavoro perfetto, malefico, squassante. Il trionfo
dell’estremismo, che riprende alcuni brani già eseguiti da Dead nel precedente live e scolpisce in eterno i suoi
bellissimi testi che parlano di Morte, Mistero e Oscurità. Il basso, in origine,
era stato suonato da Vikernes, le cui parti furono però reincise da Hellhammer
per espresso volere dei genitori di Euronymous. Usci Dawn of the Black Hearts (1995) edito in Colombia e registrato
purtroppo malissimo, contiene otto brani registrati dal vivo a Sarpsborg nel
1990 e quattro a Lillehammer nel 1986 - unico motivo d’interesse: la copertina
a colori col cadavere di Dead! le cui cospicue vendite hanno spinto i MayheM a
dichiarare guerra ai dischi illegali su cui, per ovvie ragioni, non hanno alcun
diritto economico.
SI RIFORMA
IL GRUPPO
Nel 1995, poi, il gruppo si riforma con Hellhammer alla batteria, la new entry Blasphemer (Rune Eriksen degli
Aura Noir) alle chitarre e i già noti Necrobutcher al basso e Maniac alla voce.
Sospinti dal rinnovato successo, i MayheM suonano in America e in Italia: la
data di Milano (2 novembre 1998, con Attila Csihar che in “From the Dark Past”
ha diviso il microfono con Maniac per la gioia dei molti fans) è stata
immortalata sull’eccellente CD Mediolanum
Capta Est (1999) edito dalla nostrana Avantgarde Music che già produsse Live in Leipzig, mentre del 2000 è il
secondo album di studio Grand
Declaration of War: inseguito lo strepitoso DVD European Legions: Live in Marseille 2000 (2001). Assolutamente da
non perdere, come da non perdere è il CD in edizione limitata European Legions (2001), che contiene 7
canzoni registrate in diversi luoghi durante il tour del 2000 e la
pre-produzione di Grand Declaration of
War.
Font:
http://www.clubghost.it/musica/s/sanguinosa-.htm