Le informazioni
a uso agricolturale contenute in questo manuale, sono destinate
esclusivamente all'Olanda e alle poche zone del mondo dove la
coltivazione della canapa è tuttora permessa.
Ciò nonostante è diritto di tutti accedere alla
conoscenza di tecniche agricolturali, che possano essere applicate
alla crescita intensiva dei vegetali, soprattutto per la produzione
di cibo. Si spera che i governi di tutto mondo si rendano conto
che la proibizione della canapa è uno dei più grossi
errori mai commessi contro una pianta che potrebbe essere la più
grande risorsa per soddisfare la maggior parte dei nostri bisogni
e che potrebbe ancora salvare il mondo dall'inquinamento ambientale.
"IL CANAPAJO" è un libro scritto (molto probabilmente
su carta di canapa) in Italia nel 1741 ("Il Canapajo"
di G.Baruffaldi, Bologna, 1741; Stamperia Lilio Della Volpe),
e illustra la tecnica di coltivazione della canapa per ricavarne
fibra.
In questo manuale si cercherà di illustrare il ciclo di
vita, la coltivazione e gli usi possibili di una pianta che tanto
ingiustamente e' stata demonizzata e che tanto avrebbe da dare
per la salute di tutto il mondo.
Da millenni, e fino a pochi anni orsono, la canapa è stata
una delle voci più importanti della nostra economia agricola.
La possibilità di coltivare canapa promuove l'autosufficienza
e l'indipendenza economica. La sua proibizione è stata
voluta per controllare l'imposizione di uno stile di vita (consumo
industriale) e per non aver rivali nel controllo dell'economia.
La canapa può essere utilizzata in tutte le sue parti:
dalla corteccia che fornisce una fibra dagli usi innumerevoli,
al fusto legnoso che può essere usato per la produzione
di fibra, di carta, di energia o può essere trasformato
in ogni tipo di materiale come la plastica; alla radice usata
in erboristeria e in medicina; ai semi preziosa fonte alimentare
e produttori di un olio che può essere usato in cosmetica,
come solvente, come medicinale e come olio combustibile.
Le foglie e i fiori sono utilizzabili sia per generare biomassa
per la produzione di energia insieme alle altre parti della pianta,
sia, soprattutto le infiorescenze delle piante femmine, per scopi
medicinali con un campo di applicazioni vastissimo, a scopo religioso
e sacramentale (India, Africa, Islam, Giamaica), e ricreativo,
edonistico.
La proibizione della canapa presentata come legge contro quest'ultima
utilizzazione, in realtà è rivolta soprattutto contro
il potenziale conomico di una pianta annuale, e perciò
rinnovabile continuamente, produttrice di fibra, energia, cel-lulosa,
medicinali, cibo, e che ha, se consumata, la "colpa"
di provocare benessere, di sorridere alla vita con benevolenza,
affrontandone meglio le difficoltà.