RoboCup Lisbona 2004 di Andrea
Un secondo posto per i piccoli robot.
Alla RoboCup 2004 di Lisbona ero presente anche io. Come Team Leader del gruppo "I Vendicatori" dell'ITIS Cardano di Monterotondo.
La permanenza in Portogallo e' durata una settimana, passata quasi tutta il tempo nel padiglione della fiera internazionale di Lisbona riservata alla nostra manifestazione.
La sera c'era giusto un po' di tempo per andare a cena e fare quattro passi nella zona, dove c'erano molti locali, pub
e birrerie. Poi tutti a dormire, o quasi. Eravamo letteralmente "accampati" con materassini e sacchi a pelo in un'aula
di una scuola media. Quindici fra ragazzi e professori. Potevi trovare chi dormiva profondamente oppure chi vagava
disperato nella penombra della stanza in piena notte alla ricerca di componenti o di uno spezzone di stagno per le
ultime saldature sui robot. Capitava anche che ti risvegliavi e trovavi qualcuno che dalla sera prima era rimasto con gli
occhi fissi sul pc a leggere e rileggere il programma, per trovare il "perchè" di quel piccolo baco che poteva
comprometterti tutta la gara.
E poi ritrovavi la stessa persona con la testa china su un tavolo nel padiglione della
fiera durante la gara, oramai stremato. E comunque conscio che in quel momento non poteva fare altro che mettere il robot
in campo e aspettare il risultato.
Tutto il gruppo era formato dalle rappresentanze di due scuole, la prima che ho gia' citato e la seconda l'ITIS Von
Neumann di Roma. Le categorie a cui partecipavamo erano la RoboCup Junior 1 contro 1 e la RoboCup Junior 2 contro 2. La
squadra che ha avuto piu' successo e' stata proprio quella di cui ero leader della prima categoria: e' arrivata in
finale battendo la Germania e per ben due volte la Cina.
Tutto procedeva nel migliore dei modi fino alla fine del primo tempo della finalissima. Si e' capito subito nei primi
secondi del secondo tempo che c'era qualcosa che non andava. Il robot si stava facendo troppi autogol, una cosa molto
strana. Da una situazione di sicura vittoria alla capitolazione in maniera incredibile. Persa proprio la finale si e'
scoperto che un piccolo componente del robot si era guastato, proprio quello che indicava il verso in cui doveva
attaccare il robot: la bussola digitale. Una sfortuna incredibile, proprio alla fine quando ormai pensavamo di avercela
fatta e invece, secondi battuti dalla squadra di Macao. Delusione e poi premiazione sul palco.
Oltre a noi fra gli italiani erano presenti altre squadre per altre categorie: umanoidi, cagnolini AIBO, robot rescue
(da recupero) e fra questi noi abbiamo riportato a casa i risultati migliori.
Speriamo nella prossima!! Arrivederci a Osaka 2005.......
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