URBANISTICA MARSICA MODERNA
INTRODUZIONE
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INTRODUZIONE
Con l'ascesa dei Colonna agli inizi del cinquecento si conclude un lungo periodo di lotte feroci con gli Orsini, per il controllo della Marsica.
Il nuovo periodo che si apre, va dal 1504 al 1915 e lo si può dividere in due fasi.
Una prima fase di stagnazione e crisi sociale e una seconda di rilancio con un nuovo volto a livello naturale.
La prima fase comprende il periodo spagnolo che si potrae fino al 1734 anno della rinascita del regno di Napoli.
Nella prima fase quindi siamo nel periodo spagnolo con il regno di Napoli, a cui è soggetta la Marsica, ridotto per lungo tempo ad una semplice colonia.
Questo stato di cose compromette la ripresa economica spingendo la società del meridione italiano a essere economicamente e socialmente depressa.
Nella Marsica, la crisi economica ha vari volti, come le cattive condizioni sanitarie con la facile preda delle pestilenze, o come l'emergere tra la fine del '600 e l'inizio del' 700 del fenomeno del brigantaggio.
Da un punto di vista urbanistico per tutto il periodo di gestione dei Colonna, fatti salvi alcuni apprezzabili esempi, non vi sono nuove realtà e per lo più le strutture urbane e reti stradali sono quelle del '400.
Nel 1734 inizia la seconda fase con la rinascita del regno di Napoli sotto una nuova dinastia.
Il nuovo governo assicura nuove iniziative sociali volte a migliorare la situazione dei vari territori, come i tentativi falliti di ripristino dell'emissario claudiano del Fucino.
Successivamente con l'inizio dell'800 il nuovo governo francese abolisce la feudalità consentendo lo sviluppo di una nuova realtà produttiva.
I Colonna decadono con le nuove riforme dal ruolo di feudatari della Marsica. Ciò porta alla nascita di un nuovo ceto amministrativo, che porta con il tempo il territorio marso fuori dalle secche del periodo spagnolo e austriaco.
In primis vediamo Avezzano diventare il nuovo centro amministrativo della Marsica con la sua elevazione a capitale di Distretto. Ciò porta alla realizzazione di cambiamenti nel tessuto urbano.
Con il tempo si producono le condizioni politiche e amministrative per la realizzazione della grande opera di bonifica del lago Fucino, da parte dei Torlonia.
I Torlonia da tempo andavano cercando un qualcosa che consentisse loro di fare il salto di qualità, e trovano questa occasione nella realizzazione della bonifica del Fucino, che consentirà loro di divenire grandi proprietari terrieri.
La bonifica del Fucino si realizza nel corso di metà ottocento e porta con se cambiamenti profondi.
Essa infatti oltre ad essere un'opera di grande ingegneria idraulica, diventa anche un fattore di cambiamento rivoluzionario. Ciò perchè cambia il volto del territorio in quanto produce un cambiamento radicale nella morfologia, con la scompara del lago.
Questo porta ad un accelerazione dello sviluppo economico della Marsica.
Con la bonifica del lago si crea una fertile pianura, che assicura una nuova produzione agricola. Questa sostituisce a sua volta la pesca fino ad allora il settore economico più importante. Ciò porta a un cambiamento profondo delle abitudini delle genti che passano dall'essere pescatori al divenire agricoltori.
A ciò si accompagna l'immissione di nuove genti nel territorio fucense soprattutto nella fase di bonifica. Quando questi accettano di trasferirsi nella Marsica creano la necessità di cambiare il volto urbano dei piccoli centri a cominciare da Avezzano.
Avezzano, che fa da specchio alla nuova realtà, vede aumentare di molto il numero dei suoi abitanti, divenendo in breve anche il centro economico più importante della Marsica. Tutti questi cambiamenti alla fine si riassumono nel cambiamento urbanistico che la città e altri piccoli centri affrontano.
Con la nuova realtà produttiva, si genera poi un circuito di nuovi investimenti, che portano in primis alla realizzazione di nuove opere pubbliche a cominciare dalla ferrovia, che va a mettere in comunicazione il territorio marso con le altre realtà del paese ormai unito da quasi quarantanni.
L'apice di questa nuovo sviluppo si percepisce e raggiunge in Avezzano, dove da piccolo villaggio alla fine del '700 diventa una cittadina di 15.000 abitanti agli inizi del '900.
Avezzano nello stesso tempo diventa un centro industriale di grande importanza, che permette la creazione di nuovi posti di lavoro e quindi nuovo sviluppo, anche se ancora insufficiente per tutti.
Tutto ciò diviene chiaro se si esamina l'urbanistica di fine ottocento e inizio novecento, dove troviamo un cambiamento urbanistico profondo, che ruota intorno ai Torlonia, che fanno di Avezzano il centro dei loro interessi.
Riassumendo vediamo come la realtà marsa passi da una sostanziale staticità urbanistica e architettonica del' 600 - 700 ad un sistema urbanistico dinamico di fine '800, che cammina parallelo al cambiamento morfologico del medesimo periodo.
Il cambiamento positivo della Marsica subisce infine una battuta di arresto importante con il terremoto del 1915. Questo segna una cesura momentanea di questa rincorsa allo sviluppo.
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