URBANISTICA DI CIVITA D'ANTINO

552-1497

 

.......................................................................................................................................................

553:  Antinum:

In Antinum il grave periodo della lunga guerra goto-bizantina, nonostante la sua posizione di difesa al di sopra di un colle, vede un forte calo demografico. Nel settore meridionale della città, nell'area vicino alla Porta Campanile, sono stati riscontrati visibili livelli di abbandono datati fra il V e il VI secolo ( Gargiani-Paterna 1992, p.p. 95-102).

_________

575-600: Antinum: Civita d'Antena

La vecchia città marsa di Antinum, situata in posizione dominante su un colle della Valle Roveto, diventa Civita d'Antena. La nuova Civita d'Antena si costituisce lentamente all'interno del vecchio sito di Antinum, dove la posizione sommitale e le antiche mura ciclopiche, ancora ben conservate, proteggono la nuova comunità dagli assalti stranieri.

 

_________

600-700: Civita d'Antena

La città di Civita d'Antena dopo i disastri delle guerre gotiche e del dominio bizantino si viene riprendendo e ricostruendo all'interno del vecchio sito di Antinum.

Come accennato prima le vecchie mura cittadine risultano ancora intatte, nonostante alcuni danneggiamenti, e questo è importante per assicurare alla cittadina protezione  e sicurezza.

A ciò si aggiunge, che la città rimanendo nel vecchio sito, può disporre per difesa della posizione dominante, essendo eretta su di un colle.

Con il tempo si vengono sostituendo le vecchie strutture romane, con nuove strutture più adatte ai tempi attuali.

Sempre in questo periodo i Longobardi non riescono ancora ad affermarsi come nuova popolazione dominante, lasciando all'interno dell'Appennino ampie zone senza un reale controllo.

In questo quadro è ancora la Chiesa ad esercitare un reale controllo sulle zone interne.

La Valle Roveto e quindi Civita d'Antena sono, come il resto della Marsica, dipendenze del nuovo Stato della Chiesa, che ancora non esiste negli atti ufficiali, però esiste nella realtà locale.

In questa fase a comandare sono i vescovi per conto del papa. A loro volta i vescovi gestiscono i territori in stretta relazione con gli ordini monastici, che sono i veri gestori delle realtà locali. Gli ordini monastici hanno in alcuni monasteri importanti, i loro punti di riferimento. In relazione alla Valle Roveto vi è il Monastero di Montecassino, che domina la Valle Roveto e buona parte della Marsica.

I monaci quindi fanno riferimento sia all'abate principale del monastero principe, in questo casto Montecassino, sia ai vescovi locali, dipendenti tutti dal Papa.

Il territorio della Valle Roveto e di Civita d'Antina sono dipendenti dal Vescovo di Sora e a questi faranno riferimento anche politico fino al periodo carolingio, allorquando il nuovo elemento sociale darà luogo ad una vera autorità civile.

________

848: I Saraceni giungono nella Marsica.

- Qui fanno razzia di tutto, compiono stragi orrende verso una popolazione inerme, che fugge disperata sulle montagne. Vengono distrutti con furia selvaggia paesi, chiese e monasteri.

1) Civita dei Marsi: Il capoluogo marso risulta gravemente danneggiato dalla furia saracena

2) Civita d'Antena: Non abbiamo notizie dirette in questa circostanza, ma possiamo ipotizzare che le possenti difese della cittadina, siano resistite all'orda barbara, se questa avesse cercato d'invadere Civita d'Antena

_________

881: I Saraceni giungono di nuovo nella Marsica, depredando tutta la zona e facendo strage della popolazione incontrata

- La ferocia dei Saraceni in questa circostanza è molto maggiore rispetto al 848. I morti di questa scorreria sono migliaia su una popolazione già provata dalla malasorte.

- Carsioli, o Civita di Carsioli è distrutta e gli abitanti massacrati.

- Civita dei Marsi viene colpita duramente dai Saraceni

- Civita d'Antena: di questa circostanza non vi sono riscontri diretti, ma si può ipotizzare che anche la Valle Roveto e Civita d'Antena abbiano subito tentativi di saccheggio.

- Gli abitanti della Marsica, che si salvano dallo sterminio, trovano rifugio presso i paesi meglio protetti, che riescono a reggere alla furia saracena

__________

926: Berardo il Francioso prende possesso della Contea dei Marsi, e si accorge  del grave stato in cui versa il territorio marsicano, al tempo stesso si rende conto dell'importanza strategica di questo territorio, essendo terra di confine fra centro e sud Italia.

Questo comporta che la Marsica, vista la vicinanza con Roma, può diventare un ottimo terreno d'incordigia dell'aristocrazia romana e spoletina.

Essendo assolutamente intenzionato a restare in Italia e desideroso di tenere solo per se questo territorio, inizia a lavorare per rendere il più sicuro possibile il suo contado.

_________

937: In questo quadro di consolidamento tutti i centri marsicani sia esistenti da molto tempo, che quelli fondati da poco, vengono fortificati con possenti mura e all'interno vengono dotati di torri o castelli.

- Civita d'Antena o Antena: Nel caso di Civita d'Antena pur non avendo fonti certe, si può facilmente inmmaginare, che una città così ben arroccata, posta su un'altura a difesa di una zona così importante come la Valle Roveto sia sicuramente oggetto d'importanti restauri e rafforzamenti delle mura, che hanno ormai più di mille anni e quindi mostrano i segni del tempo.

_________

985 circa: In Civita d'Antena prosegue il restauro delle vecchie mura perimetrali marse. Nella zona della vecchia dell'acropoli italico-romana viene costruita una torre cintata con la torre mastio interna.

Torre di Civita d'Antino. (Immagine personale)

 

La nuova torre ha la funzione di fungere da raccordo a tutte le difese della città e contemporaneamente da fulcro del nuovo potere civile dei conti Berardi.

in pratica la torre diventa la sede del rappresentante feudale locale

_________

1030: Civita d'Antena: Di questa fase pur non avendo notizie dirette è possibile presumere un buon controllo della Valle Roveto, proprio da Civita d'Antena, che nella sua posizione geografica riesce a controllare il passaggio di genti in entrata e uscita dalla contea marsa.

__________

1085 circa: Civita d'Antena: Con il rafforzarsi del pericolo normanno, la via della Valle Roveto viene presidiata costantemente e sebbene non si abbiano notizie su questo, si può presumere che Civita d'Antena con la sua struttura e posizione, fosse uno dei luoghi più importanti su cui i Berardi concentravano la loro azione di controllo.

__________

1140: La pressione normanna sulla contea marsa è ormai troppo forte e i Marsi non riescono più a opporsi a loro.

______________

 

1143: I conti dei Marsi Berardo V e Rainaldo II accettano di sottomettersi ai Normanni. La Marsica entra a far parte del nuovo regno normanno di Sicilia e viene a costituire il confine nord con lo Stato della chiesa.

1143 circa : I Normanni dividono in tre parti la Contea dei Marsi. Nascono le contee di Carsoli, Albe e Celano, tutte affidate a membri della vecchia famiglia comitale dei Berardi.

- La contea di Albe assorbe nel suo territorio anche la Valle Roveto. Primo conte di Albe è Berardo V

_________

1167 circa: Berardo V conte di Albe si ritira a vita privata. Gli succede il figlio Pietro I

______

1183: Civita d'Antena: il paese mantiene salde le proprie mura ciclopiche che definiscono l'area urbana del paese di Civita che nel tempo è riuscita a svilupparsi costituendo nuove strutture pubbliche. In questo stesso anno si nota la Bolla di Papa Lucio III che definisce i confini ecclesiastici della parrocchia di Civita d'Antena; questi confini arrivano fino alle pendici dei monti opposti a Civita e comprendono territori oggi appartenenti a Morino, Meta e Rendinara.

 

_____________

1222 febbraio: Tommaso arrivato a Celano attacca all'alba gli assedianti del suo castello e li caccia via. Subito dopo riafferma il proprio potere nell'abitato di Celano.

1222: Tommaso passa a ristrutturare il castello danneggiato, potenziadolo nella struttura. Quindi si decide d'intervenire nel suo contado per riportarlo all'ordine e dare una dura lezione a Federico II e ciò nonostante l'inferiorità numerica dei suoi uomini.

1222 marzo: Tommaso distrugge il paese di Paterno sbaragliando gli imperiali presenti in esso. Qui infatti erano presenti molti uomini di Federico II, aiutati anche dalla popolazione locale.

1222: Tommaso saccheggia San Benedetto dei Marsi per il sostegno dato a Federico II

1222-23: Tommaso compie altre spedizioni punitive, nonostante l'inferiorità numerica verso quei paesi che hanno agevolato le truppe imperiali.

1222: Le truppe imperiali nonostante il numero maggiore vengono spesso battute dalle veloci scorrerie del conte celanese.

 

 

_________

 

1223: Civita d'Antena: Di questa guerra fra Federico II di Svevia e Tommaso I Berardi consumata interamente nella Marsica, pur in mancanza di fonti dirette, possiamo credere che anche i borghi della Valle Roveto, compresa Civita d'Antena, abbiano risentito direttamente o indirettamente dello scontro in atto e abbiano finito per parteggiare per uno dei due contendenti.

1223 25 aprile: Accordo fra Federico II e il conte Tommaso Berardi.

- In questo trattato Federico II s'impegna a riconoscere l'autorità di Tommaso e famiglia sulla contea del Molise in cambio della sua rinuncia alle contee abruzzesi di Albe e Celano.

- Il patto prevede anche che Tommaso se ne vada per tre anni dal regno siciliano, che consegni il figlio al Maestro dei cavalieri, e che il governo del feudo molisano sia affidato alla moglie.

In questo trattato il conte Tommaso promette di:

«Cedere i suoi castelli della Torre di Celano, Serra di Celano, Ovindoli e S. Petito. […] Per quel che riguarda il Molise le condizioni sono chiare ed esplicite. L’imperatore assicurava la contea e le sue città, le baronie e i feudi in perpetuità a Tommaso e sua moglie ed i loro eredi, insieme con l’ufficio di giustiziere della contea, con alcune limitazioni, che accrescevano il potere della magna curia. D’altra parte Federico si riservava il diritto di distruggere qualsiasi fortezza, e stipulava di tenere Rocca Bojano sotto il suo dominio fino al ritorno d’oltre mare [partiva per le Crociate]. Tommaso, da parte sua, doveva allontanarsi dal Regno per tre anni […]. Suo figlio e il figlio di Rainaldo d’Anversa dovevano essere dati come ostaggi nelle mani del Maestro dell’ordine dei Cavalieri Teutonici. […] I magnati della corte imperiale dovevano essere i garanti del trattato per Federico, mentre il papa lo era per il conte […]».

 

1223: Tommaso si allontana da Celano e trova rifugio a Roma dove si mette a servizio del Papa.

1223: Federico II, poco tempo dopo l'accordo con Tommaso, si vendica dei celanesi distruggendo Celano con la sua rocca, e deportando tutti loro in Sicilia e a Malta.

 

_________

1268

aprile: Nel quadro della contesa fra Corradino e Carlo I, I baroni del regno normanno tendono a prendere posizione per l'uno o l'altro contendente.

Nel caso della Marsica il conte di Albe e Celano Ruggero Berardi si schiera con Corradino appoggiandolo con la forza del suo esercito e del suo territorio.

In questa situazione tutti i borghi soggetti ai Berardi seguono le sorti delle decisioni del conte.

- Civita d'Antena: La cittadina della Valle Roveto come il resto del territorio parteggia per Corradino. La Valle Roveto in questa grave situazione di scontro continua ad essere una via privilegiata del passaggio dei vari eserciti specie quelli di Carlo I. Sicuramente una rocca come Civita d'Antena, posta su uno colle a guardia della Valle Roveto è sicuramente ambita.

agosto: Battaglia dei Piani Palentini: Le truppe di Carlo I sconfiggono Corradino presso i Piani Palentini, vicino Tagliacozzo. Poco dopo Corradino viene catturato e decapitato a Napoli

agosto-settembre: Carlo I arrabbiato con quei baroni che hanno dato sostegno a Corradino li punisce severamente. Tra essi ci sono anche i Berardi

agosto - settembre: Carlo I priva Ruggero Berardi dei suoi feudi di Celano e Alba Fucens. Nei confronti dei paesi di Alba Fucens e Pietraquaria che hanno dato diretto sostegno a Corradino prevede una punizione esemplare.

- Le truppe di Carlo arrivano ad Alba Fucens, prima disperdono la popolazione, che si rifugia nei villaggi vicini, e poi distruggono l'intero borgo compreso il relativo castello.

- Quindi passano a Pietraquaria posta sul Monte Salviano, ne disperdono la popolazione e radono al suolo il paese.

 

_________

1273: Riforma amministrativa di Carlo I d'Angiò

- L'Abruzzo viene diviso in due parti: 1) Abruzzo Citra (la parte sud) 2) Abruzzo Ultra (la parte nord), il confine fra le due parti è il fiume Pescara

- Celano, Tagliacozzo e Albe appartengono come tutta la Marsica all'Abruzzo Ultra.

- A sua volta vengono qui descritti i confini delle tre contee e vediamo come la contea di Albe comprende nel suo territorio l'intera Valle Roveto, comprendente i paesi di Valle Sorana (ovvero il paese di Balsorano), Civita d'Antino,  Castelnuovo, Rendinara, Morrea, Rocca de Vivo, Meta, Civitella, Pesco Canale, Castrum Capranica.

1273: La Valle Roveto segue le sorti della contea d'Albe a cui appartiene, passando da uno stato d'incertezza ad un altro.

_________

1300-40: Gli Orsini dalla contea di Tagliacozzo cercano di espandersi nella vicina contea d'Albe con varie iniziative dove trovano terreno fertile vista la dipendenza ufficiale della contea allo stato siciliano nell'ambito del patrimonio personale della famiglia reale.

- La Valle Roveto viene attraversata spesso dalle milizie della famiglia Orsini

 

_________

 

1330: Civita d'Antena: Di questo periodo non si conoscono ristrutturazioni urbanistiche avvenute nella cittadina rovetana

_________

1363: In questa grave circostanza la Valle Roveto è stata interessata direttamente dalla devastazione di Ambrogino e molti dei paesi rovetani sono stati seriamente danneggiati.

Questi poi sono stati interessati dalla devastazione della peste che li ha lasciati anche senza abitanti.

- Civita d'Antino: In questa circostanza anche senza notizie dirette, si può affermare che Civita d'Antino ha conosciuto serie difficoltà di resistenza ad Ambrogino, ma soprattutto la successiva pestilenza ha mietuto qui diverse vittime.

 

_________

1390: Civita d'Antino: Di questo periodo si sa che la torre del paese costruita nell'XI secolo ha avuto una nuova ristrutturazione, che ne ha potenziato la struttura rendendola più stabile.

_____________________

1404: Civita d'Antino passa come tutta la Valle Roveto sotto il controllo della contea di Tagliacozzo e quindi degli Orsini. Di questa fase non si hanno notizie di ristrutturazioni urbanistiche.

__________

1441: Alfonso ricompensa Giovanni Antonio Orsini con la restituzione della contea di Tagliacozzo e l'aggiunta della contea di Albe, che da questo momento cessa di esistere come feudo indipendente.

1441: Antonio Caldora viene punito per il suo sostegno a Renato d'Angiò con la revoca della titolarità sulle contee di Albe e Tagliacozzo.

__________

1442: Napoli viene espugnata dagli aragonesi

1442: Renato I Valois viene deposto. Al suo posto diventa re Alfonso Trastamara-Aragona con il nome di Alfonso I

1442: La Marsica si trova divisa ora in due contee

1) La contea di Celano dove regnano ancora i Berardi, rappresentati da Jacovella Berardi

2) La contea di Tagliacozzo retta da tempo e con alterne fortune, dagli Orsini che ha incorporato ora anche la vecchia contea di Albe.

- La Valle Roveto torna per qualche tempo sotto la contea di Celano

 

________

1445: Alfonso I D'Aragona  fa compilare un elenco dei feudi del Regno di Napoli.

Nell'elenco compaiono

1) La contea di Celano retta da Jacovella Berardi

2) La contea di Tagliacozzo retta dagli Orsini

Riguardo la contea di Tagliacozzo, troviamo il paese di Cerchio, che compare come "Rocca Curculum" come parte del feudo di Albe e Tagliacozzo.

 

1445: Gli Orsini passano ad abbellire e ricostruire i paesi della Marsica vittime di un lungo periodo di turbolenze

- Tagliacozzo è in questa fase abbellita dagli Orsini con nuovi palazzi e strade.

Il palazzo baronale di Tagliacozzo è in questa fase la sede centrale del potere degli Orsini

- Albe come importanza di potere locale risulta quasi del tutto scomparso

- Avezzano viene diventando con il tempo il nuovo centro di potere della contea di Tagliacozzo, che però mantiene ancora in questa fase una posizione predominante

- Civita d'Antino: In questo periodo l'abitato di Civita d'Antino  si riduce  ad un'area più ristretta compresa fra il vecchio Foro, Porta Flora, Porta Nord e l'acropoli.

______________

1462: Ruggero Acclozamora, profondamente risentito con la madre e ora influenzato dal Piccinino, che ha tutti gli interessi a sostenere il giovane nello scontro con la madre, decide di passare all'azione, per ottenere il potere comitale subito senza aspettare il suo turno.

1462 ottobre: Ruggero, sostenuto dal perfido Piccinino, pongono d'assedio il paese di Gagliano Aterno dove vi è la residenza principale dei conti di Celano.

1462 ottobre: Ruggero e Piccinino mettono a ferro e fuoco Il paese di Gagliano Aterno e pongono d'assedio la rocca di Gagliano dove si trova Jacovella.

1462: Jacovella è schifata dal comportamento del figlio e vorrebbe dargli una lezione per ricondurlo sulla retta via, ma la lotta è impari. Le sue forze di resistenza contro quelle del Piccinino sono scarse. Tuttavia lei all'inizio prova a resistere, sapendo bene che se cede sarebbe la fine di lei e del figlio.

1462: Jacovella prova ad incitare i suoi soldati a resistere promettendo loro una grande ricompensa alla fine. Jacovella spera in un rapido intervento delle truppe regie a suo favore.

1462: Con l'arresto della madre, Ruggero può finalmente ascendere al controllo della contea come conte regnante, Ruggero IV.

1462: L'ormai conte Ruggero IV, sotto la stretta influenza di Piccinino, spoglia delle ricchezze tutto il castello di Gagliano. Successivamente Piccinino fa saccheggiare anche altre residenze dei Berardi.

- Come un rapace Piccinino s'impossessa di tutti i tesori che riesce a raccogliere dei Berardi, usandoli poi per la guerra e per se stesso.

- Il giovane conte Ruggero viene trattato dal Piccinino non da alleato, ma da prigioniero.

Novembre: Napoleone Orsini interviene nella Marsica dove blocca le scorribande di Piccinino relegandolo a Celano.

 

_______________

 

1463: Ferdinando I è disgustato dalla rivolta  di Ruggero contro la madre e non si fida di lui, per cui è deciso a togliergli la contea. Ma in un primo momento preferisce prendere tempo, mandandogli due suoi collaboratori affinchè lo tranquillizzino.

1463: Ruggero sollecita la madre a dar lui una mano per recuperare la contea. Jacovella pur a malincuore accetta.

1463: Ruggero e Jacovella mandano al papa vari missive per spiegare del ravvedimento di Ruggero verso la madre e chiedere perdono al papa per quanto avvenuto.

1463: Papa Pio II è disgustato da Ruggero, pur provando simpatia per la povera donna a causa della situazione, non ha intenzione di cedere alle richieste.

1463: Pio II e re Ferdinando I di Napoli si mettono d'accordo per sostenersi a vicenda.

- Il patto stretto tra i due prevede anche la soluzione per la contea di Celano. Ovvero l'assegnazione della contea al nipote del Papa, Antonio Piccolomini

1463: Re Ferdinando I assegna la contea di Celano e le baronie di Pescina, Carapelle e Balsorano ad Antonio Piccolomini.

1463 luglio: Napoleone e Roberto Orsini, giunti nella Marsica, espugnano Rocca di Mezzo, filoangioina, quindi giungono nella Contea di Celano.

1463 luglio: Napoleone e Roberto Orsini invadono Celano, infliggendo dure sconfitte a Ruggero Acclozzamora

1463 luglio : Napoleone e Roberto Orsini sconfiggono nuovamente Ruggero Acclozzamora presso Ortucchio

1463 luglio: Napoleone e Roberto Orsini liberano la contessa Jacovella e il secondogenito Pietro e li conducono a Roma dal papa.

 

1463: Il re Ferdinando I come da accordo con il papa Piccolomini, toglie la contea di Celano a Ruggero Acclozamora e l'assegna ad Antonio Piccolomini, nipote del papa, insieme con il marchesato di Capestrano e la baronia di Carapelle.

- Dopo più di 500 anni di ininterrotta conduzione politica, i Berardi perdono Celano.

- Ferdinando I inoltre divide la Valle Roveto in due baronie, la baronia di Civitella Roveto o della Valle Roveto assegnata agli Orsini e la baronia di Balsorano assegnata ai Piccolomini.

 

1463: Civita d'Antino: Il paese marsicano secondo la nuova suddivisione operata da Ferdinando I, viene ad appartenere alla Baronia di Civitella Roveto a sua volta sottomessa alla contea di Tagliacozzo , retta dagli Orsini.

__________

 

1466-80: Gli Orsini iniziano a fortificare e ristrutturare vari contadi nella Marsica.

- Avezzano: in questa fase viene meglio definita al livello urbanistico, compenetrandosi sempre di più come il reale centro della contea di Tagliacozzo. In questa fase vengono avviati importanti lavori di ristrutturazione sul primitivo castello di Avezzano che viene trasformandosi in dimora principesca.

- Civita d'Antino: Il piccolo centro di Civita d'Antino viene dotato di una nuova cinta muraria interna, che delimita il nuovo abitato, che viene a posizionarsi nel vecchio nucleo abitativo romano.

_________

1489 11 settembre: L'accanimento di Ferdinando sui baroni ribelli induce papa Innocenzo VIII a dichiarare decaduto Ferdinando dal trono napoletano

1489: Ferdinando non curandosi della scomunica papaòe prosegue nella sua azione di pulizia.

1489: Il papa accortosi dell'inutilità della sua scomunica è costretto alla fine a giungere ad un nuovo accordo con il re napoletano.

Nel nuovo accordo si prevede che 1) il papa ottiene di essere l'unica autorità riconosciuta per la nomina dei vescovi. 2) Ferdinando s'impegna a liberare i baroni prigionieri e a pagare alla chiesa un censo feudale di 50.000 ducati. 3) Il papa riconosce Alfonso quale legittimo erede al trono napoletano.

1489: Nonostante il nuovo accordo rimane una diffidenza di fondo tra Innocenzo VIII e Ferdinando I

1489-90: Carlo VIII di Francia invia in Italia un'ambasceria guidata dal conte di Clerieux.

- Il conte di Cleurieux vede in ordine temporale Lorenzo dei Medici a Firenze, il papa a Roma e Ferdinando a Napoli

- lo scopo dell'ambasceria in apparenza era quella di fare da pacere fra Napoli e Roma, in realtà si offriva al papa un esercito in grado di detronizzare Ferdinando.

1489-90: I reali di Spagna inviano ambascerie a Roma per dare sostegno al papa contro Napoli

 

_________

1491: Ferrante non tollerando queste intromissioni papali invia Virginio Orsini, conte di Tagliacozzo e comandante dell'esercito regio ad appoggiare la ribellione antipapale ad Ascoli

1491: Innocenzo VIII promuove un'alleanza antinapoletana con Venezia e Milano.

________

1492 27 gennaio: Nuovo accordo di pace fra Innocenzo VIII e Ferdinando I

 

____________

1494: Muore re Ferdinando I di Napoli. Gli succede il figlio Alfonso II.

1494: Carlo VIII di Francia decide di conquistare il regno di Napoli

1494: L'esercito francese al comando del re entra in Italia e dopo una lunga cavalcata arriva a Roma

31 dicembre: Carlo VIII entra a Roma pacificamente grazie al permesso papale.

 

_______________

1495: Riesplode la guerra fra i Colonna e gli Orsini per il possesso della Marsica :

- L’occasione è offerta da Carlo VIII, re di Francia, che sceso in Italia riesce in breve a conquistare il regno di Napoli. Quando ciò accade, Virginio si dichiara favorevole a Carlo, e questo gli fa guadagnare la conferma della proprietà di Albe e Tagliacozzo.

1495: Fabrizio Colonna, si schiera dalla parte di Ferdinando II sostenendolo nella ripresa del trono.

1495: A Celano i Piccolomini, sostenitori di Ferdinando II, sono cacciati dalla contea.

1495: I Francesi restituiscono Celano a Ruggero IV Acclozamora

1495: Ferdinando II si è rifugiato temporaneamente a Messina per tornare alla carica e riprendersi il regno. Ferdinando parte per la Calabria

1495: I Francesi inseguono Ferdinando II a Messina non trovandolo

1495 28 giugno: Francesi ed esercito Napoletano-spagnolo si scontrano a Seminara

- I Francesi battono i napoletani, Ferdinando II riesce a stento a salvarsi.

1495: Ferdinando II in una rocambolesca fuga, aiutata dal popolo italiano, riesce ad arrivare a Napoli, riprendendo il trono sempre grazie al sostegno popolare.

1495: Ferdinando II mette in fuga i Francesi e riprende via via il controllo di tutto il territorio del regno

1495: L'esercito di Ferdinando II mette in fuga Ruggero IV Acclozamora e riconsegna Celano ai Piccolomini

1495: I Piccolomini aiutano Ferdinando a riprendere il controllo del proprio stato

6 luglio: Carlo VIII fugge da Napoli riuscendo ad evitare a Fornovo l'esercito degli Stati Italiania.

__________

1497: Virginio Orsini viene condannato al per tradimento. Mentre la contea di Tagliacozzo viene ceduta ai Colonna nella persona di Fabrizio Colonna.

1497: Federico I conferma in un nuovo diploma la contea di Tagliacozzo a Fabrizio Colonna

- In questo testo il re nomina Fabrizio Colonna elevandolo a primo duca di Tagliacozzo,  barone di Carsoli e della Valle Roveto.


- I decreti riguardano i seguenti castelli e villaggi, espressi nel decreto reale in latino. I paesi in questione sono TALEACAZZI, ALBA, CELLANUM, CRICULAE , ROCCAM DE BRATO, CELLIS INTERMONTIS, ROCHIAE DE CERRO, VERRECHIAE, CAPADOTIS, PETRELAE, PALEANIS, CASTELLI DE FLUMINE, CURCUMELLI, CAESAE, SCURCULAE, PODY, S. DONATI, SCANZANI, S. MARIAE, CASTELLI VETERIS, MARANI, TERANI, TUSELY, SPERIANDIDI, CORVARY, CASTELLI MANANDI, S. ANATOLIE, RICCIOLO, MAGLIANI, PATERNI, AVELLANI, LUCI, TRASACCHI, CARESSI, CIVITE DANTINAE e CAPPELLAE.

 

1497: Virginio Orsini rinchiuso in castel dell'Ovo viene avvelenato e muore poco dopo.

 

1497: Civita d'Antino: Il paese di Civita d'Antino continua a rappresentare se pur molto meno che in passato un valido punto di riferimento per il controllo delle genti che passano per la Valle Roveto

____________

 

____________________________________

STRUTTURE E MONUMENTI IMPORTANTI

 

- TORRE DI CIVITA D'ANTINO

 

 

........................................................................................................................................................

MARSICA MEDIEVALE

........................................................................................................................................................

CIVITA D'ANTINO