ESSERE O NON ESSERE, NEL TERZO MILLENNIO?

Augurandovi un cordialissimo Nuovo Millennio e parafrasando l'arcinota lettera di Totò e Peppino, vengo con questa mia a dirvi ......, scherzi a parte, a chiarire una volta per tutte l'annoso problema del 2001 come inizio del nuovo millennio del quale soprattutto 2 anni fa se n'è parlato a lungo (forse anche troppo e male!).

Premetto anzitutto che la mia fonte è un articolo de "Il mattino" del 30/12/00: "2001, odissea nel millennio" di Andrea Pinchera.
Orbene, in questo articolo si spiega che l'inizio dell'era cristiana, dal quale in Occidente, ma non solo ormai, si computano gli anni, venne fissato nel VI secolo da un monaco scita, Dionigi "il piccolo" (exiguus), che nel 525 fu incaricato da papa Giovanni I di realizzare un calendario che permettesse di calcolare ogni anno con esatezza la data della Pasqua. Nonostante fosse uomo di gran dottrina, in quanto teologo, astronomo e matematico, Dionigi si rese "colpevole" di una serie di inesattezze, di cui ancora oggi, se così si può dire, "paghiamo le conseguenze". Infatti, sicuramente la più importante di tutte, fu che fece iniziare il computo della nuova era dall'anno 1, del tutto ignorando lo zero, in quanto invenzione araba introdotta in Europa solo nel 1202 con il Liber Abbaci del matematico Leonardo Fibonacci.Tale fatto influenzò inoltre un altro monaco un paio di secoli più avanti, l'anglosassone Beda "il venerabile", al quale si deve il sistema di calcolo del tempo della nascita di Cristo.
Il risultato delle azioni di questi due monaci fu che non è mai esistito un anno 0 tra l'1 a.C. e l'1 d.C. E questo implica che, mancando lo zero, ogni decennio si conclude solo alla fine del decimo anno, ogni secolo alla fine del centesimo ed ogni millennio alla fine del millesimo!
Basta saper contare, o come sostiene il grande Arthur Clarke: "c'è una semplicissima analogia che dovrebbe colpire chiunque: se la scala della bilancia del vostro droghiere iniziasse con l'1 invece dello 0, sareste contenti se egli affermasse di avervi venduto dieci chilogrammi di tè?".
Ma, come accennato sopra, il povero Dionigi non si è limitato solo a quell'errore, infatti, pare avesse sbagliato il giorno di Natale di Cristo (il 18 aprile e non il 25 dicembre, già giorno di celebrazione per il dio Mitra!) e l'anno di fondazione di Roma, da lui calcolato nel 753 a.C.. Ogi gli storici, regolandosi sulla durata del regno di Erode, lo collocano un po' prima, forse addirittura al 6-7 a.C. Per i più pignoli, pertanto, saremmo già nel terzo millennio da alcuni anni.
Concludo questo mio "sproloquio" con una frase di Indro Montanelli che dal Corriere della Sera apostrofava: "Rivolgiamo un pensiero al millennio che s'apre. Il neo-cafone ha già festeggiato l'anno scorso, come comandava la pubblicità. Perchè non solo grida e parla a vanvera, ma non sa neppure contare".
Alla prossima