Stati Uniti d’America (USA)
GEOGRAFIA
Gli
Stati Uniti d’America (USA) si trovano nel continente dell’America
Settentrionale. Confinano a Nord con il Canada, a Est con l’Oceano
Atlantico, a Ovest con l’Oceano Pacifico e a Sud col Messico.
Sono
il 4° Paese più vasto del mondo dopo Russia, Canada e Cina. Sono formati da
50 Stati più un distretto federale (Distretto della capitale).
Le
coste atlantiche sono pianeggianti, paludose e ricche di vegetazione
tropicale, dove vi è la Pianura Costiera; a Ovest di questa vi sono i Monti
Appalachi, non molto alti con vette arrotondate. Superati verso Ovest, si
apre una sterminata pianura, coincidente in gran parte col bacino del Missisipi
e dei suoi affluenti che occupa un terzo del territorio.
Un
altro terzo del Paese è occupato dai monti: verso la costa pacifica, le Montagne
Rocciose sono altipiani maestosi, con ampi valichi, più alte a Sud;
verso Ovest si trovano vasti altipiani endoreici ed alcune depressioni; ancora
più verso la costa si trova la Sierra Nevada, e infine la Catena
Costiera.
I
fiumi principali della costa pacifica sono il Colorado a sud, il
Columbia vicino al confine canadese e lo Yukon
nell’Alaska.
A
Sud, il confine con il Messico è segnato per un lungo tratto dal Rio
Grande, che prende poi il nome messicano di Rio Bravo.
Il
confine con il Canada è segnato, a Est, dai Grandi Laghi, ovvero, da Ovest a
Est, il Lago Superiore, il Michigan, l’Huron,
l’Erie e l’Ontario.
ECONOMIA
AGRICOLTURA.
Solo il 21% del territorio è destinato a uso agricolo, e solo il 3% della
popolazione attiva lavora su esso, eppure l’agricoltura statunitense è la
più ricca e la più sviluppata del mondo per quantità e qualità della
produzione.
Il
paesaggio agrario è contrassegnato a fasce (belts): nella regione
centrale si coltiva mais, più a Nord-Ovest e a Sud si coltiva frumento
e nel Sud-Est del Paese si coltiva cotone; inoltre, si coltivano anche barbabietole
da zucchero, e nella regione californiana sono diffuse le colture
mediterranee. Gli USA hanno il primato mondiale per i cereali e per la
soia. Le pianure centrali sono la maggior area agricola del mondo.
La
prosperità in questo settore dipende da una serie di fattori:
1.
l’abbondata meccanizzazione;
2.
l’impiego di sementi selezionate e adatte ai diversi climi;
3.
la diffusione del sistema d’irrigazione;
4.
l’intervento dello Stato che ha finanziato grandi opere di bonifica.
ALLEVAMENTO.
Diverse aree sono destinate al pascolo brado, questo per l’allevamento di
bovini: con i suoi capi bovini e suini, gli USA sono 1° nella
produzione mondiale di carne e 2° in quella del latte.
ALTRE
RISOSE DEL SETTORE PRIMARIO. La pesca è praticata specialmente nelle
acque settentrionali. Gli USA sono 2° al mondo nella produzione di carbon
fossile e di gas naturale, e 1° per l’energia nucleare.
INDUSTRIE.
Gli USA primeggiano nel settore secondario basandosi sulle forti risorse in
campo agricolo e minerario: sono 1° nella produzione di alluminio, di magnesio,
di molibdeno e 2° per l’argento, l’oro e il rame.
Gli USA sono 2° nella produzione di acciaio e in quella automobilistica
dopo il Giappone.
Le
industrie meccaniche e chimiche incontrano oggi qualche difficoltà, ma
gli Americani hanno investito grandi capitali nell’automazione e nella
ricerca scientifica, sviluppando settori più moderni: elettronica, informatica,
aeronautica e astronautica.
Le
industrie automobilistiche sono concentrate nella zona dei Grandi
Laghi; le industrie alimentari sono diffuse nelle Pianure Centrali; le industrie
meccaniche, aeronautiche ed elettroniche sono localizzate lungo la costa
pacifica.
Per
motivi politici ed economici, gli USA hanno sviluppato una potente industria
degli armamenti.
Nonostante
tutto, l’industria americana ha una bassa produttività e gravi problemi di
disoccupazione, per il motivo della sempre più utilizzata automazione.
SETTORE
TERZIARIO. In questo settore spiccano la fitta rete dei trasporti, le
attività assicurative e finanziarie e l’industria dello spettacolo.
Un’attrattiva
turistica crescente è esercitata dai molti e vasti Parchi Nazionali e dalle
industrie del divertimento (ad esempio, la Disney).
Le
dimensioni di molte imprese industriali e commerciali sono gigantesche,
soprattutto nel settore alimentare, meccanico e dell’informatica. Il
dominio dei mercati ha un triplice aspetto: economico, militare e politico.
Nella
situazione internazionale, gli USA si trovano a essere la potenza mondiale
dominante.
In
sintesi, l’economia statunitense ha dimensioni mondiali: gli USA sono il
paese che produce di più nell’agricoltura e nell’industria, che ha i
maggiori consumi di energia, di materie prime e di prodotti di ogni tipo, che
ha la più forte potenza militare.
Le
ragioni di questo sviluppo sono diverse:
1. la vastità del territorio, adatto all’agricoltura e alle attività umane, e
la sua varietà di paesaggi;
2.
la varietà dei climi;
3.
le ricchezze minerali e le abbondanti fonti di energia;
4. l’arrivo di ondate di immigrati;
5. un sistema economico che ha favorito la proprietà privata, la libera
iniziativa e la concorrenza, l’applicazione pratica delle scoperte
scientifiche e delle invenzioni tecniche;
6. lo sfruttamento prima delle terre tolte agli indiani d’America e poi di
vasti territori agricoli e minerari posseduti in altri continenti da società
multinazionali americane.
SITUAZIONE
POLITICA
Gli
Stati Uniti d’America nacquero nel 1776 da 13 colonie resesi indipendenti
dalla Gran Bretagna dandosi una Costituzione democratica di tipo federale.
Oggi,
il sistema di governo è quello di una repubblica presidenziale,
formata da 50 Stati più il Distretto della capitale:
·
il potere esecutivo federale è affidato a un Presidente, eletto
dai delegati dei cittadino ogni 4 anni; il Presidente sceglie e nomina i
membri del Governo, chiamati Segretari di Stato (ministri);
·
il potere legislativo spetta al Parlamento (il Congresso),
formato dalla Camera dei rappresentanti e dal Senato;
·
ognuno dei 50 Stati elegge un Governatore e un proprio Congresso, e
gode di autonomia per le questioni interne, ma deve seguire le leggi
federali emanate dal Congresso Nazionale;
·
la Corte Suprema, composta dai giudici nominati dal Presidente, decide
sulle vertenze dei cittadini e degli Stati contro l’Unione.
Un’altra
ragione della prosperità americana è il sistema politico che si basa sull’alternanza
al potere di due partiti, il repubblicano e il democratico: il
primo è favorevole a ridurre gli interventi statali nell’economia e nell’assistenza
sociale, lasciando così libera l’iniziativa privata, il secondo vuole
regole per proteggere i ceti più deboli e iniziative per il sostegno dell’economia.
Gli
USA sono il 3° paese del mondo per popolazione, dopo Cina e India. Fino a
poco tempo fa si credeva nel “melting pot” (= crogiolo), cioè una
fusione totale di popoli e razze. Oggi, invece, ciascun gruppo etnico conserva
le proprie caratteristiche culturali, sociali e religiose.
La
società USA è prevalentemente urbana: più di tre quarti degli
Statunitensi vivono in città, e la popolazione si addensa principalmente
verso le coste.
Una
enorme conurbazione è la megalopoli atlantica, che si estende per 700
km lungo la costa nord-atlantica e nella pianura retrostante; va da Boston
a Washington, comprendendo New York, Filadelfia e Baltimora.
I
collegamenti aerei tra New York e Washington sono fittissimi.
WASHINGTON.
E’ la capitale federale, compresa nel Distretto Federale della Columbia. Ha
la Casa Bianca (sede del Presidente) e il Campidoglio (sede del
Congresso). E’ un grande centro amministrativo, dove tra i maggiori edifici
ministeriali primeggia il grandissimo Pentagono (sede del Ministero
della Difesa). E’ anche centro culturale e turistico.
NEW
YORK. Oltre a essere la città più importante degli USA ne è anche il
simbolo: primo centro della finanza mondiale con la Borsa di Wall Street
e con le direzioni delle maggiori multinazionali; è anche, con il celebre Palazzo
di vetro, sede dell’ONU.
E’
situata sull’estuario ramificato del fiume Hudson, parte in terraferma e
parte su isole. Si divide in cinque quartieri: Manhattan, Bronx,
Brooklin, Queens e Richmond.
Manhattan,
che è un’isola, ospita la maggiore concentrazione di grattacieli del mondo.
New
York è uno dei porti, degli scali aerei e dei nodi ferroviari più importanti
del mondo, è un centro industriale e un grande polo di attrattive culturali.
Gli Americani la chiamano “Big Apple” (= Grande Mela).
Nel
porto, la Statua della Libertà è divenuta un simbolo della città e
della Nazione.
La
composizione della popolazione è cosmopolita. Il contrasto fra i quartieri
ricchi e quelli poveri è cresciuto.
CHICAGO.
E’ sulle rive del Lago Michigan, ed è il più grande centro ferroviario e
il maggior porto fluviale americano, e il maggior mercato mondiale di cereali.
Ha numerosissimi laboratori per ricerche industriali.
DETROIT.
E’ anch’essa sul Lago Michigan, ed è la “capitale dell’automobile”.
CITTA’
DELLE PIANURE CENTRALI. Le città sono di dimensioni medie; la maggiore è
Saint Louis, sulle rive del Missisipi. A Sud spicca la storica New
Orleans. Un’altra città importante è Atlanta, dove
ha sede la Coca Cola (altro simbolo dell’America).
CITTA’
DEL TEXAS. Le più importanti e famose città del Texas sono Dallas,
San Antonio e Houston.
LAS
VEGAS. E’ una città particolare, situata in pieno deserto; la sua
economia è basata quasi esclusivamente sul gioco d’azzardo e sul turismo.
CITTA’
SULLA COSTA PACIFICA. San Francisco è situata su una
isoletta del Pacifico, in California; è scossa con grande assiduità da
improvvisi e fortissimi terremoti. La maggiore città del Pacifico è Los
Angeles: con Hollywood e Beverly Hills è la città dell’industria
del cinema; inoltre è stata definita una “città fatta dalle autostrade”.
A Nord, a poca distanza dal confine canadese, si trova Seattle:
qui hanno sede la grande compagnia aerospaziale Boeing e il colosso
dell’elettronica Microsoft.