Peter Allen
I Could Have Been a Sailor (A&M 1979)
A scorrere la lista dei musicisti presenti in questo album
viene da pensare che potrebbe trattarsi di un gran bel disco ma poi, dopo averlo
ascoltato, si rimane abbastanza delusi. Rispetto ai lavori precedenti il sound di Peter
Allen si avvicina al lussuoso pop californiano ma sinceramente rimane troppo melodico ed
eccessivamente soft, con a volte un eccessivo uso dei violini che infastidisce alquanto. I
brani migliori sono perciò quelli più movimentati, come "Angels with dirty
faces" e "Don't leave me now", sicuramente i più ricchi a
livello musicale, mentre tutti gli altri, pur non essendo brutti, a lungo andare tendono
ad annoiare.
Nel complesso il disco é sufficiente e si può anche acquistare
ma non é assolutamente da paragonare allo splendido "Bi-Coastal" che uscirà
l'anno successivo sotto la produzione di David Foster.
Producers: Marvin Hamlisch, Mike post
Musicians:
Drums: Rick Marata, Ed Greene, Steve Schaefer
Guitars: David Spinozza, John Tropea, Ray Parker Jr., Dan Ferguson, Jay Graydon, Fred
Tackett
Bass: Will Lee, Abraham Laboriel, Leland Sklar, Jim Pierce, Dave Parlato
Keyboards: Richard Tee, Larry Knechtel
Synthesizer: Michael Boddicker, Greg Phillinganes
Piano: Peter Allen, Marvin Hamlisch
Percussion: Jim Maeulin, Victor Feldman, Paulinho Da Costa
Background Vocals: Bruce Roberts, Clydie King, Sherlie Matthews, Venetta Fields, Marty
McCall, Linda Dillard, Herb Pedersen, Joey Scarbury
Tracks:
1. I could have been a sailor
2. Don't wish too hard
3. Two boys
4. Angels with dirty faces
5. Don't cry out loud
6. If you were wondering
7. Don't leave me now
8. I'd rather leave while I'm in love
9. We've come to an understanding
10. Paris at 21