Eagles
The Long Run (Asylum 1979)
A tre anni di distanza dal precedente lavoro, viene pubblicato
"The long Run", che vede l'esordio nel gruppo di un nuovo membro, il bassista e
vocalist Timothy B. Schmit, già noto per la sua lunga militanza nei Poco. L'album si
presenta subito molto commerciale ed anche molto discontinuo qualitativamente. Malgrado la
loro orecchiabilità, però, alcuni pezzi sono molto buoni, a partire dalla title-track e
dai facili ritmi rock di "In the city" e "Heartache
tonight", per arrivare alle belle ballate di "I can't tell you
why" e "The sad café", quest'ultima, a mio parere, la
composizione migliore dell'intero disco. Detto questo bisogna parlare anche dell'altra
faccia della medaglia, e cioé della pochezza dei rimanenti brani. Se si possono, al
limite, sopportare la lunga e monotona "King of Hollywood" e la
scontata "Those shoes", sono invece assolutamente inascoltabili "The
disco strangler", "Teenage jail" e "The greeks don't
want no freaks", che risultano come corpi estranei ed inqualificabili per un
gruppo della tradizione degli Eagles.
Disco perciò buono solo per metà, che evidenzia una certa
carenza di idee e che, essendo l'ultimo lavoro in studio, é il naturale preludio allo
scioglimento della band.
Eagles are: Don Henley, Glenn Frey, Timothy B. Schmit, Joe Walsh, Don Felder
Producer: Bill Szymczyk
Musicians:
Drums: Don Henley
Guitars: Glenn Frey, Joe Walsh, Don Felder
Bass: Timothy B. Schmit
Synthesizer: Glenn Frey
Sax: David Sanborn
Lead Vocals: Don Henley, Glenn Frey, Joe Walsh, Timothy B. Schmit
Background Vocals: Eagles featuring Jimmy Buffett
Tracks:
1. The long run
2. I can't tell you why
3. In the city
4. The disco strangler
5. King of Hollywood
6. Heartache tonight
7. Those shoes
8. Teenage jail
9. The greeks don't wan't no freaks
10. The sad café