- 1°
-
-
-
-
-
- una festa splendida.
- da tempo non accadeva.
sempre a cercarla. spasmodica ricerca.
- finalmente, sabato
(chiaro!), c'eravamo trovati ad un orario decente e si andava.
- Massimo passò a
prenderci, passammo da Luca e finalmente ci imbarcammo per Poggio. guidati da
una piantina di fortuna che Ilaria aveva raccattato.
- la fortuna mi assiste.
a volte. lo fa spesso forse. ma non lo vedo…
- quella sera lo vidi.
- Livio
- mah… la festa era sua. non
era proprio fortuna: sarebbe stata sfiga non trovarlo…
- mi sentivo molto in
forma, adesso che m'era passata la febbre
- gli antibiotici,
comunque, mi impedivano di ingurgitare alcolici. merda.
- c'era tutto quello che
volevo: il gruppo che cantava, il posto bellissimo. ero a casa. no, a casina
(perché a casa non voglio mai andarci).
- anche la musica mi
piaceva. e ballavo. con Ilaria e Massimo. la musica me li rendeva quasi più
simpatici…
- ero drogata? cos'è? ma
se non li sopporto!… la verità: lui, lo adoro(avo), lei me l'ha rovinato. o
forse è stata il tornasole… ma che torni sola! a casa sua (possibilmente!).
chiuderò la porta e getterò la chiave.
- perché Massimo non
sente più l'esigenza di comunicarmi? le sensazioni. che sensazione…
- vaffanculo.
- io ballo.
- Livio…ma dov'eri?
- ok! ci vuole il
brindisi! borghese! …anche tu…
- vado a vedere quei due
sciagurati che fanno. Luca bevuto. Giorgio di più.
- che sfiga (allora c'era
stasera?!): perché non potevo mandare giù un gin-lemon.
- Giorgio ci prova con
tutte.
- Luca, no. no, non è
pudicizia. si sta cagando sotto (vorrei ma non posso). dovevo suggerirgli di
parlare (con tutte le donne!) del suo film… fa sempre bene… e poi tirava fuori
quello di cui è capace. oddio! non cantare "Vedova"! non qui, ché c'è
il cantante bellissimo. mi sono innamorata. e no!!! c'è anche la sua donna!
- falsa (io).
- come se adesso
costituisse un problema…
- ma se te (io) la fai
con un uomo sposato?
- ma cos'hai? cosa vuoi?
Giorgio ti sta chiedendo un bacio con la lingua (che precisione!). glielo
daresti (perché no?), ma sta arrivando Luca. Livio.
- Livio arriva e allunga
la sua mano verso la mia. due mani che si stringono. sembra innocenza. non c'è
innocenza.
- ci allontaniamo. fuori.
tutto buio. tutta campagna
- non ci teniamo più per
mano. le mani sono altrove. e le bocche annaspano baci (?), saliva (?), frasi
spezzate, tanto sono solo cazzate a riempire le pause tra un gemito e l'altro.
- troppa luce. no! era
buio, allora troppa gente. necessità di allontanarci ancora.
- perché no?
- facciamo sempre la
stessa storia (io e Livio). sembra che stia lì, succede, sì succede. e poi no.
- stasera (notte) è lo
stesso…
- ma mi sto spogliando.
anche lui. ok! lo facciamo. in piedi. c'è un albero ma come cazzo si fa così no
mi giro ok: sulla nuda terra! bellissima la scena. gli ulivi, la terra rossa,
il buio, due nudi, lei su di lui.
- …non male…
- c'abbiamo messo anni
per farlo (insieme). e tutto qui: non male?
- lui mi viene fuori.
sulla schiena. mi rivesto.
- lo dico subito a Luca.
- lo dico a Massimo.
continuo a guadagnare un distacco incolmabile da lui. questa competizione, la
vincerò io. lui oramai sta con quella befana. non potrà mai vantare più amanti
di me!
-
- Livio mi
ha detto che dobbiamo vederci. ma sì, ci vediamo.
|