Il Costarica è una piccola nazione
(grande all'incirca quanto Sicilia e Sardegna insieme) posta a una latitudine fortunata da
un punto di vista climatico e paesaggistico. Infatti qui si vive praticamente in maglietta
di cotone quasi tutto l'anno e le spiagge sono naturalmente belle. Ma a nord c'è
l'inquieto Nicaragua e a sud l'instabile Panama, paesi con grandi problemi politici e
sociali non ancora risolti. Per questo, quando si parla del Costarica molti arricciano il
naso confondendola con una delle tante nazioni in crisi del centramerica.
Arrivando a San José si capisce subito
comunque che tira un'aria un po' diversa da quello che si sente dire a proposito dei paesi
centramericani. Tranquillità, gente civile e sorridente, pulizia, condizioni economiche
più che dignitose. Il Tico (Costaricano) è molto amichevole ed è molto felice se
provate a parlare un pò di Spagnolo con lui. La spiegazione è semplice. Il Paese ha
solide tradizioni democratiche, ma soprattutto ha avuto la buona idea di abolire
completamente l'esercito più di 45 anni fa. La stabilità politica è di una normalità
sconcertante da queste parti, non a caso viene chiamata "la Svizzera del
Centroamerica". La definizione risulta anche più comprensibile quando si contano le
decine di banche straniere che hanno impiantato le loro filiali a San José (anche se
qualcuno ritiene che la stabilità politica e la definizione di Svizzera del Centramerica
siano attribuibili proprio agli investimenti di denaro non proprio pulito proveniente
dagli stati confinanti). Comunque di recente al Costarica è stato riconosciuto un segno
tangibile di fiducia con l'assegnazione, nel 1987, del premio Nobel per la pace al
presidente Oscar Arias.
Dagli anni Cinquanta a oggi migliaia di
persone hanno lasciato l'Italia per le tranquille spiagge di questo minuscolo stato del
Centramerica. Cosa vanno a fare? I mestieri più vari. C'è chi investe in negozi e
supermercati: a S.José ce n'è uno che vende esclusivamente i nostri prodotti, dagli
spaghetti al prosciutto. C'è chi costruisce o gestisce hotel, specialmente nella zona
nord-ovest del Paese, vicino al Nicaragua, lungo spiagge ancora semideserte. Alcuni hanno
aperto ristoranti, bar, ditte di import-export, agenzie di viaggio. Poi ci sono i
pensionati di lusso, quelli che vogliono lasciare città troppo affollate, rumorose e
anche piuttosto care. Infatti in Costarica il costo della vita è di due/tre volte
inferiore che nelle maggiori città italiane. C'è anche chi si è trasferito vicino al
parco nazionale di Manuel Antonio ed ha messo su, piano piano, un giardino botanico di sei
ettari per proteggere specie vegetali e animali in via di estinzione. E non dimentichiamo
la moglie di un nostro noto esponente politico, che in Costarica possiede da diversi anni
un piccolo impero: aziende agricole, negozi, supermercati, immobili. C'è anche chi si è
comperato una rigogliosa piantagione di caffè (considerato tra i migliori del mondo e di
cui il paese è il nono produttore mondiale). Ovviamente c'è chi ha deciso di andare a
vivere in Costarica per il fascino delle onde che si frangono solitarie su spiagge
incorniciate da foreste di palme da cocco, ed hanno costruito diversi surf camp con
alloggi e servizi vari indirizzati specificamente ai surfisti.
Il Costarica è un Paese con foreste
tropicali e spettacolari vulcani attivi: nel cratere del Poas due geologi inglesi hanno
trovato un lago di zolfo che è ritenuto il più antico, geologicamente parlando,
dell'intero pianeta. L'amore dei costaricensi per la natura è straordinario. Pensate che
il 25% del territorio è dedicato a ben 31 parchi nazionali! Qui chi ama il turismo
ecologico viene profondamente appagato: il Paese riunisce più di 600 specie di piante,
230 di animali, 760 specie di uccelli, 1.100 di farfalle, 1.200 di alberi, 100 di
orchidee. Questi gli animali che è possibile incontrare con una certa facilità:
tartarughe di mare (che vengono qui a deporre le uova), alligatori, bradipi, scimmie
cappuccine, daini, tapiri, pecari, coyote, armadilli, iguane, tucani.
Tra le cose positive che lo straniero
apprezza in Costarica c'è l'assistenza medica pubblica, di ottimo livello e gratuita.
Anche il sistema scolastico va molto bene: l'istruzione primaria e secondaria è di buon
livello e anch'essa gratuita, l'analfabetismo tocca appena il 7% circa.
Adesso però diamo uno sguardo al
rovescio della medaglia. In Costarica ci sono anche cose che non funzionano. Un salario
rispettabile si aggira oggi sulle cinquecentomila lire, ma c'è ancora gente che guadagna
molto meno. Il salario minimo garantito è di 170 USD al mese. L'orario di lavoro è di
otto ore al giorno dal lunedì al venerdì.Il problema del Costarica (se vogliamo proprio
chiamarlo problema) è costituito dagli eccessivi investimenti nel settore sociale (!), a
fronte di un'economia non ricchissima.Infatti circa il 27% delle risorse nazionali viene
destinato all'educazione e alla cultura, ci sono cinque università pubbliche, tre
orchestre sinfoniche, cinque case editrici sovvenzionate dallo Stato, e una spesa
pro-capite per la sanità pari a quelle delle nazioni europee! Forse un po' troppo per una
economia che vive prevalentemente di caffè, banane, pesca e turismo. C'è stato poi negli
ultimi anni un netto aumento della piccola criminalità: scippi, rapine, borseggi,
aggressioni. Le leggi sono un po' troppo permissive e il governo garantisce che si sta
muovendo per cambiare la situazione, specialmente nella capitale.
Nel Paese sono arrivati tanti
investimenti stranieri (Usa, Canada, Giappone e Italia, soprattutto). Questo ha fatto
aumentare di molto i prezzi dei terreni da fabbricazione, gli affitti e i costi delle
case. Insomma chi ha comperato immobili fino a cinque anni fa ha guadagnato bene. Oggi la
cosa è un po' più difficile, ma non impossibile.
Diciamo che in questo Paese c'è ancora
molto da fare e chi ha un po' di fantasia, un po' di soldi e voglia di lavorare, può
venire qui a impegnarsi con successo. Il costo del lavoro è ancora basso, ma la
burocrazia statale non è più agile di quella italiana, anzi. Non bisogna quindi credere
che siano tutte "rose e fiori".
Comunque non esiste lavoro nero, il
Seguro sociale (cioè l'Inps locale) è obbligatorio e "incredibile ma vero"
funziona molto bene. I vantaggi di produrre in Costarica sono evidenti: per esempio si
può esportare negli Stati Uniti senza dazi o contingentamenti. Oppure si può importare
merci dall'Italia, far magazzino qui e poi esportare in tutta l'America Latina. Avrete
capito che il Costarica è un Paese dove si possono ancora fare buoni investimenti,
disponendo di idee giuste e di un po' di capitale. Insomma non c'è spazio per
avventurieri e simili, ma c'è ancora la possibilità di cambiare vita in un piacevole
clima tropicale.
Il Periodo Migliore
La stagione delle piogge va da maggio a
novembre, ma i piovaschi sulla costa del Pacifico si verificano solitamente nel
pomeriggio, quindi le mattinate sono soleggiate e calde. Il periodo migliore per visitare
il paese è senz'altro quello della stagione secca che va da dicembre ad aprile: l'ideale
per soggiornare sulle spiagge del Pacifico dove la temperatura si mantiene sui 27-28
gradi. Il problema dovuto alle piogge, oltre al normale disagio, è costituito
principalmente dal fatto che la maggior parte delle strade durante la stagione umida
diventano impraticabili.
Dati di riferimento in C° - San Josè
(1.100 m. s.l.m.):
Mesi |
TEMPERATURA |
PIOGGIA |
Media massima |
Media minima |
mm |
gg |
Gennaio |
24 |
14 |
15 |
2 |
Febbraio |
24 |
14 |
5 |
0 |
Marzo |
26 |
15 |
20 |
2 |
Aprile |
26 |
17 |
45 |
5 |
Maggio |
27 |
17 |
230 |
17 |
Giugno |
26 |
17 |
230 |
20 |
Luglio |
25 |
17 |
210 |
20 |
Agosto |
26 |
16 |
240 |
20 |
Settembre |
26 |
16 |
310 |
22 |
Ottobre |
25 |
16 |
305 |
22 |
Novembre |
25 |
16 |
145 |
13 |
Dicembre |
24 |
14 |
40 |
4 |
Fuso orario: 7 ore in meno (San José h.6
- Roma h.13)
Formalità doganali e documenti di
viaggio: È unicamente necessario il passaporto. Il permesso di soggiorno è valido per 3
mesi. Visto Non è richiesto. Per chi viaggia in auto è sufficiente la patente italiana.
Vaccinazioni: Non sono obbligatorie.
Rischio malarico esistente, per tutto l'anno, sotto i 500 metri. Profilassi anti-malarica
raccomandata. Consigliata l'antitifica, nel caso in cui si preveda di soggiornare in zone
rurali (campagna, giungla, ecc.).
Tasse aeroportuali: da 24 a 44 US$ circa.
Si deve comunque confermare il volo 72 ore prima della partenza.
Telefono: Per chiamare dal Costa Rica il
prefisso internazionale è lo 0039 seguito dal numero del distretto senza lo zero e dal
numero desiderato. Per chiamare dall'Italia il prefisso internazionale è lo 00506. Per
telefonare in Italia con chiamata a carico del destinatario e tramite operatore italiano,
formate lo 080.0039.1039.
Corrente elettrica: 110 V, 60 Hz.
Capitale: San Josè (1.105.844 ab.).
Città principali: Alajuela (146.000
ab.), Cartago (111.000 ab.), Puntarenas (86.000 ab.), Limon (62.000 ab.).
Gruppi etnici: Creoli in maggioranza,
meticci 7%, neri e mulatti 3%, cinesi 1,9%.
Lingua: Spagnolo.
Religioni principali: La religione
principale è quella cattolica, protestanti 7,6%, ebrei 0,5%.
Moneta: Unità monetaria del Costa Rica
è il colon diviso in 100 centimos. Tasso di cambio: 1 Euro = 0,9002 USD; 1 USD = 306,30
colon (1 settembre 2000).
Vacanze scolastiche: da dicembre a fine
febbraio e 15 giorni in luglio.
Festività: 1 gennaio, 11,13,14 aprile, 1
maggio, 25 luglio, 2,15 agosto, 15 settembre, 12 ottobre, 25 dicembre.
Mezzi di trasporto per l'aereoporto:
L'aeroporto dista 17 km dalla capitale; È raggiungibile con autobus (1/2 USD circa) o
taxi (10 USD circa).
DOCUMENTAZIONE
In italiano esistono due guide: molto
illustrata (forse troppo) e con itinerari ben descritti la Apa a lire 54.000, più precisa
nel fornire indicazioni pratiche e consigli per viaggiatori individuali la EDT in vendita
a lire 32.000. Se potete leggere in inglese le notizie più aggiornate sono quelle della
Rough Guide per un costo di 34.000 lire. Cartografia B&B Map "Costa Rica"
scala 1:750.000 lire 13.000.
INDIRIZZI UTILI IN ITALIA
Ufficio del turismo Roma. Presso
l'ambasciata del Costarica - via Bartolomeo Eustachio, 22 (06) 4425.1046 - fax:
06-44251048 - Milano ITC, Via Morgagni, 28 (02) 2951.0900. Provate a chiamare, vi
immergerete all'istante in un clima caloroso ed accogliente. Si possono richiedere
documenti e notizie utili sul paese e sullo specifico luogo dove ci si intende recare.
INDIRIZZI UTILI IN COSTA RICA
Ambasciata d'Italia: 1000 San Josè - 5a
entrata del Barrio Los Yoses, 1729 - tel: 00506-2342326, 2246574, 2249415, fax:
00506-2258200.
Consolato italiano San José. Presso
l'ambasciata. 5a entrata del Barrio Los Yoses, 1729 (00.506) 224.6574.
Polizia: Pronto intervento: tel: 117.
Numero di emergenza 119.
Parco
Nazionale Barra Honda superficie 25 kmq. Penisola di Nicoya, sul litorale pacifico.
Accesso via Nicoya-Nacaome. Area di grande interesse geologico e speleologico.
Parco Nazionale Cahuita superficie 10
kmq. Sul litorale caraibico. Suggestiva riserva terrestre-marina con barriera corallina,
scogliere, spiagge vergini, ricca fauna ittica.
Parco Nazionale Corcovado superficie 420
kmq. Sulla penisola di Osa, provincia di Puntarenas. Enorme varietà ecologica: paludi,
foreste, boschi montani, fauna eccezionalmente ricca e varia.
Parco Nazionale Tortuguero superficie 190
kmq. Sul litorale caraibico. Accesso da Tortuguero. Umidissima zona costiera famosa per la
riproduzione delle tartarughe marine (è attiguo l'altro parco nazionale di Barra del
Colorado).
Molti surfisti che sono stati in Costarica lo hanno paragonato
alle Hawaii ed alla California di molto tempo fa: onde grandi e non affollate, bei posti
da visitare e clima tropicale. Già da qualche anno però sta trasformandosi in una
destinazione molto popolare, a detta di molti infatti oggi è più facile trovare molte persone
in acqua e gente che sta imparando a speculare sui turisti.
Il litorale pacifico ha un clima più
secco rispetto alla costa caraibica, più bassa e più umida. Il surf è possibile su
entrambi le coste ma il lato pacifico ha più spot rispetto alla parte caraibica. Se si ha
intenzione di fare un surf trip in Costarica sarà necessario disporre di un fuoristrada
con 4 ruote motrici. Come già detto le strade sono infatti sterrate e malmesse, e
diventano fangose durante la stagione delle piogge.

SPOT Oceano Pacifico - Nord
All'estremo nord del lato pacifico cè il parco
nazionale di Santa Rosa dove si trova uno degli spot forse più famosi nel mondo. Si tratta della
Roccia delle streghe (1), o Witch's rock se vogliamo chiamarlo
all'americana, una delle tante mete raggiunte dai protagonisti di Endless Summer II. Raggiungerlo richiede un po' d'avventura: il modo migliore,
anche se il meno economico, sarebbe quello di affittare una barca da Tamarindo, altrimenti
si può andare in automobile ma in questo caso è consigliabile un fuoristrada 4wd,
poiché le strade sono difettose tutto l'anno. La zona è disabitata, quindi bisogna
andare preparati a campeggiare e ricordarsi di portare repellenti per zanzare. La roccia
delle streghe è situata su una spiaggia chiamata Playa Naranjo, disseminata di beach
break perfetti che lavorano con swell da ogni direzione e forte vento off shore da
dicembre a marzo.
Più a sud si trova la penisola di Nicoya. Tamarindo
generalmente fa da base per il surf su questa penisola, che offre onde per lo più da
longboard, ma si possono comunque trovare molti spot vicini tipicamente adatti anche per
short. Purtroppo ogni anno che passa Tamarindo si allontana dall'immagine del piccolo
villaggio di pescatori che era per trasformarsi sempre più in un centro turistico e
commerciale. Quando si aspettano le onde sulla lineup, se si è abbastanza fortunati, non
è raro incontrare le tartarughe (per avere più opportunità di vedere le tartarughe
bisogna fare un giro di notte a Playa Grande). Tamarindo si può raggiungere in aero con
US$50 da San Josè, in bus (giro= circa sei ore), oppure in traghetto. Gli spot sulla
penisola di Nicoya sono Playa Grande (2), beach break
raggiungibile in auto, Playa Tamarindo (3), che a
sua volta ha lo spot di Pico Pequeno, break roccioso, ed El Estero, bella secca alla foce
di un fiume. 1 km a sud c'è Langosta (4), con onde
destre e sinistre che rompono alla foce di un piccolo fiume, Avellanas (5), beach break 10 km a sud di Tamarindo con onde sinistre e destre molto ripide,
Playa Negra (6), 5 km a sud di playa Avellanas con veloci destre che rompono su
roccia, Nosara (7), beach break con onde destre e sinistre,
e Mal Pais (8), beach break con sinistre e destre.
SPOT Oceano Pacifico - Centro
A circa 100 km da San Josè, il primo spot importante in
questa zona è Boca Barranca (9), un break alla foce di un
fiume dove rompe una lunghissima sinistra. Facilmente raggiungibile grazie ad una strada
asfaltata, è quì che annualmente viene disputata la Classic Rabbit Kekai. A Puntarenas,
3 km a sud di Boca Barranca, c'è Puerto Caldera (10), che ha
bellissime sinistre, quindi si incontra Playa Tivives (11),
un beach break, Playa Valor (12), spot
roccioso con buone sinistre e destre. Più a sud si trova Jacò, un paesino che si trova a
140 km da San Josè e la sua vicinanza a spot di fama mondiale l'hanno fatto diventare un
centro turistico con hotel, cabinas e campeggi. Gli spot nei pressi di Jacò sono:
Playa Escondida (13), con un'onda che rompe su roccia sia a
destra, più morbida, sia a sinistra, più veloce e tubante. Per raggiungerlo si può
prendere una barca da playa Jacò o da Playa Herradura oppure alloggiare al resort situato
davanti allo spot ed accedervi direttamente. Playa Jacò (14) ha delle
onde abbastanza lunghe, un beach break che tende al close out sopra ai due metri. Circa 1
km e mezzo a sud c'è Roca Loca (15). Lo spot è situato
dietro una collina ed ha una destra ripida che rompe su roccia. Playa
Hermosa (16) ha una delle onde più potenti della costa. E' una spiaggia
lunghissima che arriva fino al fiume Tulin. L'onda rompe su sabbia in diverse sezioni. La
più bella è quella che si forma davanti ad un albero chiamato Almendro. Le condizioni
migliori sono con marea crescente. Nelle vicinanze ci sono altri beach breaks con
condizioni di onda molto simili a Playa Hermosa, facili da raggiungere e dove è possibile
trovare anche sistemazioni per alloggiare.
SPOT Oceano Pacifico - Sud
Alla foce del fiume nella città di Quepos (17) è situato uno spot facilmente accessibile e dove è possibile trovare molti
ristoranti ed alloggi. Playita (18) è un beach break con
bellissime sinistre e destre. Questo tratto di costa richiede grandi swell affinchè le
onde siano belle. Playa El Rey (19) è un beach break con
destre e sinistre. Per raggiungerlo da Quepos bisogna prendere la strada per playa
Dominical, dopo circa 25 minuti di guida si arriva a Roncador, girare a destra e
proseguire per circa 10 km. Ancora più a sud si trova Domincal. Domincal si è
trasformato in una meta molto popolare per gli shortboarder grazie alle onde molto potenti
e veloci che la caratterizzano. Prima dellarrivo del surf, Domincal era soltanto un
piccolissimo villaggio, ora è pieno di surfshop e localini surf-style. Playa Domincal
(20) non è proprio un posto per principianti, anzi...non è raro
vedere qualche tavola rotta. L'onda, destra e sinistra, rompe su sabbia ed è molto veloce
e potente. La vegetazione a Domincal è molto fitta ed è costituita per lo più da
foresta pluviale specialmente sulle colline retrostanti. Se si proviene dal nord o da San
Josè si noterà immediatamente la differenza di umidità. In questa zona non si può non
visitare le spiagge vicine ed il parco marino nazionale, molto bello, così come la
foresta pluviale.
Il litorale a sud di Domincal è molto pittoresco e
tropicale. Ciò che si nota subito è che ci sono pochi turisti e più verde. E il
paesaggio più classico del Costarica: si guida in mezzo alla foresta, alle piantagioni,
su traghetti e ponticelli. Drake's bay (21) è uno
spot raggiungibile solo con la barca e lavora bene solo con swell attiva. Boca del Rio Sierpe (22) è un altro posto con onde potenti. Arrivando a Pavones sembra di
essere arrivati in una città deserta. Il posto è selvaggio ed è difficile trovare una
buona sistemazione, l'elettricità è arrivata solo da pochi anni, pertanto se si vuole
restare si deve campeggiare. In compenso Pavones (23) ha la
sinistra più lunga del Costa Rica ed una delle più lunghe del mondo ma non lavora
frequentemente al meglio. I dintorni sono eccezionalmente pittoreschi e si possono
ammirare le meraviglie del luogo affittando una barca per andare sulla penisola De Osa. Se
si è fortunati si possono incontrare anche balene e delfini. Questa penisola ha una serie
di spot destri eccezionali. Davanti a Pavones c'è Matapalo (24), spot con
bellissime destre.
SPOT Mar dei Caraibi
Il lato caraibico del Costarica ha un clima completamente
differente. Ci sono molti buoni spot che lavorano bene. È abbastanza differente dal
Pacifico, più esotico e più vicino ai tropici. Le tempeste che si scatenano sul Mar dei
Caraibi ed i reef di corallo producono delle onde perfette. È sempre meglio andare a
surfare con persone che conoscono la zona. Oltre alle onde, i Caraibi offrono una grande
cucina, la musica migliore per lanima e la gente sempre felice di godersi la vita. A
Limon, 20 km da Puerto Viejo, si trova Manzanillo (25), un
beach break molto veloce facilmente raggiungibile situato in fondo ad una strada sterrata,
dove è possibile trovare alloggi e cibo tipipici dei Caraibi. Puerto
Viejo (26) ha un onda molto bella che sale da un fondale profondo e rompe su
un reef a pelo d'acqua. Questo spot è anche conosciuto col nome di "salsa"
proprio a significare la potenza centrifugatrice dell'onda. Lo spot è situato a circa 3
ore e mezza dalla capitale e ci sono sistemazioni e ristorante proprio davanti.
Black Beach (27), un eccellente beach break, poco conosciuto e poco frequentato.
Da Limon a Cahuita si estendono una serie di beach breaks che offrono sinistre e destre
che tendono al close out quando la swell diventa troppo grande. Circa 5 km a nord di Limon
c'è Playa Bonita (28), un reef break conosciuto per la
ripidità, la potenza, e la pericolosità dell'onda sinistra. A nord di Playa Bonita c'è
Portete (29), una piccola baia facilmente accessibile alla cui estremità
meridionale rompe una bella destra. A circa 20 minuti di barca da Limon c'è
Isla Uvita (30), un'isoletta dove si può trovare una buona sinistra.
Appunti di viaggio
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