L'assistenza meteorologica per uno Stormo è una delle componenti
essenziali del più vasto ed articolato supporto tecnico, con finalità
mirate alla sicurezza della frenetica attività volativa prevista nelle
ore diurne e notturne, soprattutto in occasione di intense esercitazioni
prepianificate; ciò vale anche per il 36° Stormo.
Ogni pilota che abbia esercitato la propria attività volativa a Gioia
del Colle conosce i comportamenti anomali di alcuni fondamentali parametri
meteorologici quali il QBB e il QBA nel periodo dell'anno da settembre a
marzo, per la rapidità con cui il "colore" della Base può
andare dal blu al giallo o al rosso nel giro di pochi minuti durante le
ore pomeridiane, per poi rimanere tale fino all'indomani o
"migliorare".
Il Previsore è quindi sollecitato, più che altrove, ad ottimizzare
la propria capacità di analisi e sintesi che, unita alla esperienza sulla
climatologia locale, lo portino a formulare tra l'altro una previsione che
"si avvicini" il più possibile a quanto si verificherà sulla
Base nelle ore successive.
E' questa la motivazione che spinge a realizzare, in varie occasioni,
studi statistici sul comportamento dei vari parametri meteorologici su
Gioia del Colle; lo scopo è anche quello di estendere, ai piloti dello
Stormo e ed ai responsabili delle diverse attività operative e logistiche
previste, le nostre informazioni sul clima locale nel periodo di
interesse, per la pianificazione preventiva delle varie attività.
L'occasione ultima, di cui questo lavoro è espressione, è la
prossima esercitazione prevista per la seconda decade di settembre 1992 a
Gioia del Colle; a tale periodo fanno riferimento i valori medi ricavati
per le diverse grandezze meteorologiche qui di seguito specificate.
Nella Fig.1 è stato rappresentato l'andamento orario della
temperatura nella seconda decade di settembre, con la relativa
"fascia dei valori normali" (ottenuta sommando e sottraendo ad
ogni valor medio lo scarto quadratico medio); gli orari sono in U.T.C. e
le temperature in gradi Celsius, in più sono indicati (con delle linee
tratteggiate verticali) gli orari medi del sorgere (H) e del tramontare
(J) del Sole nel periodo in esame.
Il grafico è riportato due volte per poter seguire con continuità
l'andamento della temperatura anche nelle ore notturne e mattutine;
durante l'esercitazione potrà essere riportato sul grafico l'andamento
giornaliero della temperatura per compararlo con i valori medi qui
indicati.
Il campo di variazione della temperatura (Fig.1) va da un minimo di
circa 14 gradi Celsius (in corrispondenza dell'alba H) ad un massimo di
circa 24 gradi Celsius intorno alle 13.00 UTC; caratteristico è il veloce
riscaldamento dell'aria (di circa 7 gradi) dalle 06.00 UTC alle 09.00 UTC,
mentre il raffreddamento di essa (lento e graduale) inizia alle 15.00 UTC
e continua nelle ore serali e notturne fino all'alba.
L'escursione termica giornaliera è, di conseguenza, stimabile intorno
a 10 gradi Celsius.
L'analogo grafico (Fig.2) per
l'umidità relativa percentuale serve ad evidenziare i diversi valori di
umidità nell'arco della giornata, validi per la seconda decade di
settembre.
Il grafico mostra un cambio di variazione che va dai più alti
valori (90%) intorno all'alba (04.40 UTC) ai più bassi (45%)
intorno alle 12.00 UTC; dalle 06.00 UTC alle 09.00 UTC si verifica una
rapida diminuzione dell'umidità relativa (di 17 unità percentuali),
dalle 15.00 UTC in poi un graduale e continuo aumento che prosegue fino
all'alba (H).
La quantità media di precipitazioni che si verifica su Gioia nella
seconda decade di settembre è di 15 mm. I giorni con precipitazioni sono
circa 2 su 10 (la probabilità a priori di avere nella decade in giorno
piovoso è quindi del 20%).
Le eventuali precipitazioni che si verificano in questo periodo sono
per lo più dovute a piovaschi generatisi all'interno di nubi cumuliformi
ad evoluzione diurna che ancora si formano in questo periodo di fine
estate; queste piogge sono quindi da ritenersi più probabili nelle ore
pomeridiane.
Il vento è, in tutto il mese di settembre, abbastanza prevalente
sull'area aeroportuale, soprattutto
nell'arco diurno e nelle ore più calde. Il grafico di Fig.3 mostra
l'andamento medio mensile del vento, con la caratterizzazione dei settori
preferenziali da cui in settembre spira il vento e delle classi di
intensità in cui si articola in questo periodo.
I due grafici superiori sono riferiti alle ore 06.00 UTC, che di
solito esprimono il momento della giornata con minor presenza di vento.
Nei due grafici a sinistra, che individuano le prevalenti direzioni di
provenienza del vento, è stato anche rappresentato l'orientamento (14-32)
di entrambe le piste di volo di Gioia.
Le poligonali sono costruite unendo i valori che, su ogni radiale,
indicano gg/mese in cui il vento proviene da quella direzione; le
poligonali colorate in giallo si riferiscono a venti deboli e moderati (di
intensità non superiore ai 20 kts), la poligonale piccola colorata in
rosso (presente solo alle 15.00 UTC) si riferisce a venti forti (di
intensità superiore ai 20 kts).
I due aerogrammi sul lato destro di Fig.3 rappresentano la
distribuzione percentuale delle varie classi di intensità del vento alle
06.00 UTC ed alle 15.00 UTC; la schematizzazione è la seguente:
|
calme: venti con intensità inferiore a 3,4 kts;
|
|
deboli: venti con intensità compresa fra 3,4 e 10 kts;
|
|
moderati: venti con intensità compresa fra 10 e 20 kts;
|
|
forti: venti con intensità superiore a 20 kts.
|
L'analisi globale di tutta la Fig.3 porta alle considerazioni che
seguono.
Alle ore 06.00 UTC è presente il minor "volume" di vento
(predominano per oltre il 60%) le calme, l'eventuale vento si presenta per
lo più debole ed i venti forti sono quasi totalmente assenti.
La direzione prevalente di provenienza è l'intorno NNW, con una
modesta presenza di venti da S.
Alle ore 15.00 UTC vi è la massima presenza (le calme sono ridotte
all'8%) di vento, che per la quasi totalità (89%) è debole o moderato e
per il 3% è forte.
Le direzioni di provenienza più frequenti raggiungono i più alti
valori di circa 5 gg/mese da N e da NNE, 3 gg/mese da NE ed una punta
isolata di 7 gg/mese da S; in complesso, il maggior "volume" di
vento proviene, a quest'ora, dall'intorno NNE.
Può quindi prevedersi, nell'arco diurno, una rotazione oraria del
vento che al primo mattino so presenterà da circa 330 gradi per poi
disporsi da 030 gradi e rimanere tale fino al tardo pomeriggio; nel corso
della sera tornerà gradualmente a disporsi da 330 gradi; le punte isolate
di vento proveniente da S possono ritenersi rappresentative dell'aria
calda che, in modo anche abbastanza intenso, precede le saltuarie
perturbazioni in transito sulla Base.
I pochi venti forti (oltre i 20 kts), presenti nel grafico delle 15.00
UTC, provengono o dall'intorno NNW o dall'intorno S.
Nella seconda decade di settembre è in media uguale a 2 il numero di
giorni in cui si arriva ad avere in alcune ore un QBA (visibilità
orizzontale in superficie) inferiore a 900 metri, così come vi sono circa
2 giorni in cui la copertura nuvolosa raggiunge i 4/8 per nubi basse con
la base non oltre i 300 feet. Questi fenomeni, che influiscono nella
determinazione del colore della Base, si verificano prevalentemente nelle
ore pomeridiane in corrispondenza del raffreddamento dell'aria dopo il
tramonto. L'aria riscaldatasi ed umidificatasi nelle ore diurne (siamo
peraltro a fine estate) subisce, dopo il tramonto del Sole, un consistente
raffreddamento che fa innalzare in pochi minuti il valore dell'umidità
relativa ed apporta come conseguenza le marcate riduzioni di visibilità e
la formazione di strati bassi.
La Fig.4, dopo aver richiamato nella parte alta la
tabellina dei colori della Base, legati ai valori del QBA e del QBB con i
noti intervalli di variazione oggi in uso, mostra nella parte inferiore i
diagrammi a torta sulla distribuzione delle frequenze percentuali del
colore, del solo QBA e del QBB. Questi diagrammi evidenziano non solo i
colori maggiormente presenti, ma anche i singoli intervalli di visibilità
e di altezza della base delle nubi.
Dal confronto di questi diagrammi emerge quanto segue:
| il BLUE, presente come colore al 50%, assume per QBA e QBB una
presenza del 60-70%; questa apparente contraddizione è dovuta al
fatto che in tantissimi casi esaminati con un QBA a livello di WHITE,
GREEN, YELLOW, AMBER o RED si accompagnava un QBB a livello di BLUE
(nebbia o visibilità bassa con cielo sereno o nubi oltre i 3000'), o
viceversa (strati bassi con visibilità superiore agli 8 km);
|
| il colore GREEN trova maggior riscontro nel grafico del QBA
(visibilità compresa fra i 3 ed i 5 km);
|
| lo YELLOW è presente più per il QBB (strati con base fra i
300' ed i 900') che per il QBA; fra i tre colori più limitanti (Y-A-R),
lo Y è quello maggiormente presente;
|
| la modestissima presenza dell'AMBER come colore è dovuta
esclusivamente al QBB (strati con base a 200');
|
| il RED, al contrario, trova riscontro solo nel grafico del QBA
(visibilità ridotta a meno di 800 metri per nebbia).
|
L'ultima
considerazione riguarda i valori di probabilità, calcolati per la seconda
decade di settembre, di avere su Gioia del Colle un
"peggioramento" delle condizioni meteo nelle ore pomeridiane o
serali.
Per peggioramento si intende la presenza di uno qualunque dei tre
colori più marginali (YELLOW - AMBER - RED): ossia un QBA inferiore a 3
km e/o un QBB inferiore a 1000 ft.
Per semplicità, sono strati schematizzati tre casi possibili:
-
presenza di Y-A-R dopo le ore 15.00 UTC;
-
presenza di Y-A-R dopo le ore 18.00 UTC;
-
presenza di Y-A-R dopo le ore 21.00 UTC o persistenza di B-W-G
durante la notte.
I corrispondenti valori di probabilità percentuale ricavati sono:
pa =12% pb = 22% pc =78%
il che fa essere abbastanza ottimisti nel prevedere condizioni meteo,
tutto sommato, buone su Gioia del Colle nella seconda decade di settembre,
soprattutto nell'arco diurno.
Gioia del Colle, maggio 1992
|