Vipiteno (Sterzing), situata a meridione del Brennero, e a settentrione
del
Passo Giovo, che porta a Merano, e Passo Pennes,
che porta nella Val Sarentina e Bolzano, è una tipica città mineraria alpina, e fu centro di distretto e tribunale
minerari, di fonderie, mercati, negozi, banche, ecc. e le sue origini sono di età romana. La città vecchia si estende
a nord della Torre di Città o Torre delle Dodici ed era formata da una doppia fila di caseggiati intervallati da piccoli
vicoli terminanti al fiume Isarco o sui campi e la chiesa di S. Spirito del Vecchio Ospizio. La città nuova, ricostruita dopo
un incendio nel 1443 a sud della Torre su una via larga e diritta con lunghi tratti porticati, è affiancata da belle facciate
degli isolati, separati da vicoli che formano corti interne, orti e scuderie. L'unione delle due città, la vecchia e la
nuova, ha creato uno spazio collettivo tra la Torre, la Chiesa di S. Spirito e il fiume Isarco. Sviluppatosi il turismo, la
città si è estesa fino all'autostrada, la stazione funiviaria, la statale del Brennero e la omonima ferrovia. Giungendo a Vipiteno
lungo la statale del Brennero si nota l'ex Ospedale Civico e accanto la chiesa di S. Elisabetta (del 700). Poco più avanti
si nota la Parrocchiale costruita tra il 1417 e il 1525. Percorrendo la via Alta, verso il centro, si nota il seicentesco Palazzo
Wildnburg e si giunge alla via Città Nuova, la principale della cittadina, in parte porticata a destra e a sinistra. Al termine
dei portici vi è il Municipio del secolo XVI, la colonna di marmo, del secolo XVIII, di S. Giovanni Nepomuceno, patrono della
città e di fronte la merlata casa dei Principi. Alla vine della via vi è la bellissima Torre di Città che segna il confine tra
le due parti dell'abitato. Oltre la Torre vi è la piazza di Città con la chiesa dello Spirito Santo o dell'Ospedale Vecchio.
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