ALTRE IMBARCAZIONI A REMI
Sàndolo: una delle più diffuse imbarcazioni
lagunari. Di misura variabile tra i 5 e i 9 m. ha il fianco diritto, l'asta di prua
rettilinea inclinata in avanti e la poppa a specchio.
Ha tantissime varianti per adattarlo ai più svariati usi, dalla pesca (sàndolo a la
ciosòta, sàndolo buranèlo, sàndolo sampieròto), al diporto e
regata (mascaréta, pupparìn), alla caccia, al trasporto di persone,
ecc.
Sàndolo da s'ciòpo o S'ciopón: piccola barca della lunghezza di circa 5,25 m., della | |
larghezza di 1 m. e dell'altezza di 30 cm. Veniva usato dagli abitanti dell'Estuario per la caccia delle anitre detta col s'ciopòn. Il cacciatore girava le lagune nella sua leggera barchetta vogando con due remi incrociati: scorta la selvaggina, si gettava bocconi |
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nel fondo del sàndolo ed adoperando un piccolo remo detto pénola (da penna) o palina (da pala) si avvicinava alle anitre e le colpiva con una grossa spingarda di 3 m. di lunghezza (lo s'ciopo da cui la barca ha preso il nome). |
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I vogatori trovano posto sopra la coperta di poppa e a prua, lasciando il vuoto centrale libero per il carico. Deriva dalla più antica batèla a còa de gàmbaro. |
Caorlìna: imbarcazione lagunare molto bella, con poppa e prua tonde e simmetriche e dotate di aste a mezzaluna dall'estremità verticale, con fianchi paralleli, capiente senza per questo risultare sgraziata. Pochi esemplari costruiti secondo i sistemi tradizionali si sono conservati. Invece ci sono molte ricostruzioni |
per diporto e regate realizzate in compensato marino. La caorlina può essere utilizzata sia a remi (fino a 6 vogatori) che a vela. Era impiegata per il trasporto e per la pesca detta a seràgia, nel qual caso a poppa veniva ricavata una bassa cabina per alloggiare i pescatori (camaròto). Le caorlìne sono impiegate dal 1951 per la Regata Storica di Venezia, con equipaggi di 6 rematori. |
Le sue misure sono: lunghezza f.t. m. 9, larghezza f.t. m. 1,56, larghezza del fondo m. 0,56, altezza a mezza barca m. 0,56, peso circa 3,80 q. |
Peàta: anche piatta; era la
maggiore imbarcazione da trasporto per i canali interni veneziani. Simile alla caorlìna,
ma più grande e meno slanciata, era realizzata per ottenere la massima capacità di
carico. Le peate erano costruite con aste a mezzaluna (le ultime avevano quella di poppa
diritta), con lo scafo quasi completamente parallelo, con fondo piatto e con due coperte
alle estremità dotate di un portello e di due bitte ciascuna.
Era realizzata in molte dimensioni che andavano da 100 a 250, 400, 800 e più quintali.
Era condotta in genere da due vogatori che utilizzavano le fórcole o i più
semplici vogarìssi; il vogatore di poppa manteneva la direzione manovrando il
timone con i piedi.
Nei canali stretti la propulsione avveniva (come per i