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Tanto tempo fa…
Tanto tempo fa accaddero cose che per noi di oggi sarebbero incredibili!
Ve ne voglio narrare una, così a caso. Ho pensato la più strabiliante
che esiste, naturalmente, se esiste…
Bando alle ciance, ecco a voi:
Dogus & Catcamon
Più
di duemila anni fa, come ben tutti sanno, ci fu guerra tra le due civiltà
più potenti del momento: i Romani e gli Egiziani.
La guerra proseguì per molto tempo e nei libri di storia voi potete
trovare tutto su questa vicenda; quasi tutto, perché i due popoli
tennero per loro un segreto, un segreto che non fu mai rivelato a nessuno,
ma che ora io vi svelerò.
Un tale venuto da lontano, un forestiero, come si usava chiamarli al quel
tempo, sosteneva che poteva far vincere la guerra al popolo Egizio in un
battibaleno. Subito la notizia volò per tutto il Nilo fino a giungere
alle orecchie al Faraone.
Quest’ultimo non esitò e mandò due suoi funzionari a cercare
quel tipo. Quando lo trovarono, non fu per loro difficile convincerlo a seguirli
perché vi devo dire che quest’uomo non era molto fortunato: fino dai
tempi della sua infanzia fu battuto in tutto e per tutto dal suo fratellastro
maggiore, e non avrebbe perso nemmeno per tutto l’oro del mondo l’occasione
di umiliarlo, almeno una volta nella vita.
Sapeva, infatti, che il suo fratellastro lavorava per l’Imperatore di Roma,
come funzionario dello Stato e che, se lo avesse schiacciato in battaglia,
avrebbe avuto una gran soddisfazione.
Ma come avrebbe potuto sconfiggere in meno di un’ora l’esercito più potente del Mondo?
Più tardi, al Faraone, lo spiegò così: “O mio Signore”
iniziò “io vi svelerò il segreto della vittoria certa in guerra”.
Il sovrano ribatté: “Parla brav’uomo, ma prima dimmi il tuo nome”
“Io sono Zefiro Aghiuth. Be, come vi dicevo, o mio Signore, conosco
il modo di evocare lo Spirito della Battaglia, vale a dire l’Egiziano gatto
Catcamon!”.
La guardia reale esclamò: “Catcamon il Grande Protettore!”.
Il sovrano, senza perdere tempo chiese: “Svelto, Zefiro! Svelami il trucco!”
“Nessun trucco, mio Faraone” ribatté “Ma solo questa…” disse estraendo una pergamena dalla tasca.
Alzò il foglio ed urlò a squarciagola:
“VIENI, O NOSTRO PROTETTORE,
NON AVER TIMORE!
TU SEI IL GATTO DELLA VITTORIA,
PORTA L’EGITTO ALLA GLORIA!!!”
Ecco che si sprigionò una luce gialla, da cui uscì il gatto
più potente dell’Universo, il Protettore Catcamon!
“Ti saluto,
nostro salvatore” disse il Faraone, con fare timoroso e circospetto. “Io
saluto voi, mortali. Sono al vostro servizio, Grande Faraone”. “Ascolta,
saggia Divinità, ti nomino capo del mio esercitò; porta questo
popolo alla vittoria e sarai lautamente ripagato”. Il bellissimo gatto candido
ribatté dicendo: “Non accetto danaro, vostra superiorità” “Ti
offro 3 Kg di pesce al dì” “Ci posso ripensare…” concluse invogliato
Catcamon e si avviò verso l’esercito tumultuoso.
Il gatto urlò ai soldati: “Be, state aspettando il panettiere?! Avanti,
muovetevi!!!” “Certamente, nostro potente padrone!”
Quando finalmente arrivarono a Roma, Zefiro, seguito da Catcamon e dal Faraone,
vide che insieme con l’Imperatore e con l’odioso fratellastro Zibo Aghiuth,
c’era un cane con fattezze simili a quelle di Catcamon: era il Protettore
Romano Dogus.
Zefiro esclamò: “Anche tu hai usato la magia!… ma Catcamon è
più potente di Dogus!” “Ah! - rispose Zibo - Provalo portando domani
all’una Catcamon al Colosseo: niente soldati. Così vedremo chi è
veramente il più potente; quello che vince conquisterà la nazione
del perdente… cosa ne dite, o mio Imperatore?” “Sono d’accordo” “E voi, Faraone?”
“Accetto” “E tu, stupido fratellino?” “Grrr! Accetto!”.
Il giorno della sfida arrivò presto ed al Colosseo c’era tutta la gente della regione e forestieri a non finire.
Alla fine delle presentazioni e dei ringraziamenti, la battaglia incominciò.
All’inizio le due Divinità si affrontavano alla pari, ma più
si proseguiva nello scontro e più si notava l’evidente superiorità
di Catcamon: il fratellastro di Zefiro era rosso di rabbia ed il Re lo fissava
torvo. Lui gli aveva promesso che avrebbe vinto di certo, ma ora si dava
prova del contrario.
Quando suonò l’intervallo i Romani erano furiosi: scatenarono una
rissa cui presero elegantemente parte perfino i due Sovrani.
Catcamon e Dogus li guardarono sbigottiti e divertiti allo stesso tempo,
poi il super felino si rivolse al prodigioso cane e mormorò: “Litigano
furiosi, i nostri Sovrani! Sono proprio come cane e..…” “…..e gatto!” concluse
Dogus, che si alzò dal suo sgabello e s’incamminò con Catcamon
verso una sinistra luce gialla. Se ne andarono da dove erano venuti lasciandosi
alle spalle i mortali urlanti e di mano pesante, stralunati dal fatto che
gli umani fossero così violenti e sciocchi.
Fine
Alla fine i Romani sconfissero gli Egiziani, ma solo perché Catcamon
se n’era andato. ………….Davvero!!!
Carlo Costanzelli
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