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Imbolc
( Candelora )
2 Febbraio
Il Festival del Ritorno della Luce
Imbolc è
una delle quattro feste celtiche, dette "feste del fuoco" perché l'accensione
rituale di fuochi e falò ne costituiscono una caratteristica essenziale.
In questa ricorrenza il fuoco è però considerato sotto il suo
aspetto di luce, questo è infatti il periodo della luce crescente.
Si tratta di una festa prevalentemente femminile, incentrata sulla nascita
e sulla luce primaverile che, nonostante il freddo ancora intenso,
cresce di giorno in giorno.
Questo giorno celebrato da sempre e ovunque, è noto con nomi diversi
presso i vari popoli di ogni tempo e paese: Imbolc, Oimelc, I Lupercali,
Candlemas, Brigid's Feast, Candelora.
La Candelora (2 Febbraio) si colloca a metà tra la notte più
lunga dell'Anno del Solstizio d'Inverno (21 dicembre), e l'Equinozio di primavera
(21 Marzo), quando la notte è lunga come il giorno.
Imbolc è celebrata nell’Europa celtica per onorare la dea guaritrice
Brigit o Brigantia o Bride, Dea del Fuoco, di natura Trina poiché
aveva altre 2 sorelle a lei identiche e sempre di nome Bride. Per questo
era contemporaneamente la protettrice dei fabbri, dei poeti e dei guaritori.
A Bride erano consacrate 19 sacerdotesse, molto simili alle vestali romane,
e anche nel culto di Bride non erano ammessi uomini.
Le caratteristiche della dea Bride furono in seguito assorbite da Santa Brigida,
una suora missionaria omonima (Saint Brigit) vissuta tra il 450 e il 525,
i cui miracoli la fecero identificare, presso il popolo, con l'antica divinità
pagana. Santa Brigida, divenuta poi seconda patrona d'Irlanda (dopo S. Patrizio),
resta ancora oggi la protettrice di fabbri, poeti e guaritori e viene raffigurata
nei dipinti con una fiamma sopra la testa, in ricordo dell'Antico Fuoco di
Bride.
Imbolc era anche la festa dedicata ai Guerrieri, cui veniva somministrata
una pozione composta essenzialmente da miele ed erbe allucinogene, con lo
scopo di stimolare attivamente la loro energia spirituale e fisica.
Riti e usanze:
Le case venivano
purificate tramite l'accensione di candele bianche (il colore bianco è
associato alla purificazione). Da questo antico rituale è derivato
il nome "Candelora" sopravvissuto anche nel Cristianesimo.
I riti di Brigit celebrati a Imbolc sono stati tramandati dal folklore scozzese
e irlandese. Nelle Isole Ebridi (che forse devono il loro nome proprio a
Brigit o Bride) le donne dei villaggi si radunano insieme in qualche casa
e fabbricano un'immagine dell'antica Dea e la vestono di bianco.
In Scozia le donne vestono un fascio di spighe di avena con abiti femminili
e l0 depongono in una cesta, chiamata il "letto di Brid", con a fianco un
bastone di forma fallica.
Gridano tre volte: "Brid è venuta, Brid è benvenuta!"e lasciano
bruciare torce e candele vicino al "letto" tutta la notte. Se la mattina
dopo trovano l'impronta del bastone nelle ceneri del focolare, ne traggono
un presagio di prosperità per l'anno.
Nell'Inghilterra del Nord, terra dell'antica Brigantia, la ricorrenza veniva
denominata "Giorno delle Levatrici". In Irlanda, si preparano con giunchi
e rametti le cosiddette croci di Brigit, a quattro braccia uguali racchiusi
in un cerchio, cioè la figura della ruota solare (che è simbolo
appropriato per una divinità del fuoco e della luce); lo stesso giorno
vengono bruciate le croci preparate l'anno prima e conservate fino ad allora.
La fabbricazione delle croci di Brigit deriva forse da un'antica usanza precristiana
collegata alla preparazione dei semi di grano per la semina.
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