QUESITI DI BASE

Con la speranza di donare un piccolissimo ed umilissimo contributo per una migliore comprensione delle arti marziali, risponderò a tre quesiti di base.
·    Che cosa significa il termine “Arti Marziali”?
Prima di rispondere alla domanda è d’obbligo una prefazione; il mondo marziale è impregnato di simbolismi, uguaglianze, metafore,allegorie e non si può pensare di comprenderle usando la logica; per quanto possa sembrare assurda un’affermazione di questo genere, il 1700 (l’era dell’Illuminismo), ci ha insegnato che la ragione soffoca la creatività, e ricordiamoci sempre che l’artista marziale, prima di essere un guerriero, è un creativo. Il modo di vedere il combattimento è soggettivo, lo stile di combattere è personale, le tecniche da me utilizzate saranno diverse da chiunque altro, il modo in cui io sento il combattimento è dettato dal mio spirito, e durante la lotta, ognuno esprime se stesso e la pulsione che ci guida è sia fisica sia psicologica.
Questa visione personale del combattimento, per essere ben compresa, ha però bisogno di un articolo a parte, perciò dopo questa, spero non noiosa, introduzione, finalmente darò risposta al primo quesito.

Il termine marziale è attribuito a Marte, il dio della guerra, con arti marziali si intende perciò, arti di Marte, ovvero, arti della guerra.
Dopo aver letto gli scritti di Sun Tsu, il famosissimo stratega cinese, (autore del libro: L’Arte della Guerra) ho però spostato la centralità delle arti marziali su Minerva piuttosto che Marte; sebbene siano entrambi dei della guerra hanno origini differenti: Marte è la divinità della guerra feroce, sanguinaria e crudele. Minerva è la dea della guerra che protegge la pace.
La loro genesi spiega queste differenze: mentre Marte nasce da una relazione di Giove con Giunione, sua sorella, Minerva, nasce dalla testa di Giove, che avvisato da un oracolo sul pericolo di essere detronizzato da uno dei suoi figli, si nutre della sua sposa Metis al saperla in cinta. Le terribili fitte alla testa provocate da questo orrendo banchetto inducono Giove a chiedere l’aiuto di Vulcano, dio delle profondità, Minerva nasce così dalla mente di Giove, plasmata però da Vulcano, che le dona un’armatura dorata e una lancia.
Minerva è naturalmente portata per la guerra, ma l’essere nata dalla testa di Giove che le ha donato sapienza e temperamento, ne fa il baluardo della pace.
A mio avviso, il significato più vero di Arti Marziali è: arti guerresche al servizio della pace e come dice un vecchio adagio latino “Si vis pacem, para bellum” se vuoi la pace, preparati alla guerra.
Dove e quando sono nate le Arti Marziali?
Cronologia
Gli storici vedono la storia delle arti marziali nel mondo nei seguenti (schematici) termini:
·    Egitto: 4000 a.C. origine delle arti marziali, passaggio in Grecia attraverso Creta.
·    Grecia: (Pancrazio, Boxe, Lotta Libera) dalla Grecia tramite Alessandro Magno in India
·    India: (campagna d’India di Alessandro Magno) nell’esercito greco vi erano numerosi praticanti di pancrazio e vista l’efficacia di questo, la casta indiana mescolò alle proprie tecniche quelle nuove apprese dai greci.
·    Cina: si ritiene che Bodhidharma, (figlio di un re indiano, introdusse nel 520 d.C. il buddismo in Cina) abbia insegnato nel monastero di Shaolin, i cosiddetti 18 esercizi di boxe dei monaci, queste tecniche furono ampliate dai successivi maestri e portate a 170. Nacquero gli stili di Kung-Fu ispirati agli animali, da cui si svilupparono poi innumerevoli altri stili.

Che significato hanno le cinture?
Le cinture hanno un duplice significato, uno puramente tecnico, vale a dire il grado d’istruzione ottenuto e il numero di tecniche imparate (per meglio intenderci, paragonando le cinture alla scuola, avremo, la cintura bianca alla prima elementare, la gialla alla seconda ecc…), il secondo significato (che adesso spiegherò) è mistico e spirituale.
Si inizia con il bianco, colore della purezza, per poi attraversare tutte le sfumature dell’arcobaleno; dal giallo della semina (l’allievo allena le tecniche di base) al rosso del fuoco, della scoperta, dell’aggressività; (iniziano i primi combattimenti, l’allievo muove i primi passi verso quella metà di Sé che ancora non conosce, l’inconscio) poi al verde, dove cresciamo come delle piante (siamo arrivati a metà strada, come la metà di noi stessi che ben conosciamo, il livello conscio, ma stiamo crescendo) verso l’azzurro, (i nostri progressi ci portano sempre  più in alto verso il cielo).
Con il marrone ridiscendiamo verso nostra madre terra (la virtù, nel marzialista è l’umiltà) raggiungendo infine il nero,miscela di tutti i colori.
A partire da questo momento la cintura perde il colore a causa dell’usura, fino a ridiventare bianca. Il ciclo si è chiuso, tutto torna al punto di partenza; partiamo dalla purezza per tornare ad essa,trasformata in luce della conoscenza e dell’esperienza.

A chi fosse interessato ad ampliare le proprie conoscenze marziali, consiglio di visionare il seguente sito: www.dea.htmlx.it
Sito completamente gratuito appartenente ad un ragazzo conosciuto per caso nell’ambiente marziale e diventato in poco tempo un grandissimo amico. A dispetto della sua giovane età molto capace e sicuramente, percorrerà una lunga quanto gratificante strada nell’insegnamento, attualmente insegna, oltre che ad un gruppo di allievi privati, agli agenti di polizia di Stato di Milano.



Roberto Calderone




 



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