Barbara Serdakowski
Le voci
- Sento
le voci del richiamo
- Appena
appena nel caos del buio
- Embrioniche
come feti nel guscio
- Umidi
modulati stanchi
- Voci,
echi, rimbombanze
- Sulle
mie corde tenui
- Sale,
meconio, catrame
-
- Tin!
Adesso ti mordo, dolore
- Non
chiamarmi pił per nome
- Sono
di altri.
-
- Sei
vita andata, paese, come cani randagi
- Alieni
colori spenti
- Piaghe
spellate
- Ronzii
di mosche erranti.
-
- Taci
adesso sussurro gelato
- Ibrido
di sensi sospesi e ridotti
- Inalveata
sono, gią in altri mondi
- Come
venti lontani che trasudano quel morbido sottile
strato di sabbia rossa.
-
- Terra
utero nel cuore stellato
- Spoglia
campana di chiesa,
- Sei
orma ormai
- delle
nostre vite sterrate
- delle
nostre calosce sporche.
(febbraio 2004)
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