La donna zingara (Romnì) è chiamata all'interno del gruppo Guvèle (femmina) e
rappresenta il fulcro dove poggia l'intera organizzazione familiare. Ha spesso
un ruolo economico importante, con una relativa indipendenza, per assicurare la
sussistenza quotidiana alla famiglia (cibo, vestiario).
Questi dati hanno radici storiche secolari. Infatti, in un contesto di rifiuto e
spesso di persecuzioni, quando i Rom erano imprigionati e giustiziati spettava
alla Romnì il compito di rifornire la famiglia del necessario. Accompagnata da
bambini, correva meno rischi di essere oggetto di violenza. Ancora oggi, così,
la Romnì provvede al sostentamento del nucleo coniugale, compiendo anche atti
amministrativi. Incaricata dell'educazione dei bambini piccoli e delle figlie
fino al loro matrimonio, ha un ruolo di primaria importanza per assicurare la
sopravvivenza del gruppo.
La brava Romnì ha un incondizionato rispetto del marito e di tutti i Rom di
maggiore età del gruppo familiare. Rappresenta l'elemento conservatore del
gruppo sociale perché è in grado di perpetuare le tradizioni, ma per questa
ragione può essere anche l'elemento di cambiamento. Adora sfoggiare,
soprattutto in occasioni di festività, i suoi sgargianti vestiti: gonna lunga
con la cintura tradizionale a "pòre di gurùve" (punto smok);
camicetta a maniche "a campana" con il ricciolo davanti al petto;
grembiule (fàlde) sulla gonna con le tasche (puštià) laterali e con i ricami
perimetrali; foulard (pašinìkh) sul capo a raccogliere i capelli Solitamente
la Romnì indossa sotto la gonna, allacciata alla vita con una cordicella una
tasca di ampie dimensioni detta "pušti".
È amante dell'oro e solitamente si adorna con orecchini e numerosi bracciali e
collane perché, da sempre, i Rom sono stati ottimi lavoratori di metalli e fra
questi anche l'oro. Così soprattutto nella Romnia è rimasto l'amore per questo
metallo.
Non a caso i monili d'oro ritraggono teste di cavallo o ferri di cavallo proprio
a testimoniare l'altra grande passione dei Rom (oltre che un valido mezzo di
sostegno economico), che è stato l'allevamento e il commercio dei cavalli.
Alla Romnì abruzzese non è consentito fumare, indossare pantaloni e truccarsi,
sono queste alcune delle caratteristiche più rimarchevoli che distinguono
questo gruppo dagli altri gruppi zingari e dai gagé. Viene educata a mantenere
sempre, all'interno e all'esterno del gruppo, un atteggiamento onorevole per sé
e per i componenti della famiglia.
Da Princkaràng (Conosciamoci), incontro
con la tradizione dei Rom Abruzzesi, Editrice Italica (Pescara 1994). |