Da
"Il manifesto" -
19 settembre 2001
Segnalibro
in direzione Sud
di Maria Antonietta Saracino
Scritture e Linguaggi del Mondo.
Narrativa per l'educazione interculturale (La Nuova Italia Editrice, pp.
270, L.18.200), curato da tre giovani studiosi torinesi, Roberta Alunni, Pietro
Deandrea Pier Paolo Eramo, che con il criterio della antologizzazione - criterio
che fa comprensibilmente storcere il naso a quanti amano misurarsi con testi
completi, e non con semplici brani, ma che è ancora il solo che permette di
offrire un ampio ventaglio di esempi di scrittura percorre in lungo e in largo i
sud del mondo, dal Pakistan alla Jamaica! dall'India al Cile, dagli scritti
degli Indiani d'America alle Filippine, attraverso brani dei più
rappresentativi, o quantomeno dei più noti, fra gli scrittori dei rispettivi
paesi, offerti in italiano da traduzioni già presenti in commercio, alle quali
i lettori potranno riferirsi nel caso desiderassero approfondirne la lettura. Il
testo, che si rivolge a studenti delle prime classi delle superiori, dispone i
brani secondo grandi aree tematiche: globalizzazione, diritti dei più deboli,
migrazioni e culture. Un modo intelligente per riempire di senso dei termini
tanto abusati quanto vaghi, attraverso le parole di chi ne vive gli effetti
sulla propria pelle.
Da "Carta - Cantieri sociali"
Scrittori
del mondo
In
tempi di guerra agli immigrati e di fondamentalismi religiosi sono in molti a
pensare che l'unica strada da percorrere sia quella
dell'educazione e della
formazione interculturale, Ai lettori più attenti non sarà sfuggito lo sforzo
redazionale di usare concetti e parole, come
ad esempio cultura, etnia o indigeno, con la dovuta cautela, perché badare a
certe "sottigliezze filologiche" non è più solo un problema
formale.
Dello stesso parere sembrano essere Pietro Deandrea, Roberta Alunni e Pier Paolo
Eramo, autori di"Scritture e linguaggi del mondo. Narrativa per una
educazione interculturale" [edizioni La Nuova Italia, tel.-fax 02809506].
Fossimo il ministro Moratti [ma per fortuna non lo siamo], avremmo regalato
quel libro a tutti i professori e alunni delle scuole medie superiori. Il testo
è un antologia dedicata alla letteratura del Sud del mondo che raccoglie
racconti, tra gli altri, dell'indiana Arundhati Roy, del kurdo Yusuf
Yeshshilöz, del palestinese Ghassan Kanafani, dell'egiziana Ahdaf Soueif, del
peruviano Manuel Scorza.e del sudafricano André Brink.
OItre all'analisi dei testi, gli autori propongono numerosi spunti di
riflessione (attraverso schede su colonialismo, razzismo e pregiudizi,
globalizzazione della povertà, azioni per un pianeta giusto, diritti dei
bambini, immigrazione in Italia) sulle origini degli stereotipi che accompagnano
la nostra immagine distorta del Sud del mondo e che ancora oggi rendono
possibile l'affermarsi di quel modello liberista che rende umana la vita a
solo un quinto dell'umanità. (G.Ca)
Kúmá/Novità
editoriali
Camilla Macro
Scritture e
linguaggi del mondo
Narrativa per l'educazione interculturale
Dopo una serie di pubblicazioni sull'educazione interculturale caratterizzate da
superficialità, banalità e ottuso buonismo, è stato pubblicato nel 2001 da La
Nuova Italia un testo intelligente, acuto, non retorico, trasparente,
estremamente interessante e ben fatto: Scritture e linguaggi del mondo.
Narrativa per l'educazione interculturale di Roberta Alunni, Pietro Deandrea
e Pier Paolo Eramo (pp.268, £18.200).
Si tratta di un'antologia, rivolta agli studenti e non solo, piacevole per i
modi e accattivante per i contenuti, che ha, tra gli altri, il pregio di
esplicitare con chiarezza le proprie finalità e i propri limiti.
Per precisare meglio l'ottica di questa antologia lasciamo parlare gli autori:
'un avvertimento: il nostro entusiasmo nel proporre questi testi non ci ha
oscurato il buon senso. Sappiamo bene che leggere un romanzo non ci trasforma
per incanto in persone capaci di dialogare con gli altri - da qualsiasi nazione
provengano -; sappiamo che questa è una lunga fatica fatta di rapporti e
conflitti reali con persone reali, rispetto e promozione di diritti concreti,
costruzione di regole e sistemi che includano invece che escludere.
Crediamo che la letteratura possa essere uno degli inizi possibili'.
Obiettivo del testo antologico è dunque 'dare spazio alla voce dei popoli del
Sud attraverso i loro scrittori', fornire degli strumenti per permettere una
revisione critica della storia passata e dell'attualità, aprire a una pluralità
di punti di vista che scalzino pregiudizi e mistificazioni di lunga data.
I brani antologizzati non sono riportati come semplici testimonianze, ma, come
specificano gli autori nell'introduzione, 'hanno - come qualsiasi opera
letteraria degna di questo nome - un valore universale, come a dire che in buona
sostanza parlano di noi, anche se sono stati scritti in una lontana città
indiana'.
Oltre alla onestà dell'impianto culturale e alla precisa inquadratura
dell'ambito in cui questo testo va a inserirsi, è felice anche l'impostazione
generale della raccolta e la modalità di presentazione dei brani: ad
un'iniziale richiesta di prerequisiti per la lettura segue un indice diviso per
sezioni (Le storie degli 'altri', Ai margini della globalizzazione, I diritti
dei più deboli, Migrazioni e culture, Altre visioni del mondo), affiancato da
uno schema in cui vengono riassunti gli obiettivi delle singole sezioni,
riguardo alla Comprensione dei temi, all'Analisi dei testi e all'Esposizione
orale e scritta. Inoltre ogni brano è supportato da una breve scheda
informativa sull'autore, la nazione di appartenenza, l'opera da cui il brano
stesso è tratto; ed è seguito da alcune proposte di lavoro, accurate e di
facile realizzazione, attente ai processi di comprensione del testo ma anche al
loro valore letterario. Tra una sezione e l'altra ci sono delle schede
interessanti, come quelle sulla carta geografica di Peters, sul colonialismo,
sul razzismo e i pregiudizi, etc.
Insomma, Scritture e linguaggi del mondo ha tutte le caratteristiche per
essere un ottimo testo di formazione e un valido strumento didattico.
Una piacevole sorpresa, infine, è costituita dal prezzo dell'opera, decisamente
contenuto, soprattutto se consideriamo la sua ricchezza informativa e
propositiva.
Manca una bibliografia di riferimento per gli argomenti trattati, che ci
auspichiamo venga inserita in una prossima ristampa.
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