Gruppo di Mediazione Didattica

Investire in cultura non è da tutti. Perché il sapere spesso non paga e percorrere la strada della conoscenza significa intraprendere un cammino lungo e faticoso. Eppure, a Seriate, è nato diversi anni fa il “Gruppo di Mediazione Didattica”, che ha scelto proprio di scommettere su questo fronte. Una scommessa vinta, grazie agli operatori che da anni si impegnano per realizzare progetti e iniziative di rilievo.

Per raccontare la storia del Gruppo ci siamo rivolti alla presidente, Delia Innocenti. 

Mediazione Didattica: cosa vuol dire e perché avete scelto questo nome?

“Gruppo di Mediazione Didattica: un nome che dichiara la sua finalità, cioè elaborare conoscenze storiche e scientifiche, spesso riservate ai soli specialisti e renderle accessibili a tutti, partendo dagli studenti della scuola dell’obbligo. Sul piano metodologico ci serviamo di un vasto materiale didattico (diapositive, lucidi per la lavagna luminosa, reperti, copie di documenti) e usiamo un linguaggio ed uno stile adeguati ad ogni età.

Il significato del nostro nome è ben visibile nel logo che ci rappresenta (ideato dal grafico seriatese Gigi De Filippo) che indica come la molteplicità del sapere viene frammentata in piccole dosi e offerta in chiari concetti proprio per consentire una fruizione sempre più vasta degli studi specializzati”.

Quando è iniziato il cammino?

“È iniziato nel 1983 ad opera di un gruppo composto da insegnanti e persone appassionate alla conoscenza del territorio. Insieme con la voglia di condividere il risultato delle ricerche, degli interessi e degli studi fatti.

Con il passare del tempo ci siamo allargati dall’ambito scolastico a quello pubblico, da un livello squisitamente culturale alla pratica delle piccole arti.

Il nostro orizzonte di lavoro si può sintetizzare nei seguenti ambiti: ricerca storica con raccolta di testimonianze della vita a Seriate; passeggiate culturali; visite a mostre, monumenti, dimore storiche, gioielli bergamaschi; corsi brevi di arte; realizzazione, singolarmente e in gruppo, di manufatti artistici allo scopo di sostenere una missione in Malawi e le popolazioni italiane colpite da catastrofi naturali”.

Quante persone condividono questo progetto?

“Numericamente i fondatori sono dodici, ma col passare del tempo il Gruppo si è arricchito e può contare oggi su circa 50 persone che, a vario titolo, condividono iniziative e progetti; i fruitori e gli aderenti sono davvero numerosi e variano in base alle aree toccate dalle proposte presentate”.

Guardando al passato, quali sono state le iniziative che vi hanno regalato maggiori soddisfazioni?

“Sicuramente la recente mostra dal titolo: “Ed era solo ieri… feste a Seriate 1920-1950”, esposta lo scorso aprile nella Sala Virgilio Carbonari e visitata da circa 2000 persone e da numerose scolaresche. La mostra, accompagnata da una pubblicazione offerta gratuitamente a tutti i visitatori, fa parte di un progetto più ampio sul tema del “Come eravamo”, ed è stata voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Seriate.

Altre mostre che vogliamo ricordare hanno riguardato l’emigrazione dei seriatesi e la figura di Giacinto Gambirasio.

Non dimentichiamo poi che negli anni 1998/2003 oltre 4000 visitatori hanno usufruito delle nostre visite guidate alle dimore storiche seriatesi: visite arricchite dalla pubblicazione di pieghevoli che descrivono le dimore stesse.

Per quanto riguarda le scuole, abbiamo offerto agli insegnanti supporti didattici per la conoscenza approfondita del territorio e corsi di aggiornamento nell’educazione all’immagine”.

Guardando al futuro, quali proposte sono in programma nei prossimi mesi?

“Le prossime iniziative seguono percorsi ormai collaudati: visite ai “gioielli bergamaschi” sulle orme delle nobili famiglie (Ambiveri, Moroni, Tasso, Suardi, Piccinelli…); visite a mostre d’arte in Bergamo e altre città; spettacoli teatrali; percorsi naturalistici; corsi di arte e attività manuali”.

Tornando alla solidarietà, mi sembra per voi un valore essenziale…

“Il nostro impegno professionale non dimentica certo un valore essenziale come la solidarietà che si realizza nell’esposizione di manufatti artistici in occasione del Natale allo scopo di sostenere la scuola materna in Malawi che abbiamo visto nascere ed espandersi (da 350 a 850 bambini). Invitiamo quindi tutti domenica 12 dicembre in via Italia dove saremo presenti con un nostro stand”.

Possiamo parlare di un rapporto privilegiato con il territorio seriatese?

“Senz’altro! Il rapporto con le amministrazioni comunali e con i dirigenti didattici è sempre stato costruttivo e si è sempre basato sulla reciproca stima e collaborazione.

Chiunque poi abbia desiderio di ricercare, conoscere, visitare, realizzare, manipolare, proporre o coordinare delle attività inerenti il territorio troverà spazio nel nostro Gruppo.

Proprio a Seriate è nato spontaneamente un gruppo che condivide il nostro progetto culturale. Sono persone che credono nell’importanza della conoscenza del territorio trasmessa alle giovani generazioni e sostengono il nostro lavoro con un contributo economico che ci permette di diffondere gratuitamente il progetto nelle scuole seriatesi.

Sempre nell’ambito della conoscenza del territorio, il nostro gruppo intende favorire i cittadini seriatesi, offrendo gratuitamente le visite ai “gioielli bergamaschi” (due ogni anno) grazie al rapporto privilegiato costruito negli anni con la filiale locale della Banca di Credito Cooperativo di Ghisalba.

Il nostro agire sul territorio ci conduce spesso a collaborare con gli altri gruppi esistenti. L’esempio più attuale riguarda la celebrazione del 75° degli Alpini a Seriate. Noi effettueremo visite guidate alla raccolta fotografica relativa all’esperienza degli alpini nella campagna di Russia che sarà esposta dal 10 al 17 settembre 2004 presso la Scuola media “Aldo Moro”. Saremo disponibili per gruppi di studenti di ogni età e per gruppi di adulti”.

Come contattare il Gruppo per le diverse iniziative?

“Il nostro Gruppo opera nelle scuole, nel Laboratorio della Biblioteca Civica, nella Sala Incontri Servizi Sociali di via Paderno 45, nella Villetta di via Decò e Canetta 52/b. Ci riuniamo settimanalmente e per informazioni ecco alcuni recapiti telefonici: Delia Innocenti tel. 035.294066; Rosemma Monaci tel. 035.297153; Mina Donati tel. 035.297284”.

Chiudiamo con il vostro sogno nel cassetto?

“Noi ne abbiamo tanti! Continuare il progetto “Come eravamo”, pubblicare la nostra ricerca già realizzata sui nomi delle vie seriatesi, approfondire la ricerca sul fiume Serio sotto forma didattica coinvolgendo i comuni toccati dallo stesso fiume, aprire uno sportello/archivio allo scopo di valorizzare le testimonianze scritte e orali dei seriatesi”.

A cura di Claudia Saita