"BASTA VIDEO A CECCHI GORI"
LA REPUBBLICA
26 Luglio 1996
Videomusic non paga, i discografici minacciano l' embargo dei clip

BASTA VIDEO A CECCHI GORI

ROMA - I discografici sono in guerra con le televisioni di Cecchi Gori e in particolare con Tmc 2-Videomusic, l' emittente musicale per eccellenza, anche se ultimamente a ranghi ridotti. Minacciano infatti di negare l' autorizzazione alla messa in onda dei videoclip, visto il mancato pagamento di contributi per 'appena' mezzo miliardo. La cifra non è elevata, ma la ritorsione dei discografici - oltre a chiedere il rispetto degli impegni contrattuali - ha valore simbolico e rientra in una campagna di rivendicazione del valore culturale dei prodotti musicali, bistrattati dal governo sul piano fiscale rispetto ai libri (19 per cento contro il 4 per cento), e insidiati in modo sempre più massiccio dalla discografia 'pirata' . L' iniziativa è stata presa nelle ultime ore, e non è escluso che le parti possano presto arrivare ad un accordo. Se così non dovesse essere, ciò non significa che la musica sull' emittente di Cecchi Gori ne risulterebbe automaticamente oscurata. Negli studi del 'Ciocco' di Tmc 2-Videomusic non arriverebbero più i videoclip di nuova realizzazione, ma i responsabili dell' emittente potrebbero decidere di mandare in onda lo stesso ciò che resta in magazzino, esponendosi però a salate ritorsioni sul piano legale. Non è la prima volta che i discografici lamentano ritardi nel pagamento dei corrispettivi per la messa in onda di video musicali. Esistono precedenti sia con la Rai sia con la Fininvest, ma questa iniziativa delle case discografiche nei confronti di Tmc 2-Videomusic assume un valore simbolico decisamente superiore poiché minaccia l' unica emittente musicale italiana, anche se l' arrivo di Cecchi Gori negli studi del 'Ciocco' ha segnato il tramonto della programmazione di video a ciclo continuo. Il prezzo che le emittenti sono chiamate a pagare per poter mandare in onda i videoclip musicali è forfettario, e viene stabilito con un contratto pluriennale collettivo siglato dalla Fimi, la federazione che riunisce le industrie musicali italiane, e dalle tre emittenti più importanti, ovvero Rai, Fininvest e Tmc.

CARLO MORETTI

>> Articolo segnalato da Carmela Zagarella (centro documentazione AME)