"ADDIO VIDEOMUSIC IL FUTURO SI CHIAMA MTV"
LA REPUBBLICA
21 Maggio 1996
TELEVISIONE I CANALI DEI GIOVANI
La rete di Cecchi Gori riduce il rock, mentre sale il canale Usa. 'Lanceremo nel mondo Eros e Zucchero'


ADDIO VIDEOMUSIC IL FUTURO SI CHIAMA MTV

Alla qualità non s' intende rinunciare

MILANO - Per molti è (era) una certezza: nei casi sempre più frequenti di panorama televisivo impossibile da sopportare, il tasto del telecomando corre al videoclip. Ossia fino a qualche tempo fa a Videomusic, ma da qualche tempo a Mtv. Per quest' ultima, la rete quasi planetaria interamente dedicata alla musica, è arrivato il momento di cogliere l' attimo della possibile consacrazione: trasmette sulle frequenze di Telepiù 3, in chiaro, visibile a tutti e continuerà a farlo. Tredici ore di programmi, dalle 13 alle 19 e dalle 24 alle 7. Videomusic, invece, si chiamerà presto Telemontecarlo 2, avrà una collocazione musicale fino alle 18 e poi, largo alla programmazione normale, in omaggio alle nuove strategie di Cecchi Gori. Strategie che verranno presentate a giorni in pompa magna in un teatro di Milano, ma che per la seconda rete del Gruppo possono essere così sintetizzate: fino alle 18, programmazione ancora musicale ma molto più "razionalizzata" rispetto al passato. Il messaggio che arriva dalla Cecchi Gori è: in qualità non rinunceremo a nulla. Ovvero, molta meno quantità, meno caos di generi rispetto al passato, ma una ristrutturazione dei programmi musicali che farà perno soprattutto su una maggiore presenza della musica italiana.

Sulla quantità, ovviamente, si perderanno punti. Videomusic in quanto tale non esisterà più: già le lettere dei tifosi accaniti ai giornali non si contano, tutte di delusione. C' era il Roxy Bar di Red Ronnie al sabato sera, unica trasmissione musicale in diretta con musica dal vivo (sabato scorso ospiti addirittura Jovanotti e Joe Zawinul) ed è stata traslocata su Tmc a fare i conti con la terrificante realtà dell' Auditel. Ma parlare ancora di "tv musicale" interamente tematica non ha più senso. Ne ha, a questo punto, per Mtv. Il canale che appartiene al colosso americano Viacom ha diffuso i dati degli ascolti degli ultimi mesi, secondo una propria indagine a campione.

Il succo è il seguente: la fascia di pubblico a cui si rivolge Mtv è quella tra i 16 e i 34 anni. In questa fascia, Mtv sarebbe la quinta tv nazionale nelle sue ore di programmazione, lasciandosi alle spalle Retequattro e RaiDue. Un dato che si è ovviamente impennato con la progressiva scomparsa della concorrente ma che ora serve per rilanciare la programmazione a sette mesi dal debutto ufficiale italiano. Si parla di "regionalizzazione" per Mtv, ma il federalismo c' entra poco. Le "regioni" di cui si parla sono tre e sono molto grandi, Nord, Centro e Sud Europa: le trasmissioni da Londra di Mtv verranno divise per queste fasce. Significa che in questa nuova realtà l' Italia gioca un ruolo maggiore rispetto al passato: "In Italia un disco su due venduto nei negozi è di musica italiana" dicono i responsabili, "dobbiamo tenerne conto". Si terrà conto di questo infittendo la programmazione dedicata ad artisti italiani e i privilegiati, visto che si parla comunque di una programmazione che andrà in molti altri paesi, sono soprattutto quelli già conosciuti all' estero: su tutti, Eros Ramazzotti e Zucchero. Ma lo spazio a disposizione è parecchio per tutta la musica italiana: "Puntiamo ad allargare la visibilità della musica italiana all' estero - spiega il direttore commerciale di Mtv Europe, Carlo Costanza di Costigliole - ce lo chiedono anche le case discografiche che sono disorientate dopo i cambiamenti a Videomusic". Sulla diatriba che accompagna da sempre l' appeal pubblicitario di una tv guardata solo dai giovani, a Mtv sono netti: "E' un mercato ricercatissimo dagli inserzionisti: i nostri telespettatori, inoltre, sono dinamici e aperti al futuro, guardano con favore all' Europa, sono un target fondamentale: tanto è vero che avremmo rilevato volentieri Videomusic proprio per queste caratteristiche, ma le scelte politiche di Cecchi Gori non ce l' hanno permesso". E' grazie al nuovo sistema della "compressione digitale" che Mtv da Londra riuscirà a differenziare i segnali in Europa: per quanto riguarda l' Italia, resteranno i dee-jay Enrico Silvestrin e Camila, ma il "parlato in italiano" non aumenterà, il pubblico ha dimostrato che non ci tiene molto. Viene interamente prodotta in Italia, invece, Stylissimo, trasmissione in onda da maggio su moda, modi e costume.

ANTONIO DIPOLLINA

>> Articolo segnalato da Carmela Zagarella (centro documentazione AME)