A.S. Volo Libero Prealpi

 

 Anno di Fondazione 1989

 

Benvenuto/a

nel Sito Ufficiale dell'Associazione Sportiva

Volo Libero Prealpi

 

Welcome

Home - English

Home - German

Willkommen

 

note tecniche:    risoluzione minima 800 x 600    browser versione 4 o superiore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 . . . NEWS  Inoltrate le Vs. e-mail al seguente indirizzo: segreteriavlp@libero.it  NEWS . . .

 

 

Iscrizioni 2012

 

Sono disponibili nella sezione Segreteria i nuovi moduli di iscrizione A.S. Volo Libero Prealpi - FIVL - ASSICURAZIONE. La quota associativa Volo Libero Prealpi per l'anno 2012 resta invariata: € 35,00.

 

Riguardo invece i costi delle tariffe assicurative e dell'iscrizione alla FIVL i premi e le combinazioni rimangono invariate rispetto al 2011.

 

Si ricorda ai soci piloti che l'iscrizione alla FIVL deve essere fatta tramite un club affiliato alla FIVL, non vengono accettate iscrizioni dai singoli piloti. Inoltre l'assicurazione può essere stipulata solo dai soci in regola con l'iscrizione dell'anno in corso.

 

Tariffe RCT


Quando scade la tua visita medica???

 

Qualora dovessi provvedere al relativo rinnovo, consulta la sezione apposita nella pagina dedicata ai servizi di Segreteria. Con il nuovo DPR N. 133/2010 sono cambiate totalmente le modalità di visita. Ora è previsto un colloquio accurato sulle pregresse patologie, una visita medica generale con rilevamento anche di parametri fisiologici (frequenza cardiaca e pressione arteriosa), controllo oculistico e esame urine con stick urinario.

 

Circolare AeCI: nuove disposizioni in materia di visita medica per il V.D.S.


Nuovo DPR per il VDS N.133/2010

 

Il Presidente della Repubblica, a seguito dell'approvazione del Consiglio dei Ministri, ha  promulgato il nuovo DPR che andrà a sostituire, presumibilmente a partire dal mese di  novembre, l’ormai “vecchio “ DPR 404 che, sino ad ora, ha costituito la nostra principale “legge del volo” . . .

Lettera del Presidente FIVL Luca Basso


Tandem Looping - Infinity Tumbling

 

 


GyroDeltaplano !!!

 

 


Collisione in volo con un Falco . . .

 

 



. . . un po' di humour . .

 

Topless Tandem


19 Agosto 2009 . . .

 

. . . una data che ha segnato la storia del parapendio, 13 piloti hanno ripetuto l'impresa del 2003 atterrando sul tetto d'Europa, il Monte Bianco ! ! :

 

 

Massif du Mont Blanc, 4200 m à l'Aiguille de Bionnassay, Dôme de Miage. from Stéphane Boulenger on Vimeo.

. . . e le foto del resto del gruppo :

http://www.korteldesign.com/spip/?+Le-team-Kortel-Gin-pose-au-Mont

http://picasaweb.google.fr/korteldesign/MontBlanc#


AeCI - Circolare n. 47/2009 - Rilascio/rinnovo licenze FAI a partire da gennaio 2010

 

E' di seguito riportato il link alla circolare oggetto, pubblicata sul sito internet dell'Ae.C.I.: www.aeci.it/documenti-dettaglio.asp?id=662


La Corte Costituzionale annulla la soppressione delle Comunità montane

 

Con sentenza n. 237, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 29/07/2009, la Corte Costituzionale ha dichiarato che non spetta allo Stato dettare una disciplina di dettaglio ed auto applicativa in materia di Comunità montane.
Pertanto, al mancato riordino delle Comunità montane da parte della Regione Veneto, non poteva conseguire automaticamente la soppressione delle Comunità montane perché non rispondenti a precisi criteri altimetrici.
Ciò significa che è annullata l’automatica soppressione della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane avvenuta nel novembre scorso.
Di conseguenza, nella seduta del 4 agosto 2009 la Giunta Regionale del Veneto ha preso atto che sono venuti meno i compiti affidati ai Commissari straordinari per la ricognizione del patrimonio delle Comunità montane automaticamente soppresse.
I Commissari dovranno ora garantire senza interruzioni il regolare funzionamento degli Enti fino all’insediamento dei nuovi organi comunitari ai sensi della normativa regionale e dei rispettivi Statuti.

Ulteriori info: Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane


. . . Vento Forte . . .

 

. . . il video . . .


GARA SOCIALE VOLO LIBERO PREALPI

 


Incontro tra piloti FIVL e Comando Base Aerea di Aviano (PN): “diffondiamo
insieme la cultura aeronautica”

Inizialmente era mia intenzione redarre un articolo informativo sull’avvenuta visita i primi di novembre in una splendida giornata di sole all’Aeroporto militare “Pagliano e Gori” di Aviano (PN) da parte di un nutrito gruppo di piloti VDS proveniente da vari club del nord Italia, ma viste le osservazioni spontanee giuntemi successivamente, ho ritenuto che a parlarvi ed a informarvi fossero direttamente alcuni dei partecipanti, uno per specialità, un istruttore in attività ed un pilota di cross di altissimo livello.
Colgo l’occasione per ringraziare il Comandante Roberto Sardo, il Maggiore Costantino La Selva , il Comandante della Squadra Caccia Americano e Sandro Colò del Volo Libero Prealpi per aver reso possibile questo incontro che ha avuto un alto indice di gradimento in tutti i piloti intervenuti. In rappresentanza della Federazione erano presenti: Carlo Anzil, Flavio Tebaldi ed io.

Osservazioni di Bruno Brugnolo (Parapendio)

Grazie Gigi per l'opportunità.
Le cose che vorrei esprimere sono tante e cercherò di elencarle in modo organico. (Ma come fare quando argomenti, considerazioni ed impressioni sono tante?)
Vado a cominciar...
* Fantastica l'idea! Cogliere l'occasione di trasformare la sottoscrizione di un documento di interesse locale (attinente alle realtà dei club e alla scuola operativi in zona) in un occasione di incontro di importanza nazionale, vuol dire coinvolgimento a tutti i livelli. Come Federazione(i), costruttori, istruttori e piloti abbiamo partecipato attivamente all'incontro, sottolineando con il nostro interesse e coinvolgimento un alto indice di gradimento per l'iniziativa.

* L'argomento "Sicurezza" ha trovato nuova linfa ed un nuovo veicolo di propagazione nel coinvolgimento tra le istituzioni militari preposte alla gestione di uno spazio aereo (Aviano) e noi, piloti magari della domenica, ma comunque degni a pieno titolo di godere di quel cielo dove siamo in tanti a muoverci. Questo e per me uno dei messaggi più importanti che ho recepito. Il dialogo diventa strumento per raggiungere obbiettivi convergenti in materia di sicurezza. L'idea di Aviazione come ente assolutamente inavvicinabile è stata in me sradicata ed il mio "pensare" in termini aereonautici è uscito arricchito da questo incontro.
* I responsabili militari che ci hanno seguito hanno elargito risposte e spiegazioni in abbondanza. Non hanno tralasciato neanche di affrontare argomenti per loro dolorosi (vedi i riferimenti a incidenti aerei militari e civili...). Questo per sottolineare che anche le autorità militari, uscendo dal loro ambito istituzionale, hanno individuato nella corretta informazione il giusto mezzo per raggiungere sempre migliori livelli di convivenza e sicurezza. La domanda posta dalla platea degli astanti :"Che cos'è un CTR?" indica chiaramente il livello da cui dobbiamo partire per costruire quella cultura aeronautica necessaria per poi iniziare a parlare di argomenti più complessi in tema di sicurezza. La collaborazione con la base di Aviano diventa uno strumento importante per trasmettere, all'allievo come all'istruttore VDS, entusiasmo nell'assorbire concetti che studiati su un libro di testo non sono propriamente coinvolgenti.
* Sarebbe importante inserire come obbligatoria per il conseguimento dell' Attestato VDS una visita ad un centro radar aeroportuale. I concetti di ATZ, CTR e rotte diventano comprensibili in modo diretto quando spiegati di fronte ad un monitor radar, e i pericoli connessi alla navigazione aerea diventano immediatamente tangibili a tutti.
Entrando poi nel tecnico, vado a sottolineare alcuni aspetti che mi hanno letteralmente aperto gli occhi sul traffico aereo...  I jets in volo non ci possono vedere sul radar. L'idea secondo cui i piloti di jets si accorgano di noi a miglia di distanza è un "mito" da sfatare. E comunque, un pilota in volo addestrativo a bassa quota (appunto dentro un CTR), è troppo impegnato nella gestione del mezzo per preoccuparsi d'altro.
* La torre di controllo (quasi) non ci vede sui radar. Ne consegue che non è nelle condizioni di avvisare altri mezzi volanti della nostra presenza.
* I piloti in VFR (volo a vista) dei jets, date le alte velocità, hanno margini ristrettissimi per evitarci, se ci troviamo in rotta di collisione
con loro. Per non parlare poi della turbolenza di scia generata da tali mezzi aerei, che si espande per centinaia di metri ed è intensa e permane a lungo (molto esplicativa è stata l'esperienza personale riportata in proposito dal Comandate Roberto Sardo)
* Nel cielo, e proprio nella fascia di volo a noi assegnata, possono esserci anche altri mezzi : aerei, ULM, elicotteri (anche di elisoccorso) e questi sono maggiormente presenti in quei giorni prefestivi e festivi dove non si effettua normalmente attività militare, ma dove si concentra invece la nostra presenza.
* ATZ e CTR sono zone ad alto traffico aereo. Ciò vuol dire alto tasso di rischio. E' appunto per questo motivo sono zone controllate e a noi interdette.
* Se i trasponders sono attrezzature tecnicamente affascinanti, ma al momento inapplicabili per le nostre attività, non è così per l'argomento radio. Dobbiamo ottenere delle frequenze specifiche per il VDS, da utilizzare in caso di emergenza o di segnalazione di pericolo , o anche a fini addestrativi. Forse l'argomento non è nuovo, ma vale la pene tornare a spingere in questa direzione.
 

Concludo con alcune riflessioni di carattere più generale e con altre richieste/suggerimenti che rivolgo alla FIVL:
* Siamo stati accolti da personale non solo competente, ma anche capace di trasmetterci informazioni in modo accessibile e coinvolgente. Uno splendido esempio di come un' insegnamento profondo possa essere comunicato in modo quasi informale.Segno a mio avviso di intelligenza e capacità.
* La base di Aviano ha aperto una porta. Forse hanno nuove indicazioni su come rapportarsi con i civili. Forse devono cercare di raccogliere consensi proprio da noi civili. In definitiva sono proprio dei civili (i politici) che decidono se e quanto stanziare per i loro programmi. Sono considerazioni secondarie, rispetto all'opportunità che oggi ci viene offerta: la possibilità di entrare in un mondo che fino ad oggi ci era precluso. La possibilità di attingere informazione e conoscenza aeronautica, al fine di elevare i nostri standard di sicurezza nel volo.Varchiamo quella porta, presentiamoci e cominciamo a conoscerci.
* I CTR e gli ATZ sono spazi a noi preclusi. Rispettiamo tale regola e quando andremo a discutere sul ridimensionamento geografico dei CTR, godremo di maggior credito presso i nostri interlocutori.
* Se proprio non possiamo evitare di entrare in un CTR, almeno facciamolo con la perfetta percezione del pericolo che stiamo correndo e
quindi con la massima attenzione.
* Cultura aeronautica è anche inserire nella prossima edizione della mappa italiana della FIVL gli spazi aerei controllati.
* Nelle scuole, e a maggior ragione nelle scuole che operano in zone con presenza o vicinanza di spazi aerei controllati a noi interdetti, si
dovrebbe coinvolgere di più l'allievo sui problemi e i rischi connessi al traffico aereo.
* L'accordo siglato ad Aviano è replicabile anche per altri club in altre zone d'Italia. Approfittiamo della disponibilità che oggi ci si offre.
* Tale accordo, se ho capito bene, in pratica è un NOTAM nominale per ogni socio dei club coinvolti. Gli ospiti sono considerati accompagnati (e informati a dovere) da uno o più soci del club responsabile. Ciò da la responsabilità ai club coinvolti nell'accordo di gestire/controllare la regolare posizione di ogni pilota che si presenti in decollo. Di fatto viene dato al club il potere di gestire i decolli, rifiutando il volo a chi non sia in regola con la normativa. Anche questo mi sembra a tutti gli effetti un nuovo corso...

Nota: Autorizzo alla pubblicazione le impressioni e considerazioni personali sopra esposte. Tale autorizzazione e data esclusivamente a Borsoi Gigi, in qualità di Commissario FIVL per la Sicurezza.


Impressioni e commenti di Gigi Zin (deltaplano) del Flying Club Pordenone

Personalmente mi aspettavo un incontro formale con L’Autorità Aeronautica che ci avrebbe richiamato (con il distacco di chi “ha il coltello dalla parte del manico”) alla rigida osservanza di leggi e regolamenti.  La riunione si è invece svolta in un clima improntato a una serena,
piacevole e oserei dire cameratesca cordialità, senz’altro dovuta anche alla competenza, alla chiarezza espositiva e alla affabile disponibilità dei relatori.
Riassumendo per sommi capi gli argomenti noti e meno noti trattati (salve mie errate interpretazioni) credo di aver capito che:
- Non essendoci più il pericolo di possibili invasioni sovietiche, il nostro confine orientale non è più un confine “caldo” per cui c’è la tendenza da parte dell’AM a declassare spazi aerei prima proibiti. La zona P12 (Papa 12) è già stata soppressa.
- Sussiste invece ad Aviano la zona ATZ (Aerodrome Traffic Zone) con i suoi 5 chilometri di raggio all’interno dei quali nessun “ordigno” volante, non autorizzato, può entrare.
- Entro la zona ATZ il controllo dello spazio aereo viene effettuato da radar e torre di controllo, non da una certa quota ma addirittura dal ground ( Above Ground Level = dal suolo).
- L’Italia è divisa in spazi aerei controllati soggetti all’ATC (Controllo Traffico Aereo) suddivisi in 7 classi, contraddistinte da lettere alfabetiche, dalla lettera A (dove c’è il massimo di restrizioni ) alla lettera G ( dove le restrizioni sono minime).
- Oltre a noi, delta e para, volano normalmente a vista (VFR = Visual Flight Rules) anche gli ultraleggeri, gli aerei da turismo dell’ AECI (Aero Club d’Italia) non che gli elicotteri di Carabinieri, Polizia, GdF , Vigili del Fuoco, 118 e le eliambulanze.
- Gli aerei militari, invece, praticano il volo strumentale (IFR = Instrumental Flight Rules); però, durante voli di addestramento a bassa quota o in fase di atterraggio, volano anch’essi a vista. Ma il pilota deve anche dare un’occhiata alla cartina, alla complessa strumentazione di bordo, agli obiettivi od ostacoli al suolo, alla pista di atterraggio ecc.; ponendo che stia volando ad una velocità media di 300 nodi che corrispondono a circa 556 Km/ora, ossia circa 156 metri/secondo, con un’occhiatina di 3 secondi divora uno spazio di mezzo chilometro. Quindi è estremamente rischioso (e aggiungerei: irresponsabile) avventurarsi nel loro spazio aereo.
- Per quanto riguarda la Base Aerea di Aviano, il CTR (Controllo Radar) copre una fascia lunga circa 80 Km da Feltre - Istrana fino a Osoppo e dalla pedemontana fino al mare. I deltaplani vengono rilevati dal radar solo in particolari condizioni; ad esempio quando siamo in virata ed esponiamo così maggiormente la nostra “ferramenta” alle onde del radar stesso.
- Per le manovre di atterraggio gli aerei possono occupare una fascia a trapezio con base minore di 4,5 miglia (8,34 km) sulla testata della pista e con base maggiore di 5,5 miglia ( 10,2 Km) all’altezza di Sacile. Però uno sconfinamento di un miglio (e anche più) è sempre possibile.
- La base di Aviano intrattiene attualmente rapporti di collaborazione con una quindicina di associazioni di volo da diporto e sportivo nella regione di competenza e si dice disposta, entro i limiti previsti dalle vigenti normative e fatte salve le priorità di carattere militare, a dare la massima disponibilità per gare, manifestazioni ecc.

Anche se nel passato alcuni incoscienti deltaplanisti e parapendisti “forestieri” ( non si sa quanto inconsapevoli) sono atterrati nelle immediate vicinanze della base aerea, provocando l’allarme e la momentanea sospensione al traffico aereo militare, tutto sommato il nostro responsabile comportamento ci ha finora consentito una pacifica convivenza con la base. Convivenza che, come auspicato da alcuni, potrebbe essere ancora migliorata riunendo i vari club locali in una sorta di “federazione”(pur mantenendo ciascun club la propria identità); in questo modo un unico interlocutore responsabile potrebbe intrattenere un nuovo rapporto con la base di Aviano, dimostrando ad essa che i delta e para del Pordenonese non sono più un coacervo di piccoli e piccolissimi greggi sparpagliati, ma un unico sodalizio al quale potranno essere fatte concessioni meno restrittive di quelle attuali.
Un’ultima considerazione: da qualche tempo la nostra zona viene, frequentata da piloti delta e para provenienti da paesi dell’Est. Non è da escludere che costoro, ignoranti dei divieti e delle limitazioni vigenti, possano provocarci delle grane con la Base Aerea. Bisognerebbe preparare degli avvisi multilingue ( anche in ungherese e ceco) da affiggere nelle nostre bacheche e nei vari punti di decollo, in modo da informarli di queste limitazioni e invitarli a rispettarle.


Impressioni e commenti di Diego Cecchetto (Paramotor)

L'incontro era rivolto ai fruitori degli spazi autorizzati all'interno degli spazi aerei controllati (che vi ricordo sono ottenibili con richiesta di un NOTAM), in particolare quello di Aviano, perchè logicamente è quello di competenza del Comando che ci ha invitati.
Per Aviano vi sono 2 spazi specifici per il volo libero di cui uno, grazie ad una recente modifica è volabile tutta la settimana, e in più aviosuperfici e campi di volo per un totale di 14 aree autorizzate. L'iniziativa e' stata promossa dal Comando base aerea di Aviano presso
Aeroporto "Pagliano & Gori" , che intrattiene ottimi rapporti con i club di volo locali.
Il comandante della base Roberto Sardo è anche pilota di aliante, presente il maggiore Tino La Selva responsabile per la sicurezza.
Essi ci hanno assicurato che faranno il possibile per divulgare nel loro ambiente il risultato di questo incontro ed eventualmente aiuteranno altre direzioni di spazio aereo ad organizzare altri incontri in Italia.
L'incontro è stato organizzato benissimo, segno del loro interesse nel fare veramente bene il loro lavoro che è si quello di fare i militari, ma specialmente di organizzare e fare rispettare tutto quello che riguarda la sicurezza aerea.
Abbiamo trovato persone, molto competenti e, probabilmente anche grazie anche alla loro giovane età, straordinariamente disponibili. Chissà perché, mi aspettavo di trovare un gruppo di graduati prossimi alla pensione.
Quando dico disponibili intendo gente veramente gradevole, rispettosissimi delle nostre esigenze, appassionata di volo, non solo quello militare e pronta a rispondere ad ogni domanda anche stupida vista la nostra ignoranza dei loro problemi.
Hanno molto insistito sulla necessità di rispettare perfettamente i limiti delle aree autorizzate, l'altezza , ma specialmente i confini orizzontali, insistendo molto non sui danni che loro potrebbero provocare a noi, ma specialmente su quelli che noi potremmo provocare a loro. Un semplice sconfinamento di poche centinaia di metri potrebbe impedire il corretto circuito di avvicinamento con conseguenze molto gravi per un aereo militare che normalmente torna da una missione col carburante al limite.

Sono anche emersi dei particolari molto importanti, per noi che ci nutriamo sempre di notizie "per sentito dire".
-Ad esempio dimentichiamoci una volta per tutte di dare per scontato che un aereo militare ci veda facilmente, e specialmente non ci vede con il suo radar e spesso non ci vede nemmeno il controllo di traffico Aereo !
- sottolineando il fatto che dove possiamo volare normalmente (zone non controllate) c'è anche altro traffico di molti tipi, aeroclub elicotteri di controllo e soccorso e militare, si viene a creare una condizione curiosa, negli spazi aerei controllati all'interno della zona dove è stata autorizzata la attività VDS, il rischi di collisione con mezzi diversi non c'è ! perchè tutti i mezzi che entrano nello spazio controllato vengono monitorati e guidati fuori dalla zona riservata !
- c'è una tendenza a ridurre gli spazi aerei controllati ad aree più ristrette e con forme a "fungo" che permettono l'attività del volo vds ai loro margini (ad esempio quando ho cominciato a volare io la mia casa era all'interno della zona classificata Prohibited fino al suolo, adesso c'è un CTR che comincia da 1500 piedi in su), buona notizia per molte zone di volo, ma è più difficile leggere correttamente le cartine aeronautiche. La ragione di questa disponibilità ? La copertura totale era necessaria nei tempi della guerra fredda, ma inutile e
troppo difficile da gestire adesso. I militari sono disponibili, sembra non altrettanto gli enti di traffico civile.
- per come la penso io i militari sono ben coscienti che la nostra è una legge anomala, praticamente in tutto il mondo ci sono dei limiti MINIMI di quota per il vds, specialmente quello a motore, e non si opporranno a una revisione di questi limiti, ma purtroppo questo paradossalmente potrebbe renderci le cose più difficili, perchè specialmente il nostro Nord Italia il traffico è fitto ed i rischi aumentano in modo sproporzionato rispetto alla qualità della nostra attuale preparazione.
- Speriamo di non fare la fine dei piloti di paramotor tedeschi che DEVONO volare con radio E LICENZA aeronautica.

ah dimenticavo , NON ci hanno fatto fare il giretto con l'F16, ma l'abbiamo studiato così bene che siamo pronti per una replica in scala!
 


Le impressioni di Manuele Dondi e Martina Fornasiero

L’esperienza alla Base di Aviano è stata molto interessante e formativa sotto più punti di vista, la giornata si è sviluppata in tre parti principali:
-descrizione approfondita degli spazi aerei.
-Visita ad un F16
-Visita alla sala radar, con spiegazione delle mansioni degli esperti e della strumentazione.

Appena arrivati si è aperto subito un dialogo amichevole con il pubblico. Tecnicamente, è stata una conferma di quanto sarebbe effettivamente necessario sapere per “tutti i piloti VDS”.
Un particolare che ho particolarmente gradito è stata la capacità dei vari relatori, nel rivolgersi verso noi “pulcini” senza giudicarci, portandoci per mano, e dimostrando da subito un rapporto amichevole. Anche nella descrizione delle sanzioni previste in caso di invasione degli spazi aerei controllati , si sono limitati a farci comprendere i rischi in cui possiamo e possono incorrere ed i vari effetti legali che ne potrebbero scaturire.
Il paragone calzante è stato l’esempio del semaforo rosso. Fino che non succede nulla, di fatto si prende una multa e vengono tolti dei punti, ma se succede per es. che la torre si trovi costretta a dirottare verso un’altra base un apparecchio in missione (a corto di combustibile), oltre alla multa, si paga anche il recupero… troppo salato per le nostre tasche (35 litri al minuto di consumo e la squadra di recupero). Se poi la nostra infrazione dovesse causare una sfiorata collisione, o una collisione, le sanzioni potrebbero diventare penali, fino a tentata strage.
La seconda parte della visita si è svolta nell’ hangar con un caccia” F 16”. la prima cosa che mi viene in mente è: “ che macchina! “, la seconda è l’intervista che Martina ha fatto al Comandante dei Top Gun americani , una esplorazione nei valori e in come costruiscono un’efficace automatismo nei molteplici aspetti del pilotaggio strumentale (e contemporaneamente a vista durante i conflitti). Come gestiscono le fortissime responsabilità e lo stress emotivo, soprattutto nei combattimenti, in cui devono portare a termine una missione dove è in gioco la propria vita e quella degli altri.
Infine in sala radar ci siamo potuti immedesimare veramente nel ruolo di chi dirige il traffico nel CTR, comprendendo ancor meglio quanto sia complessa la macchia organizzativa di controllo, e quante siano le responsabilità e le variabili da gestire contemporaneamente.
E’ stato notevole osservare i relatori e tutte le persone incontrate nella base, come gestivano la comunicazione ad un altissimo livello qualitativo e di sensibilità. Sapevano ascoltare e proporre risposte chiare ed esaurienti, sempre con tono amichevole e disponibile.
Noi lo abbiamo vissuto soprattutto come un insegnamento umano.
 


Impressioni di Fabio Loro (Istruttore)

L'incontro è stato molto interessante, soprattutto perchè abbiamo avuto modo di vedere l'altro lato della medaglia, ossia come i nostri “fratellini” vivono il "problema convivenza". Devo dire che è stata una piacevole sorpresa apprendere che la loro unica preoccupazione è risolverlo con reciproca soddisfazione e non, come a volte si paventa, con l'imposizione di regole e divieti. Sentire il Comandante e i vari relatori parlare con tanta passione del loro lavoro e dei vari aspetti del problema spazi aerei me li ha fatti sentire davvero vicini per il comune amore del volo, malgrado le ovvie differenze di approccio. Me li aspettavo più "asettici e robotici" se così vogliamo dire, e invece ho scoperto persone affabili con cui è piacevole discutere e che sono aperte a ogni proposta costruttiva, senza preconcetti.
Al di là delle nozioni tecniche e procedurali che sono state fornite, per forza di cose limitate all'area di Aviano, l'incontro è stato importante perchè ha gettato un ponte tra le due realtà. Mi auguro che tali incontri possano essere replicati in altre parti d'Italia per informare altri addetti ai lavori ma spero soprattutto che da questo primo contatto nascano altre iniziative, perché tutti i piloti di volo libero possano sfruttare almeno una minima parte delle enormi capacità in possesso della nostra Aeronautica Militare.


La storia, in breve, dell’Aeroporto di Aviano

L’Aeroporto “Pagliano e Gori” è nato nel gennaio del 1911, quando l’area in cui si trova attualmente venne ceduta al Comando Battaglione Specialisti del Genio, dal Comune di Aviano con atto firmato nel Municipio di Rovereto In Piano. La prima ad operare sul campo fu la Scuola Militare d’Aviazione. Qui vennero addestrati i piloti che parteciparono alle prime azioni belliche della storia durante la guerra di Libia nell’ottobre del 1911.
Nel 1920 Gabriele D’Annunzio fece intitolare l’Aeroporto di Aviano al Cap. Maurizio Pagliano ed al Ten. Luigi Gori, eroici protagonisti di azioni belliche nella guerra del 1915-1918, del volo propagandistico su Vienna del settembre 1917 ed abbattuti il 30 dicembre 1917 sulla linea del Piave. Nel 1924 gli Ufficiali dell’Accademia del Corso Aquila 1° della neo costituita Aeronautica Militare (28 marzo 1923) conseguirono il brevetto presso la Scuola di Volo di Aviano. Durante il secondo Conflitto Mondiale la medesima, continuò ad addestrare piloti italiani anche per il passaggio di questi sul velivolo tedesco BF109.
Negli anni successivi la 2° Guerra Mondiale, l’Aeroporto ospitò la 51° Aerobrigata dell’A.M ed il Reggimento Carri Ariete dell’E.I.
Dal Natale del 1954 l’Aeroporto divenne sede dei reparti della U.S Air Force.
L’Aeroporto di Aviano, divenuto di primaria importanza strategica con l’insediamento nel 1994 del 31° F.W. USAF, ha avuto un ruolo molto importante in tutte le operazioni belliche recenti nell’area balcanica.

Q
uesta iniziativa, la prima nel suo genere in Italia, e’ stata promossa dal Comando base aerea Aviano e dalle Associazioni Sportive  Volo Libero Prealpi e Littlewings.


Lo Show delle nuvole

Qualche tempo fa un decisamente eccentrico signore inglese, Gavin Pretor-Pinney, ha lanciato un club di estimatori delle nubi e un sito pieno di immagini delle formazioni nuvolose più grandi, più belle, più insolite di tutto il pianeta, allo scopo specifico di contrastare - dice - la "dittatura del cieloazzurro pensiero": ebbene, il suo www.cloudappreciationsociety.org viene visitato da sette milioni di persone al mese ed è stato appena nominato il sito "più originale e meraviglioso" di Internet in un sondaggio del motore di ricerca Yahoo.


Cu . . . muli oppure . . . . . . ???????

Quando ho visto per la prima volta le foto di Jorn Olsen mi son detto "accipicchia, che fotomontaggio", alcune addirittura sembrano un pò osè. Di cosa si tratta? Dei rarissimi e spettacolari MAMMATUS CLOUDS

Per i "volatili" temerari: se li vedete, lasciate perdere poichè si formano per la discesa di correnti fredde turbolente al bordo del Cumulonembo.

A proposito, Jorn è anche uno dei cosiddetti "cacciatori di tornado", vi consiglio di dare un'occhiata anche alle sue ultime foto scattate quest'estate . . . .


Torna a trovarci !!