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<<La struttura formale ha in sé  la tendenza a un proprio completamento e fa violenza al suo contenuto; questo a sua volta pesa, col gravame dei significati che esso attinge in altri campi e sforza in altro senso la struttura  formale. L’equilibrio dell’opera d’arte viva è così estremamente complesso e mobile , infinitamente vario di sensi e di sviluppi.>> 
<<Ciò che l’arte contemporanea cerca è la poeticità della nostra vita , di questa vita che è ancora in tumulto e di cui l’arte sola può creare la coscienza giovane e sana.>> 
<<Anche la contemplazione artistica è ben lungi dal risolversi in un immediato e semplice atto di partecipazione simpatetica che la riflessione poi chiarisca nel giudizio valutativo. Quanto più profonda essa si fa , tanto più si differenzia : essa penetra nella complessità dell’opera d’arte per innumerevoli direzioni e a ciascuna di queste corrisponde un alone di emotività personale che tende a diffondersi , mentre d’altra parte ad esso reagisce la coscienza e l’apprezzamento della struttura estetico-formale dell’opera e dei suoi problemi stilistici e tecnici , d’onde si leva lo sforzo di una comprensione unitaria che esprime per noi l’equilibrio di quella realtà d’arte .>> 
 
[da “I problemi di una estetica filosofica” di A.Banfi] 
 
<<Lo stile è (.....) un meccanismo mnemonico. (...) 
E' la percezione delle ripetizioni che rende intellegibile un'opera d'arte. (....) 
I meccanismi stilistici sono anche tecniche di "fuga".I particolari più potenti di un'opera d'arte sono, spesso, i suoi silenzi. (....) 
Ma il fatto che un'opera d'arte sia più interessante di un'altra non dipende dal maggior numero di cose cui le decisioni stilistiche di quell'opera ci permettono di prestare attenzione,bensì dall'intensità, dall'autorità e dalla saggezza di quella attenzione, per quanto limitato possa esserne l'obiettivo.>> 
 
[da "Contro l'interpretazione" di S.Sontag]