Genealogia di 
tutti i Lepore
 nati a Gemona del Friuli
dal 1300 ad oggi

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Genealogia dei Lepore
a Gemona del Friuli 

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.....Lei voleva conoscere la vita reale dei suoi antenati, non una favola o un racconto biblico. Sara Luce, sorridendo, le spiegò che quel passato era una continua invenzione, che ogni personaggio del suo albero genealogico poteva essere paragonato a una pietra che col passare degli anni e di storia in storia andava innalzandosi fino a giungere in cielo a brillare come un astro dalla luce più dolce dello zucchero. "Tutti i tuoi parenti, figlia mia, alla fine dei tempi si saranno tramutati in campioni, eroi, geni e santi. Tratta i tuoi antenati come se fossero degli scrigni, e di giorno in giorno deposita in essi il tesoro della tua fervida immaginazione."
da: "Quando Teresa si arrabbiò con Dio" di Alejandro Jodorowsky (Feltrinelli, 2005)














UN ALTRO ALBERO GENEALOGICO

Dal libro della Genesi,5

"Questo è il libro della genealogia di Adamo.

Quando Dio creò l'uomo, lo fece a somiglianza di Dio; maschio e femmina li creò, li benedisse e li chiamò uomini quando furono creati.

Adamo aveva centotrenta anni quando generò a sua immagine, a sua somiglianza, un figlio e lo chiamò Set. Dopo aver generato Set, Adamo visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie.
L'intera vita di Adamo fu di novecentotrenta anni; poi morì."


Poi passò molto tempo...

"Enoch aveva sessantacinque anni quando generò Matusalemme.
Enoch camminò con Dio; dopo aver generato Matusalemme, visse ancora per trecento anni e generò figli e figlie.
L'intera vita di Enoch fu di trecentosessantacinque anni.
Poi Enoch cammino con Dio e non fu più perché Dio l'aveva preso.

Matusalemme aveva centottantasette anni quando generò Lamech; Matusalemme, dopo aver generato Lamech, visse ancora settecentottantadue anni e generò figli e figlie.
L'intera vita di Matusalemme fu di novecentosessantanove anni; poi morì.

Lamech aveva centottantadue anni quando generò un figlio e lo chiamò Noè, dicendo: «Costui ci consolerà del nostro lavoro e della fatica delle nostre mani, a causa del suolo che il Signore ha maledetto». Lamech, dopo aver generato Noè, visse ancora cinquecentonovantacinque anni e generò figli e figlie. L'intera vita di Lamech fu di settecentosettantasette anni; poi morì. Noè aveva cinquecento anni quando generò Sem, Cam e Iafet."


Poi passò ancora molto tempo... e il tempo cambiò significato, e le generazioni si susseguirono o si estinsero nei secoli senza logica e senza nomi, finché un giorno qualsiasi, circa a metà (per logica siamo sempre a metà!) tra l'inizio e la fine del mondo, quando i tempi erano maturi...

Intorno al 1270 nasceva in Lombardia, tra Como e Monza, un certo Venturinus.
Lui era Guelfo e poichè a Milano ebbero il sopravvento i Visconti che erano Ghibellini, preferì seguire, verso il 1291, i numerosi Guelfi che in quel periodo si trasferirono in Friuli al seguito del Patriarca Raimondo della Torre che naturalmente era Guelfo. Questi Lombardi ebbero perfino l'idea di costruire una nuova Milano nella pianura di Gemona. Ma la Storia non era dalla loro parte.

Venturinus, intorno al 1300, ebbe vari figli e uno di essi lo chiamò Petrus. Anche questo provò, assieme a Mainardus a rilanciare l'idea di fondare una Nuova Milano al posto di Gemona, ma nonostante l'appoggio del Patriarca Nicolò, non ci riuscì. Gli emigranti non hanno quasi mai ragione nella nuova terra che li ospita.
Resta comunque il personaggio più famoso di tutta la dinastia.

Anche Petrus ebbe un figlio e lo chiamo Venturinus. Era circa il 1320. Anche lui come tanti, non lasciò tracce nella Storia.

E Venturinus fra il 1340 e il 1350 ebbe figli e li chiamò Articus, Vilelmus, Jacutius, Feus e Venturinus. Quest'ultimo era cappellaio ed ebbe il soprannome di LYEUR (Lepre), ma forse il soprannome già indicava tutta quella Famiglia.

Conosciamo i figli di Jacutius: Vilelmus nel 1383 e Appollonia nel 1390.
Di Venturinus invece sappiamo solo che nel 1373 sposò Betta figlia di Cuminuzza detta la Torricella, del fu Vuarentussio da Gemona, e che nel 1400 fu Padrino di Iacobus figlio di Nicolaus nipote di Carbone.
Un altro figlio di Jacutius sposò Donna Gisluta, e non sappiamo altro.

Qui, per ora, perdiamo il filo delle discendenze. Siamo intorno al 1400. La Storia non è mai lineare. Richiede sempre un pò di fantasia per andare avanti, almeno fino a quando qualcuno non scopre qualche altro documento o traccia, a riempire i buchi.

Abbiamo memoria e non possiamo non ricordare:
nel 1443: Jacoma figlia di Venturinus madrina di battesimo di Biasiola figli di Daniel Seraphini;
Jacobus figlio di Venturinus padrino di battesimo di Helena Pascuttini;
Venturinus padrino di battesimo di Leonardus figlio di Daniel figlio di Nicolò de Brayda;
e, nel 1444: Francischina moglie di Venturinus barbiere, madrina di battesimo di Helena figlia di Antonius, figlio di Ferandus.
Da queste notizie ricostruiamo una discendanza da Venturinus e Betta: ebbero due figli: Jacobus e Jacoma.

E anche Jacobus ebbe un figlio e lo chiamò Venturinus.

Intorno al 1440 nasceva a Gemona Culau (Nicolò) de Leur forse figlio di Venturinus.
Culau (Nicolò) ha avuto almeno un figlio: Francesco de Culau del Gleur. Aveva altri figli o nipoti : Giorgio Leporis,  e Paulus Leporis. I loro cognomi dipendevano dal Cameraro che annnotava gli eventi: se conosceva il latino, scriveva "Leporis", poi "à Lepore",  altrimenti scriveva "del Gleur" , poi "del Glieur" , poi "Leur", poi "Leuro", poi ancora "Jeur" , e infine "Lepore".

Nel 1490 nacque Sebastianus a Leporis  Non sappiamo nulla di lui, ma ebbe molti figli e li chiamò Leonardo, Costantino, Simone, Maria, Maria, Giovannina, Giovanni e Giovanna.

Nel 1520 nacque Baptista à Lepore e da Natalia ebbe 5 figli: Giovanni, Girolamo, Girolama, Giovanni, Giovanni. Visse 86 anni e poi se ne andò con Dio.

E Heironimus filius Baptista a Lepore sposò Menia filia magistri Fabri Ferrarii d'Aloio il 22 febbraio del 1592 ed ebbero quattro figli: Natale, Sbida, Giovanni Valentino e Giovanni Battista. Visse la sua vita e poi morì a 74 anni.

Joannes Baptista filius Hieronimi a Lepore et Menica nacque nel 1595  e sposò Domitilla filia ser Marci Antonii de Augustinis e generarono Domenica, Pietro, Pietro, Pietro, Antonia, Girolamo, Pietro, Orazio e Antonia. Visse 80 anni nel Signore e poi morì.

Petrus Valentinus nato nel 1619, sposò  Anna Aura filiam quondam ser Ludovici ed ebbe sette figli: Valentino, Giovanni, Giovanni, Giovanni, Giorgio e Giovanni. Molti figli morivano appena nati. Pietro visse 50 anni e cultro vulneratus immediate obiit (ferito con un coltello, morì immediatamente).

Valentinus Ludovicus filius legiptimus et naturalis Petri à Lepore et Anne  Aura era nato nel 1645 e a 39 anni sposò Maddalena Giusti. Generò Domenica, Domenica Elena, Pietro, Giovannina, Pietro, . Visse i suoi giorni anni e poi non ci fu più perchè Dio lo aveva preso.

Petrus Antonius filius l.n. Valentini Lepori, et Magdalena Jacote era nato nel  1689. Sposò Elena Calderini che generò Antonia, Valentino, Giacomo, poi ancora Giacomo, Pietro, Giovanni e ancora Giovanni, Poi la moglie morì. Si risposò con Lucrezia Artico ed ebbe altri figli che chiamò Valentino, Giovanni, Pietro, Margherita e Andrea . Visse 55 anni e poi camminò con Dio.

Valentinus Joannes fil. leg. et nat. Antonii à Lepore q. Valentini, et Lucretie Artiche, sposò Anna Calderini ed ebbero molti figli: Antonio, Lucrezia, Antonia, Francesco, Giacomo, Anna, Giovanni, e Maddalena. Visse i suoi anni e poi morì con Dio.

Joannes Jacobus fil. l.n. Valentini à Lepore, et Anne Calderine, era di sicuro della famiglia dei Barbins ed era nato nel 1767. Sposò Leonarda Lucrezia Venturini ed ebbero 5 figli: Pietro, Valentino, Anna, Natalia e Margherita. Poi Giovanni camminò con Dio e non fu più perché Dio l'aveva preso.

Petrus Jo:Bapta fil. l. et n. Joannis fil. Valentini Lepore, et Leonarde Venturine nacque nel 1795 e sposò Orsola Gubiani il 23 marzo del 1818. In tutto generarono 9 figli: Maria, Natalina, Pietro, Maddalena, Valentino, Antonio, Francesco e poi un altro Francesco perchè il primo era morto, e poi Giovanni.
L'intera vita di Pietro fu di 81 anni e poi morì.

Francesco, nato nel 1827, sposò Marianna Tuti. Ebbero 11 figli: Orsola, Francesco, Pietro, Luigi, Maria, Giovanna, Rosa, Leonardo, Rosa Giacoma, Luigi e Antonio. Tre morirono subito, gli altri si sposarono ed ebbero figli e figlie.
Francesco visse a lungo nel timore di Dio e morì carico di giorni e di responsabilità, nel 1912, a 85 anni.

Pietro era nato nel 1853, sposò Anna Lepore ed ebbe 7 figli: Marianna, Giuseppe, che morì in Guerra nel 1917, Francesco, che morì in seguito alle ferite riportate in Guerra nel 1918,  Vittorio, Pietro, che morì a un anno, Enrico, che morì in Guerra nel 1916, e Onorio. Pietro camminò con Dio e poi non fu più perchè Dio lo aveva preso.
Morì giovane a 39 anni.

Vittorio Barbin nacque nel 1887, sposò Isabella Venturini e aveva 31 anni quando generò un figlio e lo chiamò Enrico. Aveva già avuto due figlie, ma erano morte di scarlattina, prima della Grande Guerra. Poi ebbe altri 4 figli: Pietro, Giuseppe, Armida e Anna.
Pietro e Giuseppe morirono durante la Seconda Guerra Mondiale. Forse visse sempre in credito con la vita che non gli fu benevola e morì lavorando.
L'intera vita di Vittorio fu di 76 anni e poi morì.

Enrico sposò Maria (Mariute la Moore) e a 29 anni ebbe un figlio e lo chiamò Vittorino come il nonno. Poi ebbe altri figli: Isabella, Sergio, Pierino, Aprio e Paolo. Visse ancora molti anni nel timore di Dio e poi morì carico di giorni e di fatica, ma contento.
L'intera vita di Enrico fu di 81 anni.

Anche i figli di Enrico si sono sposati e hanno avuto figli e figlie:
Raffaele, Emanuele, Oscar, Federico, Emiliano, Alessandra, Erica, Paola, Valentina e Matteo.
E così arriviamo al 2000.

Dei vivi è meglio non parlare.
La storia, forse, sarà raccontata da altri!