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Breve storia
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originali
nell'archivio parrocchiale di Gemona del Friuli |
Ci fu un tempo, vicino a questa Chiesa, un Monastero di Monache
dell'Ordine di S. Benedetto, che erano sottoposte al Parroco del di
cui consenso dovevano tener conto nella elezione della Badessa, come risultava
da una iscrizione dell'anno 1394.
I benefici seguenti
sono fuori dalle mura
Tuttavia questo Monastero fu soppresso nell'anno 1432,
e la Chiesa fu retta da un Sacerdote nominato dal Parroco e presentato
dalla Magnifica Comunità.
Nell'anno 1487, con l'autorità di un decreto
Patriarcale, nel luogo dove materialmente si trovava il Monastero, fu
istituito un Zoicomio, ovvero un Ospedale per i contagiati dalla peste,
come confermò il Patriarca Nicolò Donato nel 1497. A questo Ospedale
presiedeva un Cappellano, nominato nel modo sopra descritto.
Tuttavia nell'anno 1525, dopo che il Rettore era stato soppresso dal
Papa Clemente VII, la Chiesa e il suo reddito furono uniti alla Fabbriceria
della Chiesa Maggiore.
Ora la Chiesa è consacrata come appare dai segni delle Croci
dipinte sulle pareti interne.
Ma non c'è alcun documento che comprovi questa consacrazione,
nè viene ricordato un Anniversario della sua Dedicazione.
In questa Chiesa vi è un unico altare, abbastanza ampio, ed è
consacrato.
Ha un Cimitero il cui uso è riservato ai defunti nei periodi
di contagio.
Nel giorno di S. Biagio e nella terza Feria delle Rogazioni, uno dei
Cappellani della Chiesa Maggiore vi canta una Messa, e interviene
anche l'Arciprete e gli altri Cappellani.
E lì nella stessa Processione delle Rogazioni, viene fatta una sosta
e data l'Assoluzione ai defunti di quel Cimitero.