I Romani privilegiavano gli spettacoli gladiatori e le venazione (venationes) che si svolgevano negli anfiteatri. Inizialmente tali tipi di divertimento venivano rappresentati nel circo oppure nelle pubbliche piazze dove erano sistemate apposite palizzate e gradinate di legno. L' anfiteatro era coperto da un complesso sistema di teli ancorati a pali, il velario, che serviva per difendere gli spettatori dalle intemperie o dal sole. L'arena aveva una superfice di 3600 MQ.ed era circondata da una rete metallica di protezione. Al di sotto erano sistemate gabbie, corridoi, piani inclinati e montacarichi che servivano per portare in superficie le belve utilizzate nello spettacolo.
I gladiatori erano riconoscibili dall' armatura come un mirmillione eun trace. Il mirmillione portava un' armatura di tipo gallico: elmo con l' effigie di un pesce e schudo quadrato; il trace, invece, portava un' armatura di tipo tracio: coltello con lama ricurva e punta acuta, e piccolo scudo convesso di forma quadrata. L' atroce spettacolo offerto dai gladiatori mandava in visibiglio le folle romane. Prima del combattimento si accertava che le armi fossero micidiali, perchè il pubblico pretendeva che i combattimenti potessero uccidersi davvero reciprocamente. Poi i gladiatori, per scaldare i muscoli e per eccitare le passioni degli spettatori, iniziavano la lotta con armi finte e inoffensive. L'autentico duello veniva quindi annunciato da uno squilo di tomba e i " tifosi "lo seguivano con urla d'incitamento. Il gladiatore sconfitto poteva tentare di salvarsi soltanto chiedendo la grazia al sovrano e comunque all' organizzatore dei giochi, e questi, in generale, la concedeva o la negavaa seconda degli umori del pubblico: se volgeva il pollice verso l'alto, la grazia era concessa; se lo volgeva verso il basso il vincitore tagliava la gola al compagno sconfitto.