L'ARCO DI AUGUSTO

DI SUSA (TORINO)

 

disegno di Valentina

 

disegno di Samuel

Ecco l’arco di Augusto: guardate la forma, è una delle caratteristiche tipiche delle costruzioni dei Romani, serviva a rendere degli edifici, delle costruzioni molto più resistenti e spesso era inserito nei muri delle case, quando bisognava costruire delle case molto alte. Questo arco si chiama, come avete letto, Arco di Augusto: re Cozio, come suo padre, aveva fatto di nuovo amicizia con i Romani, fa la pace, una pace ufficiale, con Augusto.
Augusto stipula con un trattato un accordo di pace nel 12 a.C. e a ricordo di questa pace, che era importantissima, perché permetteva a queste tribù celtiche capeggiate da re Cozio di avere l’autonomia nel loro territorio, quindi di governarsi e di continuare a mantenere il nome di “regno di Cozio”. Questo è molto importante, perché tutti gli altri popoli venivano inseriti nell’Impero Romano, venivano molto spesso presi, davano loro terreni da un altra parte, li spostavano, mettevano dei Romani che venivano da lontano nella zona e si perdevano completamente l’identità e le caratteristiche del territorio. Invece quest’accordo viene fatto così favorevole per i Celti, che viene sancito, reso evidente dalla costruzione di questo arco sotto il quale passava la strada.Questo arco è costruito di marmo, è un marmo che si trova alle cave di Foresto, che è qui nella Val di Susa. Ma perché ci sono i buchi? Questi buchi li hanno fatti nel Medioevo. I blocchi di marmo erano tenuti insieme da ganci fatti di bronzo, che c’erano all’interno, per tenerli insieme, perché non crollasse. Quando se ne sono accorti, nel Medioevo avevano bisogno di questo metallo che era piuttosto prezioso, sono andati a toglierli: hanno tolto quelli che si vedevano fuori e poi facevano il buco all’interno per tirar fuori anche quelle che c’erano dentro. Per fortuna non erano indispensabili, perché non è crollato.
E poi guardate anche lassù in cima: ci sono dei segni, delle scritte, però si fa fatica a capirle perché anche le lettere della scritta che sta lassù erano di bronzo e quando hanno tolto i ganci che c’erano dentro, hanno tolto anche tutte le lettere di bronzo che c’erano lassù. Per fortuna, quando hanno costruito questo arco, avevano inciso il marmo perché la lettera di marmo stesse bene al suo posto e quindi in base al segno scolpito riusciamo ancora a leggere cosa c’è scritto su questa iscrizione e a capire tutto quello che osserveremo.

disegno di Eleonora

C’è un altare con delle cose appese,poi di fianco ci sono degli altri personaggi tra cui uno è re Cozio e l’altro, qualcuno dice Augusto, qualcuno dice invece sia un luogotenente di Augusto, perché Augusto aveva altro da fare che venire a Susa a fare il patto ed aveva mandato un suo incaricato. E poi guardate a sinistra e a destra dei primi personaggi, non vedete degli animali? In fondo ci sono i cavalli, ma prima c’è una muccona grossa grossa a sinistra e a destra c’è un maiale gigante, più simile a un cinghiale. E più in là c’è un ariete. Sapete come si chiamava la cerimonia che si faceva per il patto? SU(maiale)OVE(ariete) TAUR(toro)ILIA (con sacrificio): cerimonia che prevedeva il sacrificio del maiale, del toro e dell’ariete e noi vediamo tutti questi animali che stanno andando all’altare per essere sacrificati per questa alleanza.
Vedete sulla destra dell’altare: ci sono dei personaggi che hanno in mano dei lunghi rotoli. può darsi che questi siano i rappresentanti delle tribù di cui re Cozio era capo che vanno con i loro rotoli con tutte le scritte della loro tribù, con l’elenco delle loro popolazioni.
Guardate a sinistra: ci sono dei personaggi con delle trombe, stanno suonando, perché c’è tutta una grande manifestazione.

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