a) 1420 gennaio 7, domenica, Viterbo.

    Giacomo di Angeluccio (Gozzalini), vescovo di Viterbo e Tuscania, costituisce un beneficio, legato all'altare della cappella

    di S. Angelo nella chiesa della Trinità (segue l'elenco minuzioso dei beni immobili, situati nel territorio di Viterbo, e costituenti

    il beneficio stesso). L'atto è rogato nella cappella suddetta (segue l'elenco dei testimoni).

b) 1423 gennaio 17 (domenica), Viterbo.

    Ratifica dell'atto precedente da parte del Capitolo degli Agostiniani della chiesa della Trinità di Viterbo. L'atto è rogato nella

    sagrestia della chiesa della Trinità (segue l'elenco dei testimoni). Tutti e due gli atti sono rogati dal Notaio del fu Ser

    Fazio di Marozio Nuti da Viterbo.

Originali, presso l'archivio storico comunale di Orte, pergamene sciolte, perg. n. 4,  mm. 510 (202) x 473 (468). Inedita.

Molto rovinata, per cui riesce difficoltosa l'interpretazione. Utilizzata come copertina del libro dei danni dati scritto al tempo

del Podestà Giambattista Cuccini patrizio romano, anno 1525.