Un anno fa il servizio su sfondo grigio;
vediamo dopo un anno cosa è migliorato:
Rombi notturni sul viale - 18-07-01 - G. Forgione |
Con i mesi estivi ritorna, ogni
anno, la moda di "sgommare" con forti accelerate su motociclette
di ogni tipo. Il vezzo di "rombare" è quasi innato nei
motociclisti ed il piacere nel farlo cancella in un attimo tutte
le responsabilità degli autori "rumoristi". Le conseguenze
stressanti che tali azioni provocano nella popolazione, sono
pesanti e finora taciute. Le chiamate al 113 si moltiplicano ma
c'è poco da fare. Il vizio, è più forte dei rischi a cui va
incontro il motociclista.
E se vogliamo proprio dirla tutta,
i rischi sono quasi nulli; non si spiega, infatti, come, negli
ultimi anni, la moda delle corse notturne è cresciuta. Gli orari
sono sempre gli stessi da ormai un decennio. Tra l'una di notte
e le tre, il raduno senza che nessuno l'abbia convocato è
quotidiano. Bastano tre o quattro moto di quelle senza
silenziatori e la notte è rovinata. Presumo, ma non ne sono
certo, che in questa fascia oraria le volanti non ci siano a
Telese. Il rumore terrificante si sente almeno nel raggio di un
chilometro e quindi, se le corse si ripetono ogni notte, per
deduzione, la forze dell'ordine sono altrove.
In verità, le stesse moto
circolano anche di giorno a qualsiasi orario e con lo stesso
rumore; di giorno si notano di meno perché si confondono ad
altri rumori. Diventano insopportabili nel dopo pranzo e dopo
l'una di notte. Non conosco la normativa di circolazione e non
so se esiste un sistema di misurazione delle marmitte truccate.
Il rilevatore di decibel che ho in casa, mio figlio di 11 mesi,
che dorme normalmente con radio e lavatrice accesa, non resiste
al frastuono delle moto ed in piena notte comincia il calvario
per farlo riaddormentare. A parte i miei problemi personali, i
titolari dell'albergo Miriam in piazza Minieri mi hanno
raccontato il disappunto di molti clienti che hanno lasciato
anticipatamente l'albergo "sbattendo la porta" e promettendo che
mai più alloggeranno a Telese.
Mi chiedo e vi chiedo, a chi tocca
riportare la vita ad un grado di vivibilità accettabile? Perché
si lasciano agire indisturbati questi "incivili" che, per il
piacere personale (di UNO) rovinano la vita di tanti (MILLE e
più)?
Mi piacerebbe sapere, ad esempio,
dai tutori dell'ordine pubblico quali sono i controlli per
impedire la circolazione di mezzi non omologati
Così fan tutti, che ci vuoi fare,
dobbiamo sopportare; queste frasi non le condivido. Per assurdo,
posso condividere la guida spericolata degli automobilisti a
Napoli, perché quella è la regola per TUTTI. Qui invece si parla
della regola di POCHI, che rompono i timpani al 95% della
popolazione. |
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28-08-02 -
Dopo un anno nulla è cambiato...
anzi, la vivibilità a "passeggio" sul
Viale principale della nostra cittadina è peggiorata sensibilmente a
causa dell'inesistenza di regole e soprattutto per la mancanza di
controlli e di punizioni esemplari.
Proprio stasera, si è sfiorata la rissa
tra due "giovani" in motocicletta da un lato e un nutrito gruppo di
cittadini residenti (sul posto) e passeggiatori dall'altro.
Erano due moto di quelle "non normali" che
fanno un rumore infernale anche stando ferme, quando si accelera. Il
rumore in decibel era superiore a quello di un elicottero; quest'ultimo
a confronto ha un rumore piacevole.
Ebbene, nella tranquilla serata telesina con famiglie a
passeggio e residenti a godersi il freschetto serale, le due moto su e
giù per il viale hanno proprio rotto...i timpani fino a fare
imbestialire i presenti.
Tutti uniti, per una volta, contro il degrado mentale di
chi non si cura né di sé ne degli altri. Residenti, turisti, impiegati
della SOES a prendere il numero delle due targhe per segnalarle alle
forze dell'ordine. I giovani decidono di arrestarsi; uno dei due si
rivolge al sig. A.D.M. residente sul Viale in questi termini : "Ta si
accattata a via?" e dice queste parole con tono minaccioso ed un braccio
puntato verso il signor A.D.M.
Fortuna, che il signor A.D.M. sia stato trattenuto dalla
moglie e dall'arrivo di altri passanti già esasperati per i primi
passaggi delle moto sul viale.
I due giovani dopo aver visto le facce e i
gesti della popolazione "civile" hanno pensato bene di mettere la coda
fra le gambe e di risalire sulle moto per dileguarsi.
Le targhe saranno inviate a chi di dovere per i controlli sulle marmitte;
questo è l'unico appiglio per tentare di riportare questi due giovani e le
loro moto verso canoni di maggiore civiltà.
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