Marmitte truccate e rottura di...timpani - 28-08-02 - Giovanni Forgione

 

 

Un anno fa il servizio su sfondo grigio; vediamo dopo un anno cosa è migliorato:

 

 

Rombi notturni sul viale - 18-07-01 - G. Forgione

 

Con i mesi estivi ritorna, ogni anno, la moda di "sgommare" con forti accelerate su motociclette di ogni tipo. Il vezzo di "rombare" è quasi innato nei motociclisti ed il piacere nel farlo cancella in un attimo tutte le responsabilità degli autori "rumoristi". Le conseguenze stressanti che tali azioni provocano nella popolazione, sono pesanti e finora taciute. Le chiamate al 113 si moltiplicano ma c'è poco da fare. Il vizio, è più forte dei rischi a cui va incontro il motociclista. 

 

E se vogliamo proprio dirla tutta, i rischi sono quasi nulli; non si spiega, infatti, come, negli ultimi anni, la moda delle corse notturne è cresciuta. Gli orari sono sempre gli stessi da ormai un decennio. Tra l'una di notte e le tre, il raduno senza che nessuno l'abbia convocato è quotidiano. Bastano tre o quattro moto di quelle senza silenziatori e la notte è rovinata. Presumo, ma non ne sono certo, che in questa fascia oraria le volanti non ci siano a Telese. Il rumore terrificante si sente almeno nel raggio di un chilometro e quindi, se le corse si ripetono ogni notte, per deduzione, la forze dell'ordine sono altrove.

 

In verità, le stesse moto circolano anche di giorno a qualsiasi orario e con lo stesso rumore; di giorno si notano di meno perché si confondono ad altri rumori. Diventano insopportabili nel dopo pranzo e dopo l'una di notte. Non conosco la normativa di circolazione e non so se esiste un sistema di misurazione delle marmitte truccate. Il rilevatore di decibel che ho in casa, mio figlio di 11 mesi, che dorme normalmente con radio e lavatrice accesa, non resiste al frastuono delle moto ed in piena notte comincia il calvario per farlo riaddormentare. A parte i miei problemi personali, i titolari dell'albergo Miriam in piazza Minieri mi hanno raccontato il disappunto di molti clienti che hanno lasciato anticipatamente l'albergo "sbattendo la porta" e promettendo che mai più alloggeranno a Telese.

 

Mi chiedo e vi chiedo, a chi tocca riportare la vita ad un grado di vivibilità accettabile? Perché si lasciano  agire indisturbati questi "incivili" che, per il piacere personale (di UNO) rovinano la vita di tanti (MILLE e più)?

Mi piacerebbe sapere, ad esempio, dai tutori dell'ordine pubblico quali sono i controlli per impedire la circolazione di mezzi non omologati 

 

Così fan tutti, che ci vuoi fare, dobbiamo sopportare; queste frasi non le condivido. Per assurdo, posso condividere la guida spericolata degli automobilisti a Napoli, perché quella è la regola per TUTTI. Qui invece si parla della regola di POCHI, che rompono i timpani al 95% della popolazione.

 

 

 

28-08-02 - Dopo un anno nulla è cambiato...

anzi, la vivibilità a "passeggio" sul Viale principale della nostra cittadina è peggiorata sensibilmente a causa dell'inesistenza di regole e soprattutto per la mancanza di controlli e di punizioni esemplari.

 

Proprio stasera, si è sfiorata la rissa tra due "giovani" in motocicletta da un lato e un nutrito gruppo di cittadini residenti (sul posto)  e passeggiatori dall'altro. 

 

Erano due moto di quelle "non normali" che fanno un rumore infernale anche stando ferme, quando si accelera. Il rumore in decibel era superiore a quello di un elicottero; quest'ultimo a confronto ha un rumore piacevole.

 

Ebbene, nella tranquilla serata telesina con famiglie a passeggio e residenti a godersi il freschetto serale, le due moto su e giù per il viale hanno proprio rotto...i timpani fino a fare imbestialire i presenti.

 

Tutti uniti, per una volta, contro il degrado mentale di chi non si cura né di sé ne degli altri. Residenti, turisti, impiegati della SOES a prendere il numero delle due targhe per segnalarle alle forze dell'ordine. I giovani decidono di arrestarsi; uno dei due si rivolge al sig. A.D.M. residente sul Viale in questi termini : "Ta si accattata a via?" e dice queste parole con tono minaccioso ed un braccio puntato verso il signor A.D.M.

 

Fortuna, che il signor A.D.M. sia stato trattenuto dalla moglie e dall'arrivo di altri passanti già esasperati per i primi passaggi delle moto sul viale.

I due giovani dopo aver visto le facce e i gesti della popolazione "civile" hanno pensato bene di mettere la coda fra le gambe e di risalire sulle moto per dileguarsi.

 

Le targhe saranno inviate a chi di dovere per i controlli sulle marmitte; questo è l'unico appiglio per tentare di riportare questi due giovani e le loro moto verso canoni di maggiore civiltà.