Solopaca: allarme elettrosmog - 01-10-02 - da Il Mattino |
Il Mattino - Martedì 1 Ottobre 2002
Ma di quelle antenne Tim per telefoni cellulari, se ne era già parlato nel marzo 2001, mese in cui l'Ufficio Tecnico Comunale aveva inviato proprio decreto alla Tim per il rilascio della concessione edilizia per l'installazione di una «stazione radio base» sul terrazzo di un fabbricato privato sito al Corso Cusani, in pieno centro abitato, a pochi metri dal Palazzo Comunale e dagli edifici scolastici.
Nel novembre 2001 era partita una raccolta di firme con cui i cittadini sostanzialmente chiedevano la sospensione della pubblicazione all'albo pretorio della suddetta concessione edilizia in attesa che venissero emanati i regolamenti attuativi della legge quadro n. 36 del 20 febbraio 2001 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettromagnetici.
La Tim diffida il comune ad adempiere agli obblighi assunti. Il sindaco Forgione convoca ad horas una riunione con i cittadini e parte un'altra raccolta di firme.
Parallelamente, sempre al fine di scongiurare l'installazione, vengono individuati tre possibili percorsi da seguire, ruotanti tutti intorno ad un'unica parola: sensibilità. Quella, ad esempio, che dovrebbe avere la Tim nell'accettare la proposta, proveniente dai cittadini e appoggiata dal Comune, di installare le antenne (i ripetitori di telefonia mobile previsti nella zona sarebbero tre) non in pieno centro abitato ma a monte o a valle di esso e comunque in zone non abitate, quella che dovrebbe portare il proprietario dell'immobile interessato all'installazione a fare dietrofront, quella, infine, che l'Amministrazione Comunale dovrebbe dimostrare nell'emanare quanto prima un regolamento in materia.
Lo spunto viene anche dalla convocazione per
martedì di un consiglio comunale in cui tra i punti all'ordine del giorno,
non figura, così come avrebbero voluto i rappresentanti di An, quello
relativo al rischio di inquinamento elettromagnetico. «Questa
amministrazione - polemizza Di Massa - continua con i vecchi sistemi di
convocazione del consiglio comunale. Sinora, infatti, non vi è stata
alcuna conferenza dei capigruppo per decidere gli ordini del giorno e ciò,
nonostante la nomina del presidente del consiglio comunale».
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