Faicchio: la questione mensa scolastica - 21-09-02 - da ValtelesinaNews

 

 

Faicchio. Il Consigliere forzista Maurizio Flaminio interroga, in via d'urgenza, il sindaco Petrucci   relativamente alla spinosa questione della mensa scolastica.

 

Pubblichiamo il testo intergrale dell'interrogazione del Consigliere comunale di Faicchio Maurizio Flaminio al Sindaco Vincenzo Petrucci relativamente alla questione mensa scolastica.

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Faicchio, 21 settembre 2002

 

Al Sig. Sindaco del Comune di Faicchio

Oggetto: Interrogazione urgente a risposta scritta n. 11.

 

Il sottoscritto Maurizio Flaminio, consigliere comunale di maggioranza, rivolge alla S.V. la seguente interrogazione a risposta scritta, in ottemperanza a quanto previsto dallo statuto e dal regolamento comunale vigente, nonché dal decreto legislativo n.267 del 18 agosto 2000 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali).

 

Premesso che con delibera di giunta del 7 agosto 2002 n.155, si deliberava il rinnovo del servizio di mensa scolastica alla ditta Varrone in Faicchio, senza specificare, tra l'altro, nell'atto deliberativo:

a) l'importo pattuito con la ditta, con semplice rimando a precedenti atti deliberativi, con la violazione dei principi enunciati nella cd. legge sulla trasparenza n.241/90;

b) la qualità e la natura dei pasti distribuiti;

c) il livello di garanzie igienico-sanitarie offerte dalla ditta incaricata, così come previsto dalle severe leggi vigenti nella materia, bensì con generico rimando a precedenti controlli dell'ASL;

d) la partecipazione, alla "gara", di altre ditte di servizio mensa, con il realizzarsi, quindi, di un appalto in forma unilaterale, in assenza, quindi, di un necessario confronto economico di convenienza nel rapportoi qualità/prezzo, a beneficio delle casse dell'ente comunale e dei destinatari del servizio;

 

Considerato che, ormai, tutte le disposizioni a carattere regionale e nazionale prevedono che i gestori delle attività di ristorazione collettiva scolastica e prescolastica, oltre ad ospedali e luoghi di cura, delle province e dei Comuni, hanno l'obbligo di verificare, attraverso la richiesta di apposita dichiarazione del fornitore, l'assenza di OGM (organismi geneticamente modificati), e che nei contratti di appalto di ristorazione soprattutto delle mense scolastiche, dovranno prevedersi norme severe che stabiliscano la risoluzione del contratto stesso, a seguito dell'accertamento di violazioni del divieto di cui sopra;

 

Considerato che il Comune di Faicchio è sprovvisto di un idoneo regolamento sulla delicata materia, con grave pregiudizio per un concreto controllo della qualità dei cibi distribuiti nelle scuole agli studenti, in età determinante per la loro crescita in salute;

 

Considerato che l'articolo 59, comma 4, della legge 23 dicembre 1999, n.488 (legge finanziaria 2000) già prevedeva che, "...per garantire la promozione della produzione agricola biologica e di qualità, le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche ed ospedaliere prevedano nelle diete giornaliere l'utilizzazione di prodotti biologici, tipici e tradizionali, nonché di quelli a denominazione protetta, tenendo conto delle linee guida e delle altre raccomandazioni dell' Istituto Nazionale della nutrizione. Gli appalti pubblici di servizi relativi alla ristorazione delle suddette istituzioni sono aggiudicati ai sensi dell'art.23, comma 1, lettera b) del decreto legislativo 17 marzo 1995, n.157, e successive modificazioni, attribuendo valore preminente all'elemento relativo alla qualità dei prodotti agricoli offerti..."

 

Considerato che per soddisfare in pieno le legittime aspettative dei genitori degli alunni si sarebbe, così come si rende, necessario istituire una Commissione Mensa, composta da un rappresentante dei genitori per plesso scolastico, un rappresentante unico del corpo docente per circolo didattico e di chi, quotidianamente, assiste e consuma il pasto con i bambini delle scuole;

 

Tenuto, infine, conto che la riapertura delle scuole, pur con la discrezionalità prevista dall'autonomia scolastica, offre la possibilità di un concreto salto di qualità dell'organizzazione e della realizzazione di campagne di informazione ed educazione centrate sul tema dell'educazione alimentare e sul consumo di alimenti biologici, tipici e tradizionali del luogo,

 

I N T E R RO G A

la S.V. per conoscere:

 

a) quali siano state tutte le iniziative in proposito adottate per la tutela della salute degli alunni;

b) quali sono i motivi dell'assenza di un regolamento contenente la disciplina del controllo igienico-sanitario prevista dalle leggi vigenti nella materia, nonché delle procedure da espletarsi per l'affidamento del servizio di mensa.

 

Lo scrivente, ancora, chiede l'immediata istituzione di una Commissione Mensa così come individuata in precedenza, che nella maggior parte degli istituti scolastici presenti nel territorio regionale e nazionale, costituiscono ed hanno costituito un vero e proprio Osservatorio della salute degli alunni.

 

Inoltre, si chiede di conoscere l'identità di tale Sig. Carmine Onofrio, ed i suoi evidenti rapporti con la ditta Varrone, titolare del servizio di mensa rinnovato, destinatario della nota prot.n.3251/B20 del 7 settembre 2002 a cura dell'Istituto Comprensivo Statale in Faicchio, indirizzata anche a Codesto Ente Comunale da Lei rappresentato.

Maurizio Flaminio

Consigliere di maggioranza Comune di Faicchio

Responsabile Provinciale Dipartimento Economia e Finanze

FORZA ITALIA

21.9.02 ore 13:24